Benevento croce e delizia, Ceravolo-gol ma che battaglia contro la sorpresa Cittadella!

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Un altro 1-0, un’altra vittoria di misura che consente alla Strega di continuare a volare e a sognare. La terza vittoria consecutiva arriva sempre con lo stesso risultato, tanto basta per mandare in estasi un intero popolo. E come a Terni, a sigillare l’incontro ci pensa Fabio Ceravolo quando la partita si stava avviando verso la conclusione. Benevento che oggi diventa la miglior difesa del torneo, solo nove le reti subite insieme al Pisa di Gattuso. Difesa che oggi contro lo spauracchio Litteri e tutta l’offensività del Cittadella, si comporta bene e non corre pericoli, grazie soprattutto a Ghigo Gori che si supera e diventa l’eroe di giornata come contro la Ternana. Avere lui e Cragno tra i pali è davvero una fortuna.

LE SCELTE E LA TATTICA
A sorpresa Baroni manda in campo De Falco al posto di Buzzegoli, per il resto confermato l’undici di Terni: “Tutti devono sentirsi importanti” ha sentenziato il tecnico nel post-partita. Certo è che De Falco è stato fuori per molto tempo ed è ancora estraneo agli schemi e al gioco della squadra. Il metronomo artefice della promozione quest’oggi non lo si è visto. Venturato rispetta i pronostici della vigilia e manda in campo una formazione già scritta e collaudata: gli amaranto fanno la partita che conoscono e che ha permesso loro di ottenere 25 punti finora. Non rinunciano ad attaccare e a giocare la palla, verticalizzazioni veloci e ogni due per tre, concretezza che stavolta manca. I giocatori girano bene e raddoppiano sempre l’uomo, onnipresenti a centrocampo e fasce imbottigliate. Il Benevento non ha vita facile e lascia il pallino del gioco in mano ai veneti che alzano il baricentro e in difesa non sbagliano nulla, fino al gol. Squadra organizzata e ordinata, scambi veloci e tempestivi, partita gagliarda e tosta sul piano fisico: prevalere era difficile. La chiave sta nelle ripartenze di Chibsah, non perfetto nel momento di concludere le azioni, Cittadella che non si fa mai trovare scoperto e ogni contropiede viene annullato. Bisogna allora verticalizzare e cercare subito la sponda, lanciare nello spazio Ceravolo che cerca di infiltrarsi tra Scaglia e Pasa. Proprio un errore del primo, l’unico per gli ospiti, consente al Benevento di portare i tre punti a casa. Cinici, mai come stavolta.

LA PARTITA
Che il Cittadella coprisse bene il campo e chiudesse gli spazi questo lo si sapeva. Squadra che attacca e difende a pieno organico, sempre pronti a spalleggiarsi l’un l’altro. L’inizio è promettente per i giallorossi ma il primo squillo è di Litteri che chiama alla presa facile Gori con un tiro a giro dalla distanza. Risponde Ciciretti con un bel controllo a saltare l’avversario, rasoterra da fuori che impegna Alfonso in angolo. Il Cittadella cresce e il Benevento si ridimensiona, a centrocampo Chibsah fa il solito lavoro sporco e recupera una grossa quantità di palloni, mal gestiti poi. L’occasione più ghiotta della prima frazione capita tra i piedi di Schenetti che sbaglia un rigore in movimento, piattone di destro e Gori che compie la prima paratona del match. Sul capovolgimento di fronte, contropiede giallorosso, difesa amaranto sempre attenta, Melara gira per Ceravolo che serve Falco e quest’ultimo ci prova dal limite, Alfonso devia in angolo. Nella ripresa prende campo il Cittadella senza però concludere un’azione degna di nota. Veneti che si presentano spesso in area di rigore senza trovare il guizzo vincente. Nella prima parte del secondo tempo tanti errori personali di distrazione da parte degli uomini di Baroni, in uno di questi capitato a De Falco, rischia di capitolare la Strega con Benedetti che crossa e Padella che devia, pallone che carambola sulla parte alta della traversa. Cittadella che in questa fase predilige molto le corsie esterne, Benevento che cerca di contenere e di rilanciare per avviare un contropiede, avversari alti e attenti fino alla capitolazione di Scaglia che liscia di testa un lancio di Chibsah, Ceravolo si presenta tutto solo davanti ad Alfonso e fa letteralmente esplodere il Vigorito. È il minuto 80, Baroni aveva fatto entrare il solo Buzzegoli per Melara e portare così il centrocampo a 3 con più palleggiatori a contrastare il gioco offensivo di Venturato. Tenta l’ultimo assalto il Cittadella, su due punizioni di Benedetti nessuna ha buon fine, una fuori di poco e l’altra Gori blocca con le ventose al posto dei guantoni. Con Litteri fuori e Strizzolo al suo posto, poi di Bartolomei e Kouamé per Valzania e Arrighini, il Cittadella tenta l’affondo della disperazione: nel finale dentro Puscas e Camporese per Ciciretti e Falco. Benedetti va sul fondo e trova Chiaretti che di testa spedisce di poco alto. Allo scadere lancio per Kouamé che serve dietro sempre la corrente Chiaretti che tira centrale e potente, Gori sempre monumentale la blocca e chiude definitivamente i conti, con tutto lo stadio che canta il suo nome. Finisce così al Vigorito, un’altra sofferenza tra le mura amiche che finisce coi sorrisi di gioia di tutti i tifosi, come da due anni a questa parte.

RISULTATI E CLASSIFICA
Con l’Entella che ha una gara in meno e pareggia contro la Pro Vercelli 0-0 e la vittoria del Benevento sul Cittadella, si ridisegna una classifica interessantissima nei piani alti, soprattutto dopo la clamorosa e altisonante sconfitta in casa della capolista Verona per 4-0 contro il Novara. Continua la rincorsa del Frosinone che batte al Matusa 3-1 l’Ascoli scavalcando il Cittadella e portandosi a -3 dal Verona. Il Benevento avrebbe lo stesso punteggio del Cittadella ma si “accontenta” dei 24 punti e del quarto posto in coabitazione con la Spal, a ridosso proprio del Cittadella. Bloccati in casa sull’1-1 Perugia e Carpi, rispettivamente contro Trapani e Avellino entrambe in zona retrocessione, in attesa del posticipo Bari-Spezia.

LE PAGELLE:
GORI 8: come si fa a non dare la palma del migliore in campo al nostro Batman?! I cori dell’intero Vigorito inneggianti il suo nome valgono più di mille parole. EROE.

GYAMFI 6: le sue ultime due uscite gli hanno consentito di avere un posto da titolare ma oggi va in calo al cospetto di un Litteri non proprio in giornata, e Salvi e Schenetti in quella zona del campo riescono spesso ad avere la meglio. Non cede e ringhia sempre, in fase d’impostazione spreca il pallone con qualche rilancio di troppo ma la prestazione è tutto sommato positiva come per tutta la difesa.

PADELLA 6,5: brutto il fallo che gli è costata un’ammonizione ma questo è a testimonianza del fatto che oggi in campo c’ha messo una grinta e una passione fuori dall’ordinario. Per Litteri e Arrighini nessuna chance oggi.

LUCIONI 7: inamovibile. Un muro. Semplicemente perfetto.

PEZZI 6,5: altra prova importante la sua, già sa che deve lasciare il posto a Lopez al rientro contro il Brescia ma il suo contributo qualora fosse necessario come oggi e a Terni, è sempre fondamentale. Qualche problema sulle cavalcate degli esterni veneti ma mai seriamente in difficoltà. Calma serafica e tanta intelligenza a disposizione della squadra, peccato nel finale quando non serve bene Puscas per il 2-0.

CHIBSAH 7: un’altra grande prestazione, prova che poteva essere incorniciata con un gol se la sua serpentina si fosse concretizzata con un tiro efficace. Qualche ripartenza persa e scarsa precisione nel servire i compagni nel primo tempo, nel secondo si rifà alla grande e pesca bene Ceravolo che a tu per tu con Alfonso insacca. Ha detto di non essere ancora al top ma a noi basta anche così.

DE FALCO 5: fuori dal gioco, estraneo, perde palloni che normalmente giocherebbe e giostrerebbe in altro modo. Non dà una mano  a Chibsah che si ritrova da solo a lottare a centrocampo, centrocampo che la difesa nella ripresa scavalcava spesso con lanci lunghi inutili. Deve riguadagnare la condizione migliore.

CICIRETTI 6: ottimo primo tempo, si eclissa nella ripresa. Tanta classe sopraffina, impegna Alfonso e tiene testa a Salvi che non lo molla un attimo. Nel secondo tempo si rivede il Ciciretti visto sempre nella ripresa a Terni, arretrato e pronto ad aiutare la difesa, qualche verticalizzazione non riuscita, esce stremato per Puscas (dall’84’ Puscas sv).

FALCO 5,5: non proprio in giornata. Il pubblico lo attende, ripone fiducia in lui. Un solo squillo, nel finale di primo tempo, poi troppo poco per un giocatore del suo calibro. Gli avversari hanno preso le misure, viene seguito come un’ombra, pochi sbocchi, fa spazio a Camporese per rinforzare la difesa e guadagnare tempo prezioso nel recupero (dal 92′ Camporese sv).

MELARA 5,5: anche Peter Pan oggi soffre l’imbottigliamento delle corsie esterne. Sembra di rivedere la partita contro il Perugia: esterni bloccati, centrocampo in deficit. Dà tutto il suo apporto al match e lotta con Benedetti, delle volte ha la meglio, altre volte si complica la vita. Sta recuperando anche lui la migliore condizione, esce per fare spazio a Buzzegoli col centrocampo a 3 (dal 67′ Buzzegoli 6: entrato per creare ordine e avere più palleggiatori in mezzo al campo, scelta giusta ed efficace).

CERAVOLO 6,5: un tiro in porta nella ripresa che impegna poco Alfonso poi tanto sacrificio, com’è abituato a fare, tanti tagli verso l’interno e spazi da trovare, Scaglia gli s’incolla addosso e Pasa quando serve va a raddoppio, ma proprio un regalo di Scaglia gli consente di prendersi la ribalta e segnare un altro gol decisivo, il quinto: la belva è il capocannoniere dei giallorossi e con freddezza micidiale sotto porta e sotto la Curva, ci fa portare altri tre punti a casa.

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