Premio alla carriera per Claudio Bisio nella quinta e penultima serata del Bct: in una piazza Roma gremita il popolare attore, conduttore e cabarettista ha ripercorso 42 anni di esperienza dal teatro alla televisione passando per il cinema. Sul grande schermo debutterà con un’opera prima da regista, ‘L’ultima volta che siamo stati bambini’: “Devo dire che ho fatto tante cose, anche Sanremo. In regia però cambia tutto. Mi piace poi scrivere anche sceneggiature e testi teatrali”.
A 65 anni una nuova sfida stimolante dopo i tanti e numerosi successi in tv e nelle sale: “Non bisogna mai stancarsi, mai abbassare la guardia ed essere sempre curiosi. A me poi non piace ripetermi”. Gli anni ’90 lo vedono protagonista di show che sono pietre miliari della comicità e del cabaret del Belpaese. Nel 1992 approda a ‘Striscia la notizia’ con Gianni Fantoni. “Era una squadra già affiatatissima, ricordo che chiedevo ad Antonio Ricci quando avremmo fissato le riunioni di redazione e una volta convocate li trovavo a giocare a biliardino. Ogni tanto Antonio mi chiede di tornare, magari lo farò…”. Nel 1993 la breve parentesi di ‘Cielito lindo’, “la mia prima vera esperienza alla conduzione”, prima dell’approdo a Zelig che “si è preso 15 anni della mia vita”, con un intermezzo dedicato a ‘Mai dire gol’ alla fine del decennio. “Il segreto di Zelig? I comici ma anche la conduzione”. Tre le partner avvicendatesi sul palco negli anni: Michelle Hunziker, Paola Cortellesi e nel mezzo Vanessa Incontrada, con cui ha formato la coppia più affiatata: “Vanessa meno sa e meglio è. Se ha già sentito una battuta non riesce a fingere mentre sul palco noi improvvisavamo. Rovinava tutto” ci gioca come al solito su. Zelig che tornerà a novembre dopo l’edizione straordinaria da tre puntate dell’anno scorso: “Lo rifaremo ma con volti diversi e non più quelli storici”.
Poi il cinema con il film premio Oscar ‘Mediterraneo’ di Gabriele Salvatores, e “almeno una decina di aneddoti da raccontare. Uno riguarda Diego Abatantuono, che ama stare in compagnia. L’unica volta in cui abbiamo litigato è stata quando a fine riprese abbiamo festeggiato senza di lui. Non sapevamo cosa stesse facendo, poi a un certo punto ce ne siamo totalmente dimenticati: si era addormentato, arrivò alla fine incazzato nero”. Immancabile il passaggio su ‘Benvenuti al Sud’, “un film fondamentale per me. Addirittura il regista dell’originale francese ha detto che era molto meglio il nostro”. E ora che è arrivato a Benevento gli toccherà mangiare tanto? “Ho assaggiato giusto la mozzarellina e il pomodoro fresco, tutto buono”, ma anche “l’eccessivo buonismo da parte mia per una scena che trovavo di cattivo gusto, quella in cui giravo col giubbino antiproiettile e che invece è stata presa con molta ironia”. Fino ad arrivare a ‘Benvenuto Presidente!’, commedia in cui interpreta Giuseppe Garibaldi, eletto per un caso di omonimia Presidente della Repubblica. “Mi hanno detto che anche Zelensky aveva fatto un film del genere prima di diventare davvero presidente. Io vi annuncio che mi fermo qua”.
Infine l’esperienza come doppiatore di Sid il bradipo ne ‘L’era glaciale’ “in cui ci siamo dovuti adeguare ai difetti linguistici del doppiatore americano” e lo spettacolo teatrale ‘La mia vita raccontata male’ “dove tutti pensano che si parli di me ma è un testo di Piccolo”. Il teatro è l’arte più di tutte legata al pubblico e mi piace ancora oggi essere anche spettatore oltre che attore”. In contemporanea Piero Chiambretti mattatore a piazza Santa Sofia e il cast della fiction di successo ‘Il paradiso delle signore’ che fa il boom a piazza Torre con tanto d’inattesa proposta di matrimonio sul palco.


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