L’ex Gori: “Con la Strega un legame incancellabile”
Il Benevento e Piergraziano Gori, per tutti Ghigo, si sono nuovamente separati al termine della passata stagione, ma il legame che unisce l’ex portiere giallorosso alla società di via Santa Colomba e soprattutto alla piazza sannita è talmente indistruttibile che non è affatto da escludere l’ipotesi che un domani neanche troppo lontano le strade possano ricongiungersi ancora una volta. Un’eventualità alla quale ci spera in primis l’ex numero uno giallorosso che dalla sua Taranto e in attesa dell’abilitazione da preparatore dei portieri continua ad aggiornarsi costantemente sulla Strega: “La scelta di andare via è scaturita soprattutto dalle abitazioni che devo conseguire per poter poi svolgere il ruolo di preparatore ed è normale che una volta fatto questo passo avrò poi una grande voglia di iniziare. Al Benevento però c’è già un grande preparatore ed è il mio amico Antonio Chiavelli, un ragazzo d’oro al quale auguro di guidare i portieri per un lunghissimo periodo”.
Ghigo facciamo un passo indietro e analizziamo il disastro della passata stagione. A distanza di qualche mese qual è la tua idea a riguardo?
“Purtroppo diverse circostanze hanno portato alla retrocessione. Sono stati commessi tanti errori e mi è difficile stabilire quale sia stato il motivo principale che ha causato il ritorno in serie C. È stato un dispiacere enorme che la gente sannita non doveva subire, ma credo che sia arrivato il momento di mettere da parte l’amarezza e pensare totalmente a questo nuovo campionato. Bisogna provare a risalire subito B”.
Una categoria che la piazza sannita ha inseguito per 87 lunghissimi anni e il fatto che a riprovarci ci siano nuovamente Ciciretti e Marotta potrà rivelarsi alla lunga un vantaggio?
“Credo proprio di sì e sono certo infatti del fatto che entrambi metteranno anima e cuore per riportare la Strega in B. Sanno cosa vuol dire vincere a Benevento e nello spogliatoio sapranno trascinare i compagni”.
Dal ritorno nell’ex C1 del 2008 al Benevento dei Record del 2020, sei l’unico ad aver vinto quattro campionati con la Strega, ma quanto ti rammarica non aver esordito in serie A?
“I momenti splendidi sono stati davvero tanti e la promozione in serie B è stata l’emozione più bella provata nella mia lunga carriera da portiere. Purtroppo ci sono stati anche dei dispiaceri e l’amarezza per la finale persa contro il Potenza, soprattutto per quel gol preso nei supplementari e quindi da un punto di vista prettamente personale, è stata superiore a quella provata due anni dopo contro il Crotone. Riguardo, invece, al mancato esordio in A non ne faccio un dramma, certo ci speravo ma evidentemente il destino ha voluto che non accadesse”.
Ghigo ci salutiamo con una promessa: presto ti vedremo a Benevento?
“Certo, promesso. A Benevento ho tanti amici e anche mia moglie e le mie figlie sono profondamente legate alla città”.
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