
Decisione rinviata e nuove valutazioni da farsi in base ai dati epidemiologici forniti dalla Regione in concomitanza con la decisione di chiudere le scuole da sabato a mercoledì, causa allerta neve: sono gli sviluppi derivati dalla riunione a Palazzo Mosti tra tutti i sindaci dei maggiori comuni sanniti, con Clemente Mastella a fare da padrone di casa. Presenti i primi cittadini Michele Napoletano (Airola), Franco Damiano (Montesarchio) e Mario Pepe (San Giorgio del Sannio), più i rappresentanti dei comuni di Cerreto Sannita e Foglianise. In collegamento telefonico i sindaci di Telese, Sant’Agata de’ Goti e Frasso Telesino.
Dal summit convocato dopo le indicazioni giunte dall’Unità di Crisi e dal governatore De Luca, non sono emerse particolari criticità riguardo il contagio all’interno delle scuole, se non un picco che coinvolge la sola cittadina di Airola. Certo si procede con chiusure momentanee e casi singoli, ma i dati esaminati non inducono ancora le istituzioni a riconsiderare un ritorno alla dad. Durante il confronto i sindaci si sono avvalsi anche di un consulto con il direttore generale della sanità campana, Antonio Postiglione, e con l’Asl. Le fasce tricolori si sono date come obiettivo quello di “lavorare in sintonia ed essere convocati in permanenza. Tranne il picco di Airola non c’è un’insorgenza drammatica come si poteva immaginare. Sono casi sporadici” ha detto Mastella, avvisando però che secondo l’osservatorio Gimbe c’è un incremento “del 6,9% di contagi che tocca tutta la popolazione, siamo tra le 20 province italiane in cui c’è la crescita maggiore”. Si è già mossa inoltre l’assessora al ramo Del Prete che “ha già parlato con i dirigenti. I genitori siano tranquilli, la situazione – nelle scuole – non desta al momento eccessiva preoccupazione”.
Ad Airola, dove la situazione è attentamente monitorata, invece gli istituti sono già chiusi in virtù di un’ordinanza già in vigore emanata dal sindaco Michele Napoletano. “Il picco mi preoccupa sia nelle scuole che nella comunità, pocanzi ho ricevuto notizia che una famiglia intera di sei persone è stata colpita dal covid e dunque saliamo da 39 a 45 casi. Stamattina 3 persone erano guarite. Il covid c’è, dobbiamo essere scrupolosi e attenti – ha avvertito il primo cittadino che incalza – non mi farò influenzare da nessuno. Manterrò una linea rigida e valuteremo la situazione giorno dopo giorno. Dobbiamo stare sul pezzo”. Massima allerta in un centro che richiama tanta affluenza scolastica, tra studenti e personale circa 2500 persone: “Si crea dunque una movida continua in paese”. Sul tema anche l’altro sindaco caudino presente, Franco Damiano, che fa il punto della situazione: “Ci sentiremo per qualsiasi tipo di problema sul piano scolastico e sui dati della regione, mentre la situazione straordinaria meteorologica ci darà un po’ di tempo per guardare meglio i dati dal punto di vista sanitario”.
Con una nota a margine della riunione, il Sindaco di Sant’Agata de’ Goti, Salvatore Riccio, ha dichiarato che “si è deciso all’unanimità che, al momento, la situazione epidemiologica della provincia di Benevento, non è tale da richiedere la chiusura delle scuole. Il tavolo è comunque istituito in maniera permanente, per un monitoraggio continuo della situazione al fine di agire repentinamente, di conseguenza”.
Guido del Sorbo