
“L’adesione dei medici è stata forte, all’80/90%”: lo ha affermato il direttore generale dell’Asl, Gennaro Volpe, presente questa mattina allo start della campagna vaccinale al poliambulatorio di via Minghetti. Le vaccinazioni proseguiranno “dal 2 gennaio e cominceranno anche a Telese, dal 7 apriremo ulteriori tre sedi in questa prima fase dedicata agli operatori sanitari pubblici e privati di tutte le strutture accreditate dell’Asl”. Poi toccherà “a tutti i residenti e agli operatori delle Rsa”. Per la popolazione bisognerà aspettare almeno fino a primavera.
“Siamo veramente molto emozionati, è un giorno storico che aspettavamo da tanto” ha detto Volpe in merito alla giornata odierna, “un giorno simbolico quello dell’ultimo dell’anno che abbiamo voluto fortemente e che dedichiamo ai tanti vaccinatori dell’Asl che hanno dato adesione volontaria”. Anche una raccomandazione per l’anno che verrà: “Ho visto qualche dato che inizia a farmi preoccupare. Non vorrei che con Natale e Capodanno ci sia una recrudescenza dei casi, e col vaccino ho l’impressione che sia calata anche l’attenzione”. Volpe infatti rammenta che l’immunizzazione “è provato che si avrà a 7 giorni dopo la seconda dose. Dunque c’è ancora tanto tempo e bisogna stare attenti”.
“Voglio ricordare che la vaccinazione è un obbligo deontologico. Il nostro primo obbligo è salvaguardare la salute dei cittadini e non posso farlo se sono vettore di una malattia. E’ un diritto rifiutarla, ma chi lo farà sarà perseguito dal punto di vista deontologico come prevede il codice. Devo dire che la maggior parte degli iscritti ha aderito”. E’ la considerazione di Giovanni Ianniello, presidente dell’Ordine dei Medici di Benevento sull’adesione della categoria alla campagna vaccinale anti-covid. Aggiungendo: “Compito dell’ordine sarà sensibilizzare chi non ha maturato questa idea, ma già molti questa mattina si sono offerti volontariamente per essere medici vaccinatori ed è un segnale molto forte”.
Per il massimo esponente dei camici bianchi sanniti “quando ci sarà la vaccinazione di massa sarà centrale il ruolo dei medici di medicina generale. Con il colera demmo tutti il nostro contributo senza nemmeno la necessaria preparazione, dopo 40 anni ci sarà lo stesso spirito di collaborazione”. Obiettivo del nuovo anno è ripristinare le cure e assistenze necessarie negli ospedali ingolfati dai positivi al virus: “Abbiamo fatto uno sforzo notevole in questi mesi ma le altre patologie non stanno ad aspettare. Arrivano pazienti con diagnosi tardive, o per paura del covid o per ritardi assistenziali. Dopo il 7 gennaio inizieremo a far valere tutti i diritti dei cittadini”.
Non si arena invece il progetto che darà ai medici di base la possibilità di poter effettuare i tamponi: “Non siamo ancora partiti perché va a cozzare con delle realtà di tipo logistico, essendo il medico operante in condomini e venendosi a creare una situazione difficile con gli assembramenti e le norme di igiene. Con il dg dell’Asl si sta trovando una soluzione”.