“Ancora una volta, nell’indifferenza più totale delle Istituzioni tutte, le persone diversamente abili restano nel baratro più totale senza avere diritto all’accesso per la prenotazione del vaccino anti-covid 19, nonostante l’Unità di Crisi ha sancito diritti e doveri”. A scriverlo scrivente è Mario Sangiuolo, nella qualità di Vicepresidente dell’Associazione Italiana Persone Down sezione di Benevento, a nome di tutte le famiglie componenti l’associazione.
“Da padre di minore con sindrome di Down, ribadendo quanto affermato dall’Unità di Crisi Regionale con nota del 16.03.2021 ore 21:00; in relazione alla vaccinazione delle categorie fragili, dove si precisa che non tocca ai pazienti fragili ne ai loro conviventi o assistenti la procedura di adesione sulla piattaforma regionale ma ai medici di medicina generale, individuando tra i loro assistiti, coloro che appartengono alla categoria di “elevata fragilità”, registrandoli sulla piattaforma e certificandone lo status; mi chiedo come mai, a distanza di 3 mesi dall’inizio della campagna vaccinale, le categorie fragili, che non solo non hanno avuto la precedenza nella somministrazione del vaccino anti covid, ma ad oggi, ancora non sono in grado di poter accedere alla registrazione per la somministrazione del vaccino stesso, senza rendersi conto che i soggetti diversamente abili, sono i più esposti al pericolo dell’infezione, divenuta ora particolarmente insidiosa per la presenza dominante delle varianti del virus.
A suffragio di tali doglianze, nonostante da diversi giorni l’AIPD di Benevento si è adoperata ad inoltrare numerose interrogazioni e sollecitazioni alle parti competenti sul territorio le quali, hanno fatto cadere nell’indifferenza più totale le richieste di appello e sensibilizzazione (escluso qualcuno che in qualche modo, ha cercato di fare qualcosa), a tutt’oggi, ancora non si è in grado di poter aderire alla campagna vaccinale previa prenotazione che come sancito è di competenza dei medici di medicina generale.
Si chiede un intervento urgente da parte delle Autorità competenti, facendo appello alla sensibilità delle parti tutte e nello specifico si chiede al Presidente dell’Ordine dei Medici dott. Giovanni Pietro Ianniello, come intende risolvere la problematica sorta. Al Neo Prefetto di Benevento dott. Carlo Torlontano, persona sensibile e vicina a queste problematiche, rivolgiamo un’appello per supportare la causa al fine di dare voce a chi voce non ne ha.
Si fa presente – conclude Sangiuolo – che, qualora dovesse passare inosservato anche questo appello, trovandoci difronte ad una omissione di pubblico servizio, la stessa avanzerà reclamo alle autorità competenti al fine di vedere riconosciuti i propri diritti”.
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