
Il Benevento sfoglia la margherita. Ma il tempo stringe e a Torino con la concomitante assenza di Costa (convocato ma in forte dubbio per una maglia da titolare), mister De Zerbi si ritrova con soli due centrali di ruolo, Billong e Djimsiti. Frutto di una situazione trascinatasi successivamente alla sospensione di Lucioni, il Benevento ha ritenuto opportuno attendere fino al mercato invernale per rimpiazzare l’insostituibile capitano giallorosso ma, nel frattempo, la retroguardia giallorossa è risultata un colabrodo, perforata in ogni match eccezion fatta per quello contro il Chievo, dove a comandare c’era lo Zio. Tre partite per lui e le speranze, ingannevoli, di un suo ritorno hanno messo in stand-by il mercato giallorosso per quanto concerne il pacchetto arretrato e ora la difesa, nuovamente in emergenza con Antei fuori fino a fine stagione e Gravillon rispedito all’Inter e passato al Pescara, si ritrova senza un leader. Carismatico e con esperienza, probabilmente l’errore che sta commettendo in sede di mercato la società giallorossa è di trovare un emulo del capitano. A questa squadra serve un uomo che guidi la difesa e che sappia dettare i movimenti, senza che rispecchi le caratteristiche del suo predecessore. Bruno Alves, Yanga-Mbiwa, Carlao e per ultimo Roberge, il destino per la difesa sannita s’intreccia soprattutto tra Francia e Cipro. Bruno Alves è un obiettivo fattibile ma ci sono dei dettagli sul suo contratto da limare nonostante l’accordo coi Glasgow Rangers. La società sannita preferisce attendere e valutare qualsiasi soluzione possibile per poi decidere. Yanga-Mbiwa è un nome nato in questa settimana e che il mercato, con le sue dinamiche indeterminate, propone anche a sorpresa, come occasioni da prendere al volo. L’ex Roma, oggi al Lione, cerca spazio ed era finito nel mirino dell’Inter che poi ha virato su Lisandro Lopez. Il Sassuolo, invece, ha scelto Lemos e dunque, ad oggi, il Benevento per lui non ha rivali. Il problema è il costo complessivo dell’operazione, soprattutto l’ingaggio pesante del calciatore che attualmente ha fatto vacillare la trattativa. Ma giocatori esperti non li trovi a basso costo, ecco perché abbassando l’asticella il Benevento si ritrova a peregrinare in Cipro alla ricerca di un centrale difensivo adatto alla causa. Due i nomi: Carlao, ex Torino e attualmente all’Apoel Nicosia (squadra dove i granata l’hanno prelevato per poi girarlo in prestito dopo una parentesi poco felice sotto la Mole) e Valentin Roberge, un altro francese, 30 anni, dell’Apollon Limassol. Inutile dire che i costi di entrambe le operazioni sarebbero più contenuti rispetto a quelle che coinvolgono Bruno Alves e Yanga-Mbiwa ma spetta alla società sannita decidere su quale profilo puntare e quanto spendere in proporzione al suo target. Una difesa che potrebbe parlare francese, dato che Billong ha ancora difficoltà a masticare l’italiano. Un reparto che ha necessità di comunicare in modo chiaro e che potrebbe trovare in Sagna, 35enne terzino destro francese, l’uomo di maggiore spicco per il rilancio dell’intero pacchetto difensivo. L’affare è concreto ma non urgente: il calciatore ex Arsenal e Manchester City ha dichiaratamente espresso la sua volontà di provare un’esperienza italiana e col Benevento c’è già un accordo di massima. Da valutare le sue condizioni fisiche dovute al lungo periodo di inattività ma non è escluso uno stage in stile De Ceglie, con la possibilità di ufficializzarlo a febbraio. Detto della difesa, vero grattacapo della dirigenza e del mister, resta ancora aperta la discussione per il portiere, individuato in Skorupski. Anche qui la Roma spara alto per il secondo di Alisson, si lavora su un prestito oneroso ma al momento è tutto in stallo. In uscita Puscas (su di lui forte il Novara), non convocato per Torino e chiuso dall’arrivo di Diabaté, dal rilancio di Coda e dal rientro di Iemmello, mentre Armenteros attende chiarificazioni dalla FIFA sul suo tesseramento ma al momento tutto tace. Memushaj, infine, resta in giallorosso, come già detto in precedenza e confermato ieri in conferenza da De Zerbi, solo se sul mercato non viene trovato un sostituto: il Bari attende fino alla fine della sessione invernale, operazione che si deciderà nelle ultime ore.