Strega, dal “Pinto” qualche altro passo in avanti. Che peccato per Berra

Il punto conquistato ieri sera al “Pinto” Matteo Andreoletti se lo tiene stretto e il tecnico bergamasco, al di là di una certa supremazia mostrata nella ripresa dal Benevento, in sala stampa in più di un passaggio ha rimarcato che il pari maturato sul campo è stato il risultato più giusto. Dichiarazioni apprezzate e non poco anche dai colleghi casertani, alcuni dei quali sempre con una certa onestà hanno ammesso che erano certi che la Strega alla lunga l’avrebbe sbloccata e portato a casa l’intera posta in palio.

Nel Sannio però i giallorossi sono rientrati con un solo punto, ma è un piccolo mattoncino che fa comunque morale all’interno di un gruppo che pian piano e sotto l’attenta guida dell’ex allenatore della Pro Sesto sta provando a diventare squadra. Una Strega, che dopo aver sofferto l’aggressività dei padroni di casa nel primo tempo, senza però concedergli particolari occasioni, eccezion fatta per la conclusione di Proietti al 5′, nella ripresa è venuta fuori e ha avuto le chance per vincere la partita.

Oltre, infatti, al palo colpito da Ferrante, l’occasione che fa aumentare i rimpianti è quella fallita clamorosamente da Berra, con il difensore friulano che al 78′ ha calciato da due passi il pallone incredibilmente fuori. Un vero peccato, ma ciò che sono mancate anche ieri sono state le conclusioni dalla distanza, con i giallorossi che quando hanno avuto il controllo della partita si sono spesso intestarditi nel far girare troppo la sfera senza poi finalizzare.

Una soluzione sulla quale, considerate le difficoltà fisiche, ha invece mirato la Casertana, con i padroni di casa che con Toscano e Anastasio hanno impensierito Paleari. Su tale aspetto, lo stesso Andreoletti e sempre nel dopo gara, ha ammesso di averci lavorato finora poco e anche in questo caso una mano se l’aspetta da Ciano, Improta e Tello. Quest’ultimo, finalmente convintosi a rendersi ancora utile alla causa, ieri è entrato benissimo in partita e il suo reintegro è un’arma in più da dover sfruttare.