36^ giornata Serie B, per la Strega "Pasquetta" a Brescia: dall'uovo spunta la sorpresa Cragno

Foto Benevento Calcio Pagina Ufficiale
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La Serie B non si ferma mai nemmeno durante le feste e dopo il turno giocato alla vigilia di Natale, gli amanti della tradizione dovranno rinunciare alla classica Pasquetta per riempire gli stadi della seconda serie nazionale. Al Rigamonti la Strega metterà per la prima volta piede: domani alle ore 15:00 ci sarà Brescia-Benevento, match delicato per entrambe le compagini che si sfidano per la seconda volta. All’andata finì con un netto 4-0 per i giallorossi con due espulsioni contestate dai bresciani costretti a giocare tutta la ripresa in 9. All’andata a guidare le Rondinelle c’era Brocchi, ora la panchina è affidata a Gigi Cagni, chiamato a salvare la giovanissima squadra dal baratro della Lega Pro. Giornata importante quella di domani per via di diversi scontri diretti: apre le danze alle 12:30 Spal-Trapani, poi alle 15:00 Carpi-Bari, Frosinone-Novara e il derby veneto Verona-Cittadella. Sfide contro le squadre che lottano per la permanenza in B, invece, per il Perugia contro l’Ascoli, la Salernitana contro il Latina, l’Entella contro la Ternana e lo Spezia contro il Cesena, che alle 20:30 chiudono il turno.

QUI BRESCIA
Per Cagni domani sarà la sfida prototipo delle successive, più importanti, di fine stagione. Una sfida per testare il valore reale della squadra e l’atteggiamento da tenere da qui fino a maggio per evitare la retrocessione. Il Brescia avrà infatti cinque scontri diretti in questo rush finale, contro Ascoli, Ternana, Latina, Pro Vercelli e Trapani. È tutto nelle mani della Leonessa, squadra dal maggior numero di campionati disputati in B e un palmares di tutto rispetto. Al Rigamonti domani sarà la prima del Benevento, in Lombardia ricordano ancora il 4-0 subito all’andata e Cagni di questo dice di dare le colpe all’arbitro, non al Benevento. Il mister rimprovera la mancanza di cattiveria e di vendetta sportiva che i suoi uomini non hanno ma sostiene, in un’intervista rilasciata in settimana, di poter giocare alla pari se non superiore sul piano agonistico. Sono 23 i convocati, con l’assenza ultima di Bonazzoli, infortunatosi in allenamento, che si aggiunge a quelle di Somma e Dall’Oglio. Per le “sette gare della vita” Cagni si affida ai rientri di Minelli in porta, Coly e Untersee sulle corsie esterne del quintetto di centrocampo, in un 3-5-2 che vede oltre a queste novità, le solite conferme. Paura per Caracciolo nella partitella contro gli Allievi, si è ripreso dall’acciacco e dovrebbe essere della partita, in coppia con Ferrante, l’uomo in più delle Rondinelle. Torregrossa si è fermato ma è tra i convocati, la rifinitura ha dato risposte positive.

QUI BENEVENTO
La squadra di Baroni non può sbagliare: in questa settimana pasquale, il presidente Vigorito si è fatto sentire, alimentando e riaccendendo sogni e speranze di tutti gli sportivi sanniti. E per Baroni bisogna andare di spada, non di fioretto: il problema della Strega evidenziato nell’ultimo periodo è quello della prudenza eccessiva che sfocia in un iper-difensivismo. L’approccio pare sia il tasto più dolente per il tecnico fiorentino, con la squadra schiacciata e che subisce gol, troppi, nei primi minuti. Una tendenza negativa delle ultime partite evidenziata soprattutto a Cittadella e che non va giù a Baroni, ancora amareggiato per il risultato del Tombolato. Due azioni, un gol per i veneti e l’intera posta in palio portata a casa, con l’aggancio in classifica proprio ai sanniti. Il ribaltone di La Spezia non è riuscito, vuoi per sfortuna, vuoi per i miracoli di Alfonso, ma è pur sempre vero che il Cittadella ha fatto di tutto per non giocare nella ripresa, spezzettando il gioco. E lo sappiamo, il Benevento di Baroni ha sempre sofferto queste squadre durante la stagione. Per questo l’impegno del Rigamonti non sarà una scampagnata di Pasquetta, dato che i bresciani sono alla ricerca di punti salvezza e della prima vittoria con Cagni in panchina, mentre i sanniti vogliono riprendere la corsa playoff consolidando il quarto posto. Baroni a sorpresa chiama Cragno insieme a Padella, rientrati di nuovo tra i convocati: il primo probabilmente dovrà assistere dalla panchina il match nonostante il rientro record, il secondo sicuramente lascerà ancora spazio alla coppia Camporese-Lucioni. Tra i convocati anche Falco e Puscas, col primo che rientra e ha il compito di prendersi carico della fase offensiva data l’assenza per squalifica di Ciciretti (oltre a Bagadur, Gyamfi e Pajac). Il nodo più difficile da sciogliere per Baroni sarà proprio il modulo, data l’assenza del numero 10: Falco non è un’ala, giocherà da trequartista, quindi tutto verte sulla posizione da dare al salentino. Ipotesi 4-3-1-2 con Cissé e Ceravolo coppia d’attacco, ma più probabile il 4-2-3-1 con Melara, Falco e Cissé a ridosso di Ceravolo. 4-2-3-1 che potrà anche essere adattato in un 4-4-1-1, dipende dai ruoli che richiederà Baroni. Resta da capire il duo di centrocampo, con Del Pinto che pare in vantaggio su tutti, data anche la scarsa condizione di Chibsah, e il ballottaggio tra Buzzegoli e Viola in cabina di regia. Da non escludere, infine, l’impiego iniziale di Eramo, come falso esterno sia nel 4-2-3-1 che nel più accreditato 4-4-1-1, ai danni di Melara o Cissé.

PROBABILI FORMAZIONI
BRESCIA (3-5-2): Minelli; Calabresi, Blanchard, Romagna; Untersee, Martinelli, Pinzi, Bisoli, Coly; Caracciolo, Ferrante.
A disposizione: Arcari, Fontanesi, Lancini, Prce, Camara, Mauri, Ndoj, Sbrissa, Modic, Crociata, Torregrossa, Vassallo. All.: Cagni

BENEVENTO (4-2-3-1): Gori; Venuti, Camporese, Lucioni, Lopez; Del Pinto, Buzzegoli; Melara, Falco, Cisse; Ceravolo.
A disposizione: Alastra, Cragno, Piscitelli, Pezzi, Rutjens, Padella, Chibsah, De Falco, Eramo, Matera, Viola, Puscas. All.: Baroni

 

 

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