Cantieri, l’opposizione rilancia: “Modello Benevento? Immaginario”
Sfruttare i 4 milioni aggiuntivi che arriveranno da Napoli per gli scavi di piazza Santamaria, fare di piazzale Venanzio Vari un hub per l’accoglienza turistica e spostare il lapidarium dalla destinazione originaria a Sant’Ilario: sono le mosse suggerite dall’opposizione per il rilancio della vocazione culturale e dello sviluppo turistico della città. Sui progetti di piazza Pacca, piazza Risorgimento, Arco di Traiano ed ex tabacchificio si soffermano i consiglieri di Alternativa per Benevento in una lunga conferenza stampa convocata a Palazzo Mosti: a dire la loro il portavoce Luigi Diego Perifano, la capogruppo dem Floriana Fioretti, Angelo Miceli (Città Aperta), Giovanna Megna (Civico22) e Vincenzo Sguera (Azione).
Perifano: “Modello Benevento? Immaginario”
“Fermiamo l’attenzione su quattro questioni strettamente connesse e che rappresentano un pacchetto organico di soluzioni per rilanciare la vocazione culturale e avviare una politica di incremento dei flussi turistici” spiega Perifano, abbastanza critico nel giudicare l’operato dell’amministrazione Mastella: “Ciò a cui assistiamo è un immaginario modello Benevento, ma sono convinto che il sindaco abbia buonafede e voglia lasciare una traccia del suo operato. A due anni dal Mastella bis però notiamo sempre una mancanza atavica di programmazione e una carenza di visione. Un vuoto di programmazione che si vuole colmare molto spesso con un racconto che non coincide con la realtà. Lui poi non lo ammetterà mai, ma ha recuperato alcuni dei nostri progetti”.
Piazza Pacca
“Si tratta di un’occasione unica per il rilancio culturale della città da non sprecare” afferma la consigliera Pd, Fioretti, che si sofferma sulla querelle scavi. “La solita superficialità e approssimazione da parte dell’amministrazione, che ha dovuto aggiustare il tiro in corso d’opera grazie all’opposizione e alla contrarietà dell’opinione pubblica. E’ da quarant’anni che ogni amministrazione ambisce a trovare una soluzione per la zona. E poi il terminal – in riferimento al progetto originale che prevedeva stalli per bus turistici – già c’è ed è piazzale Venanzio Vari. Noi ci chiediamo: ne vale la pena? Il parco archeologico è una buona soluzione ma con quali soldi?”. E qui, secondo la capogruppo dem, viene in soccorso la proposta di Perifano approvata all’unanimità in Commissione di utilizzare “i 4 milioni aggiuntivi riconosciuti dalla Regione per i Pics. Una soluzione a portata di mano”.
Piazza Risorgimento
Angelo Miceli ripercorre le vicende di piazza Risorgimento, del Piano periferie e del progetto Lumode rimodulato col solo utilizzo di fondi pubblici, rimarcando “l’ostinazione dell’amministrazione rispetto a una situazione che andava via via cambiando. L’area del collegio La Salle è strategica per la sua posizione poiché nelle vicinanze dei punti culturali più significativi della città. Un’area cruciale per la sua vocazione naturale, alla quale andava reso omaggio. Mentre ora a dispetto del progetto di Piccinato avremo un’architettura contemporanea all’ex collegio La Salle e un’installazione di recupero a piazza Risorgimento che andrà a schermare gli edifici. L’amministrazione insiste poi nel creare un hub vicino alla stazione ma che non può assolvere a tutte le sue funzioni”.
Arco di Traiano e lapidarium
Parte da una puntualizzazione Giovanna Megna: “Le nostre non sono posizioni ideologicamente contrarie, interveniamo quando è evidente la mancanza di progettualità e in questo discorso rientra l’Arco. Il primo progetto – afferma – è stato bocciato sonoramente dalla Soprintendenza. Lapidarium? Alla fine sarà solo fruibile dall’esterno, avremo praticamente un acquario con i reperti all’interno”. E qui la consigliera rileva: “Chi si occuperà della gestione, della pulizia, della manutenzione? E quali reperti esporremo? Dicevano che tra i tanti gioielli sarebbero dovute approdare anche le statue acefale di Traiano e Plotina esposte al Museo del Sannio, ma per la Soprintendenza non se ne parla proprio. E poi chi assicura la struttura dai vandali e con quali telecamere?”. Da qui la conclusione: “Non lo riteniamo necessario né attrattivo, anzi potrà tradursi in un danno: si sarebbe potuto valorizzare Sant’Ilario”.
Ex tabacchificio
“A dimostrazione che non abbiamo una posizione preconcetta appoggiamo e accogliamo con viva soddisfazione il progetto di un centro congressi all’ex tabacchificio di via XXV Luglio” dice Vizzi Sguera. Progetto che “faceva parte del programma elettorale di Perifano e può avviare quella rigenerazione urbana che si ricerca anche nella questione degli alloggi Erp e dell’edilizia scolastica”. Da qui il consiglio: “Chiudersi a riccio all’amministrazione non fa bene e alcuni temi vanno discussi insieme come ad esempio la sanità, il depuratore, l’aria. Temi che dovrebbero unirci: lo fanno a Roma, non vedo perché non farlo a Benevento”.
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