Non giocavano tutti e tre insieme da quasi un anno (3 marzo 2020 Perugia – Benevento 1-2) e finalmente nella partita di venerdì scorso a Bologna, Inzaghi ha potuto riproporre il centrocampo che ha semplicemente annichilito ogni squadra avversaria dello scorso campionato di B. Un terzetto, quello composto da Hetemaj, Schiattarella e Viola, definito illegale per il torneo cadetto dalla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori e tanti nella passata stagione avrebbero voluto vederlo all’opera anche in serie A. Un desiderio che per un’infinità di motivi si è avverato soltanto nella fredda serata del “Dall’Ara” ed è bastata una sola partita per comprendere che d’ora in avanti per raggiungere l’obiettivo salvezza fondamentale sarà l’apporto dei “tre tenori”.
Un trio che assicura quell’equilibrio necessario a contrastare la superiorità tecnica della maggior parte delle squadre avversarie e che permette a Inzaghi di avere un’alternativa in più in fase realizzativa, in quanto gli inserimenti di Viola possono creare non pochi grattacapi ai dirimpettai di turno. Facile ipotizzare, quindi, che il tecnico giallorosso, pur potendo contare sui rientri di Ionita e Improta, domenica sera contro la Roma confermi il trio delle meraviglie della passata stagione.
Ciò però non rappresenterebbe affatto una bocciatura verso i due calciatori assenti per squalifica contro i felsinei e con Improta che anche in questa stagione di A è stato finora particolarmente apprezzato per la sua immensa duttilità da un punto di vista tattico, oltre che per il suo viscerale attaccamento ai colori giallorossi. Da chi era lecito, invece, aspettarsi un qualcosa in più è sicuramente dal moldavo, finora assente soltanto a Bologna, ma spesso in campo avulso dal contesto della partita. E chissà che proprio l’ex Cagliari e soprattutto Dabo si rivelano ulteriori frecce in più capaci di condurre anche loro alla salvezza.