8^ giornata Serie B, infranta l'imbattibilità del Benevento in campionato e nel 2016. È 2-1 per la Salernitana
La maledizione dell’Arechi non finisce mai, nemmeno nel periodo storico più favorevole agli Stregoni. La Salernitana schianta il Benevento nel primo tempo con due reti che consentono loro di tornare alla vittoria dopo lo scivolone di Ferrara. Non basta la rete nel finale di Lucioni ad evitare una sconfitta che i tifosi sanniti non assaporavano da dicembre 2015, ultima sfida dell’anno a Lecce persa anche lì 2-1. Cade l’imbattibilità del Benevento, pesano le scelte di Baroni. Manca all’appello anche Lopez, sostituito da Pezzi com’era già previsto. E la sua assenza si va ad aggiungere a quelle di Cragno, De Falco (Baroni non l’ha rischiato), Falco e Puscas, oramai i lungodegenti del Benevento. Il tecnico toscano torna al 4-2-3-1, quello visto a Bari, ma nel trio di trequartisti inserisce Jakimovski e non Pajac come successo nel pomeriggio di festa in terra pugliese. Gori, acclamato dall’intero stadio, torna all’Arechi da avversario e tocca a lui sostituire Cragno impegnato con la Nazionale Under 21. In difesa esordio stagionale per Pezzi (e ne risente molto), Venuti sull’altra corsia, Padella e Lucioni centrali. Buzzegoli e Chibsah a centrocampo, Melara e Jakimovski larghi con Ciciretti centrale dietro a Ceravolo. Mossa che si rivelerà sbagliata nell’economia del match. Sannino visti gli indisponibili vara il 4-4-2. Molto abbottonati ed ermetici i granata, era questa la gara preparata dal tecnico di Ottaviano. Terracciano in porta, in difesa Perico, Bernardini, Luiz Felipe (si rivelerà la mossa vincente di Sannino) e Vitale. Centrocampo con Improta e l’ex Zito sugli esterni, Busellato e Della Rocca centrali (quest’ultimo al posto di Odjer influenzato). In avanti sacrificato Donnarumma, c’è Rosina a supporto di Coda. Scelta anche questa azzeccata, dato che Rosina nella prima frazione viene lasciato libero di spaziare su tutto il fronte d’attacco e creare così numerosi grattacapi alla difesa giallorossa. Il primo derby stagionale, davanti a quasi 15.000 persone e 2.000 sanniti semplicemente fantastici, si apre proprio col folletto Rosina che impegna Gori. Improta, in seguito, si smarca bene e dal limite tira centrando la traversa. Benevento che presenta sempre il solito problema: troppo bassi e schiacciati in difesa quando si subisce l’attacco avversario. Salernitana brava ad aggredire e ad andare su ogni pallone: è a centrocampo che i granata hanno vinto il match, creando una superiorità spaventosa. Benevento troppo brutto per essere vero, Salernitana arrembante: ci prova ancora con Rosina, salva la difesa opponendosi alla perfezione. Ma nulla può su corner: Zito tutto solo di testa serve Della Rocca che in girata spiazza Gori. Errore della difesa poco reattiva. Successivamente ci prova Ceravolo di testa servito da Melara, prima della rete granata era Jakimovski a colpire di testa senza impensierire Terracciano. Salernitana che raddoppia sugli esterni chiudendo Melara, Ciciretti e Jakimovski, Benevento che non riesce a ripartire come è solito fare, sbagliati i tempi delle verticalizzazioni e pecca d’imprecisione. Al 42′ tripudio all’Arechi: Luiz Felipe tutto solo sotto porta riceve un pallone deviato su un cross e insacca sotto la traversa. Prima, Rosina sfiora la rete nuovamente, con deviazione della difesa sannita. Nel finale ci prova Pezzi dalla distanza, bella risposta di Terracciano. Il Benevento regala un tempo alla Salernitana e si sveglia nella ripresa, quando meriterebbe anche di pareggiare per la mole di occasioni prodotte. Jakimovski esce ed entra Cissé che cambia l’inerzia del match: ci prova subito Pezzi che non dà preoccupazioni con un rasoterra dalla distanza, poi Cissé si procura un pallone invitante, serve Ceravolo che a tu per tu con Terracciano sbaglia il gol del possibile 2-1 tirando sulla traversa, ma fatale è la deviazione del portiere. I 2.000 supporters sanniti incitano la squadra che le prova tutte, soprattutto da fuori. I giallorossi arrivano sotto porta e non riescono a concretizzare: Ceravolo e Cissé non trovano la porta, Buzzegoli e Venuti cercano la mira dalla distanza e il primo nemmeno su punizione trova il bersaglio. Nel mezzo, altro errore in chiave difensiva di Pezzi, il classico retropassaggio sbagliato (se ne sono visti fin troppi di questi orrori durante il match) e Coda ne approfitta, salta Gori e si aggiusta il pallone per calciare, peccato per lui che tira su Lucioni che salva sulla linea. Finale concitato: la Salernitana non ne ha più, Baroni inserisce Pajac e Gyamfi (anche lui alla prima con la maglia giallorossa) al posto di Melara e Pezzi. Sannino invece butta nella mischia Ronaldo e Laverone al posto di Zito e Improta, senza effettuare il terzo cambio. Quindi solo panchina per Donnarumma. Gli sforzi del Benevento vengono premiati e al minuto 87 arriva il gol, sempre su calcio piazzato: angolo di Buzzegoli, spunta l’eterno capitan Lucioni che batte Terracciano. Finale al cardiopalma, Benevento all’arrembaggio ma è troppo tardi. Il boato dell’Arechi accompagna il fischio finale: si esce sconfitti nuovamente da Salerno col rammarico di un primo tempo concesso a Rosina&Co. Ma non per questo sconfitti sugli spalti: prova encomiabile da parte dei 2.000 sanniti, sempre immensi, a cantare da prima dell’inizio del match fino al deflusso dallo stadio. È stato un derby spettacolare sul campo e sui gradoni dell’Arechi. Il Benevento non riesce a stregare però la Salernitana in una giornata che ha visto cadere tutte le squadre di vertice e il Verona che inciampa in casa 2-2 contro il Brescia. Passo in avanti per la Salernitana a quota 9 mentre resta a 6 l’Avellino, in piena zona playout, sconfitto pesantemente a Perugia 3-0. Ripartire subito, ripartire dal secondo tempo di oggi: obiettivo riscattarsi subito a Chiavari, seconda trasferta consecutiva, per raccogliere quei tre punti utili per una salvezza che resta sempre l’obiettivo primario del Benevento.
Le pagelle di Salernitana-Benevento:
GORI 6,5: non può nulla sui due gol subiti, salva davvero tanto nel primo tempo. I compagni lo mettono in difficoltà sui retropassaggi, col terreno bagnato e il pallone scivoloso non è certo l’ideale. Una cosa però è certa: Ghigo viene amato da tutti. Un giudizio speciale per lui, applaudito dall’intero Arechi. Oggi doveva rimpiazzare Cragno, ma resterà sempre il portierone della promozione.
Venuti 5: il giovane Lorenzo va davvero in bambola e non si trova con Jakimovski sul loro asse. Improta e Perico lo massacrano su quella fascia, lui è costretto ad arretrare e a non proporsi troppo. Poca attenzione, avrà sentito l’importanza del match sulle gambe.
Padella 6: arriva alla sufficienza solo perché in alcune circostanze aiuta un Lucioni anche oggi mostruoso. Purtroppo anche lui pare abbia risentito dell’assenza di Lopez. La difesa a cassaforte oggi non ha funzionato per via delle varie assenze, errori di marcatura non ne erano mai stati commessi prima.
Lucioni 7: in difesa ha nuovamente comandato lui. Un leader che si eleva in cielo e con tutta la potenza incorna gonfiando la rete, troppo tardi purtroppo. Ma bello il gesto di carica appena dopo il gol, segno che lui, il capitano, come un vero gladiatore non molla mai!
Pezzi 4,5: dispiace bagnare l’esordio in B in questo mondo e appioppargli un voto che non tocca nemmeno la mediocrità. Purtroppo paga lo scotto della prima presenza in campionato, in un match di cartello oltretutto, e diventa il peggiore tra i giallorossi. Sbaglia gli appoggi e sembra non entrare appieno negli automatismi della squadra, regala un pallone a Coda che si divora il 3-0. Ci prova due volte dalla distanza ma senza successo. Insomma davvero un peccato per lui, uno dei beniamini del popolo sannita che l’ha voluto fortemente in B (dall’84’ Gyamfi 6: ottimo impatto all’esordio, ha fatto quel che poteva nel finale arrembante dei sanniti).
Buzzegoli 6: primo tempo da dimenticare. Non è proprio colpa sua ma purtroppo il buon Daniele ci ha abituati ad un primo tempo sottotono e ad una ripresa gagliarda. Deve rattoppare come può e cerca di mettere ordine, a centrocampo sono numericamente superiori e si trova in evidente difficoltà. La sufficienza però c’è.
Chibsah 6: anche lui assente nel primo tempo per gli stessi motivi di Buzzegoli, nella ripresa si fa valere e suona la carica con ottime ripartenze, fa valere il fisico. Sicuramente tra i migliori in una giornata storta, almeno per quanto visto nei secondi 45 minuti.
Jakimovski 5: buono qualche suo spunto, poi si è andato via via spegnendo sotto gli attacchi granata. Purtroppo non ha dato il contributo che Baroni si aspettava da lui (dal 55′ Cissé 6: merita la sufficienza Momo per avere dato freschezza e carica alla manovra offensiva nella ripresa. Ha servito un pallone ottimo per Ceravolo sprecone, ha fatto ripartire le azioni e lottato su ogni pallone. Nota positiva anche lui).
Ciciretti 5: sta ancora cercando di uscire dalla gabbia che Sannino gli ha preparato per lui. Troppi uomini addosso, non è riuscito a trovare lo spunto decisivo. Ce ne ha messa di grinta ma non è bastata, soprattutto posizionato, nel primo tempo, in un ruolo non propriamente suo che ha penalizzato l’intera squadra. Da esterno aveva sempre due uomini addosso, impossibile giocare così.
Melara 5: troppe azioni personali, pochi dialoghi con Pezzi. Sembravano due amici ai ferri corti, non s’intendevano e si facevano sempre bucare dagli avversari. Ha provato a cercare il fondo e a puntare l’uomo, senza successo. Da rivedere (dal 71′ Pajac 5,5: ha dato più sprint all’assalto del Benevento ma non è stato totalmente incisivo).
Ceravolo 5,5: va premiata sempre la buona volontà del calabrese, lasciato nuovamente da solo a fare a sportellate coi difensori avversari. Pecca, però, davvero tanto d’imprecisione, quella traversa è anche l’emblema della sfortuna. Ci vuole più precisione in area di rigore, più incisività, almeno sui palloni importanti.