Ad Arpaise presso la Piazza della Chiesa Beata Vergine Maria, San Rocco e San Sebastiano, scrive Giovanni Russo in una nota inviata alla stampa, dopo dei piccoli lavori di pulizia sono state sostituite le vecchie piante con delle nuove posizionate nelle fioriere del luogo.
“Anche se grazie alla nostra Amministrazione Comunale tutti gli spazi, le strade e il verde del paese è ben curato dagli operai del municipio a cui va il mio sentito grazie, ho avvertito dentro di me il desiderio di fare un gesto, un piccolo gesto in favore della comunità, spinto dal legame e dall’amore per il mio paese dove sono nato, cresciuto e vivo tuttora. Un gesto questo il mio di coscienza per il vivere civile, poiché penso che anche se un ente è ben presente e attento per la comunità, c’è bisogno che ognuno nel proprio piccolo, senza fare per forza grandi cose, contribuisca alla crescita del paese, alla sua valorizzazione, alla tutela e alla salvaguardia della natura, magari che so partendo dal togliere una carta a terra, annaffiando un fiore e così via, proprio per l’alto senso di comunità civica, unità, coscienziosa, operosa che ci caratterizza”.
“Ho voluto lanciare questa nota alla stampa, non per un atto di protagonismo, – ha aggiunto Giovanni – ma bensì per cercare di dare l’esempio e lanciare ai coetanei, ai giovani e meno giovani questo esempio e questo messaggio, di essere sempre al servizio della propria comunità ognuno secondo i propri limiti e possibilità pur senza ricoprire ruoli all’interno di essa, affinché anche loro possano costruire insieme un mondo migliore e fare gesti concreti per la comunità e per i suoi cittadini, per il paese mio, nostro, di tutti, traendone dopo certamente frutti di soddisfazione, di benessere del corpo e dell’anima per un gesto che è stato fatto con il cuore. In questi anni bui, tristi a causa di questa brutta malattia, non lasciamoci prendere dalla malinconia di quel senso di comunità che ognuno ha nel proprio cuore, ma siamo sempre speranzosi che un giorno continueremo e riprenderemo a vivere tutto quello che di bello tutti insieme avevamo costruito, le nostre festività, i nostri momenti di cultura, di aggregazione, dello stare insieme”.
“Un grazie va – infine – a chi mi ha sostenuto e dato il proprio parere favorevole alla mia iniziativa, a chi mi ha reso grazie per la lodevole iniziativa, un grazie io intendo rivolgerlo ad ognuno di voi”.
