Le pagelle: Paleari garanzia, El Tigre cala il tris di gol, Benedetti non brilla

Il Benevento di Andreoletti ha vinto anche sul campo neutro di Picerno contro il Brindisi (0-1), allungando a quota 4 il filotto di risultati utili consecutivi. Decisivo il 3° gol in campionato di Alexis Ferrante. Di seguito, le valutazioni del match:

PALEARI 7: Una manna dal cielo in ogni uscita: cinque nel primo tempo, altrettante nella ripresa. Neanche un errore, bensì tanta sicurezza e precisione negli interventi. Si supera, poi, al 15’ della seconda frazione, sul colpo di testa angolatissimo di Cappelletti, respingendolo in corner. Certezza.

BERRA 6: Meno appariscente del solito. Sorveglia con ordine l’out di destra, sul quale, ad onor del vero, il Brindisi attacca poco e nulla, non manifestando mai grossi pericoli.

CAPELLINI 6,5: Probabilmente la migliore prestazione da quando veste la casacca giallorossa. Preciso, per non dire chirurgico, in ogni intervento. Personalità ed attenzione. Finalmente.

PASTINA 6: Leggermente scorbutico ed irruento nel finale, quando la partita rischia di accendersi. Per il resto, disputa una gara di sostanza, senza correre mai grossi pericoli.

EL KAOUAKIBI 6: Impreziosisce con uno splendido e decisivo assist una prestazione ricca di alti e bassi. Solita fisicità e quantità, ma ancora una volta pecca nella fase di finalizzazione: tante palle perse ed un clamoroso gol sciupato ad inizio ripresa, che avrebbe potuto chiudere anticipatamente il match.

TALIA 6: Lasciato quasi sempre solo in mezzo al campo, deve arrangiarsi come può per abbozzare una densità che il proprio reparto non garantisce. Sempre lucido e sul pezzo, ma sprecone al 4’ della seconda frazione, in cui cestina un cioccolatino di Tello, impappinandosi davanti a Saio.

PINATO 5,5: Più in ombra del solito. Il centrocampo a due sembra non regalargli gli spazi di cui necessita per comandare la solita elegante trasmissione di palla. (Dal 79’ KUBICA: s.v.)

MASCIANGELO 6: Gara al limite della sufficienza per l’ex esterno del Palermo. Nella prima frazione patisce il peperino Lombardi; nella ripresa rimedia un giallo sacrosanto che costringe Andreoletti a sostituirlo. Nel mezzo, però, un bell’assist sciupato da El Kaouakibi e tanta sostanza. (Dal 66’ BENEDETTI 5,5: Il tecnico dei giallorossi si aspettava certamente di più dal suo ingresso in campo. Chiamato a fornire lucidità e brillantezza alla catena di sinistra, pare costantemente spaesato e fuori fase. Per la prima volta, si può dire che risulta disordinato.)

KARIC 5,5: Tra le linee gode certamente di un maggior margine di manovra e di più spazi per gli inserimenti. Proprio da un suo taglio verticale, il Benevento si propizia una deliziosa occasione per raddoppiare, ma lo svedese spreca un clamoroso rigore in movimento, fallendo miseramente lo 0-2.

TELLO 5,5: La sensazione, come sempre, è che possa inventare calcio da un momento all’altro, come in occasione del meraviglioso assist offerto a Talia, non concretizzato. D’altro canto, vi sono fasi in cui il colombiano si eclissa dal match, sbagliando ogni qualsivoglia appoggio. Anche i più semplici. Si innervosisce, rimedia il giallo: sostituito. (Dal 58’ CIANO 6: Si cala immediatamente in un atipico ruolo di fantasista che deve far salire la squadra per mezzo della propria tecnica. Gli riesce quasi sempre, sebbene giocando sovente spalle alla porta e rinunciando, di conseguenza, a confezionare palle-gol sul fronte offensivo).

FERRANTE 7: Ormai “El Tigre” ci ha preso gusto. Terzo gol in campionato con uno smarcamento da vero centravanti ed una preziosa rifinitura di piatto destro indirizzata all’angolino. Dialoga meno – e peggio – con la squadra, ma la voglia matta di riconquistare ogni palla persa gli vale il premio di “Man of the match”. (Dal 79’ MAROTTA: s.v.)

ANDREOLETTI 6,5: Su un campo neutro piccolo e sintetico, fare di più era davvero complicato. Il kaos in mezzo al rettangolo verde, d’altronde, lo aveva preventivato. Si auspicava più una grande prestazione che una preziosa vittoria in trasferta: è arrivata quest’ultima e va benissimo così.