Rivoluzione Strega: Faggiano allo stadio, per il tecnico la ricerca non è facile

Sono ore convulse in casa Benevento dopo gli esoneri dei fratelli Fabio e Paolo Cannavaro, rispettivamente allenatore e mister in seconda da settembre dello scorso anno, e del direttore sportivo Pasquale Foggia platealmente contestato dalla tifoseria. Ora il presidente Oreste Vigorito è atteso da una doppia decisione che ridesti un ambiente preso dallo sconforto, ma soprattutto una squadra che né con Caserta né con il campione del mondo ha dato segnali positivi in chiave salvezza.

La situazione con il Pallone d’oro 2006 in panchina si è complicata ancor di più e il mercato chiuso nell’anonimato ha inciso ulteriormente sull’umore di una piazza che mai come negli ultimi sette anni rivede da vicino lo spettro della Serie C. Il penultimo posto come conseguenza dell’ennesima sconfitta casalinga, per giunta nello scontro diretto con il Venezia, ha convinto il patron ad assumere la drastica decisione. Nel frattempo la prima squadra sarà guidata dal tecnico della Primavera, Gennaro Scarlato, come inevitabile in questa fase di transizione. Un caos che allo stato attuale non alletta alcun allenatore né dirigente, anche se uno in particolare ha assistito oggi al match in tribuna, ovvero Daniele Faggiano, direttore sportivo della Sampdoria.

Inevitabili i rumors circa la sua presenza, così com’è noto il gradimento del numero uno di via Santa Colomba nei confronti di un profilo già sondato molto tempo fa e sotto contratto con il club ligure fino al 2023. Presenza passata non proprio inosservata e secondo alcune voci di corridoio il diesse ragiona quasi da ex con il suo club che non versa proprio in buone acque. Accanto al suo nome si specula quello di Roberto D’Aversa, anche lui legato contrattualmente ai blucerchiati fino a giugno, e già cercato in precedenza: aveva declinato però l’offerta ed è difficile credere a un ripensamento proprio ora che la squadra versa in condizioni peggiori.

L’ipotesi che conduce al ritorno di Caserta attualmente non è da contemplare: si vuole ripartire da capo, resettare tutto per il decisivo rush finale, ma senza allenatori pronti a sposare la causa il contratto del tecnico calabrese potrebbe essere nuovamente ripreso dal cassetto. In tal senso, la decisione di affidare la squadra al tecnico Primavera induce a pensare che la ricerca sia tutt’altro che facile e richiede del tempo, del resto in un batter d’occhio l’organigramma giallorosso è stato spazzato via. In ogni caso, però, le mosse del patron dovranno essere celeri.

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