Crollo Strega, il Perugia vince 3-1: squadra irriconoscibile e ora è bagarre playoff

Di male in peggio: si apre con una sconfitta del Benevento la 31^ giornata del campionato di Serie B. Al Curi il Perugia fa festa e batte 3-1 gli Stregoni, che entrano così in una crisi ufficiale. Quinta partita, soltanto due punti raccolti. E adesso i Grifoni si fanno sotto, distanti solo un punto, mentre il Bari domani a Trapani ha la grande possibilità di scavalcare in classifica i giallorossi. Un tracollo quello in Umbria, in cui la squadra di Baroni esprime il suo gioco al meglio per 20 minuti, poi raggiunto il pari si spegne, lasciando l’iniziativa e la partita in mano ai padroni di casa. Il team di Bucchi colpisce a freddo, dopo appena 32 secondi e si fa preferire nei primi minuti: a segno Nicastro preciso di testa. Poi la Strega prende campo e schiaccia gli avversari, colpendo al 25′ col solito Ceravolo. Da qui in poi blackout e Perugia di nuovo avanti con Di Carmine, zampata vincente sul filo del fuorigioco. Nella ripresa Benevento nullo e Acampora completa il tris al 66′. Prima del gol, salvataggio incredibile di Pezzi che con la nuca s’invola deviando il tiro a colpo sicuro di Di Carmine. Di Chiara segna anche il poker ma è in fuorigioco, poi Belmonte viene espulso per doppia ammonizione e il Benevento timidamente prova a crederci, ma ormai il danno è fatto: Ciciretti fallisce il colpo del 3-2, ci prova anche Eramo di testa. Su corner Chibsah non raccoglie la spizzata di Ceravolo. Caput al Renato Curi: la nave di Baroni affonda.
TATTICA E SCELTE
Si ritorna al 4-2-3-1 con gli innesti di Gori, Gyamfi, Pezzi e Viola a differenza dell’ultima al Vigorito. Bucchi invece ritorna al 4-3-3 e mette dentro Del Prete, Belmonte, Volta e Di Chiara, a centrocampo un imponente Brighi coadiuvato da Ricci e Acampora, Nicastro e Guberti a supporto di Di Carmine. È proprio questo trio a creare i maggiori grattacapi ad inizio gara. Benevento lungo e squadra scollata, il centrocampo è il fulcro della partita e la vince il trio di Bucchi. Viola e Chibsah assenti, non fanno da collante con la difesa e l’attacco, terzini che non prendono le misure sugli esterni. L’errore di Lucioni ad inizio ripresa è l’emblema di una squadra che man mano ha perso certezze in difesa. Gyamfi sulle gambe, non è giornata. Viola accerchiato e con un’ombra addosso. Chibsah male in uscita e su un suo errore, sul quale reclama fallo, scaturisce la punizione dalla quale è nato il raddoppio perugino. Difesa che si schiaccia troppo e gli esterni non salgono a raddoppiare la marcatura (tutte sballate): in area i padroni di casa fanno quello che vogliono, entrando ed uscendo liberamente. Un esempio è il gol di Acampora, bravo e lesto a raccogliere una deviazione di Lucioni e a trafiggere Gori. L’attacco vede il solo ed unico Ceravolo superstite dei quattro tenori che hanno dato lustro nel girone di andata alla Strega: il suo dodicesimo gol in campionato, oltre al record, è una perla. Perla che non riesce a Ciciretti, in calo e privo di idee e lucidità sotto porta. Falco sempre nel vivo ma sempre lontano dalla finalizzazione d’attacco. Svaria su tutto il fronte e si scambia la posizione con Cissé, è lui a servire Ceravolo in occasione dell’1-1 ma gli scambi e le triangolazioni sono carta conosciuta per gli avversari. Cissé ci mette la volontà ma non è abbastanza, si estranea dal gioco come spesso gli capita. Ne esce che la squadra è priva di cattiveria, in ritardo su ogni pallone, ma nei 20 minuti successivi all’1-0 il Benevento ha creato e schiacciato gli avversari. Diverse le occasioni avute, buona la reazione e pareggio meritato. Poi ad ogni episodio contro si viene puniti, colpa anche di una squadra che si addormenta a pareggio acquisito: Strega cosa ti succede?
LE PAGELLE
GORI 5,5: non è la serata ideale per sostituire Cragno. Tanti gli interventi per lui, in occasione dei gol poteva far meglio ma la difesa non l’ha per niente aiutato. Giustificato.
GYAMFI 4: si perde Di Carmine sul 2-1, Di Chiara gli fa girare la testa. Ciciretti lo lascia da solo a confrontarsi con Di Chiara e Guberti, lui non mantiene lo scontro ed è lì che il Perugia fa più male (86′ Pajac sv).
CAMPORESE 4,5: difesa sul banco degli imputati, quello che era il punto di forza del Benevento. Mollo dopo 32′ secondi su Nicastro, Di Carmine è un fastidio ovunque e il Perugia in area fa ciò che vuole. Mai così male.
LUCIONI 4,5: mai così male con lui in difesa. Si lascia andare anche lo Zio a qualche errore di troppo e Di Carmine vince nettamente il confronto.
PEZZI 5,5: molto sollecitato in fase di spinta, da rivedere in difesa, dalla sua fascia arriva il gol dell’1-0. Ma fa l’eroe sul tiro di Di Carmine salvando di nuca. Riempie le sue prestazioni sempre col cuore, dove non può arrivarci la tecnica (dal 78′ Venuti sv).
CHIBSAH 4: il centrocampo è il reparto in cui il Benevento perde nettamente la partita. Nessuno pressa sul trio perugino, Chibsah sbaglia palloni a iosa in fase di impostazione e regala un pallone e conseguente punizione sul quale nasce il 2-1. Nettamente in calo, poco lucido.
VIOLA 4: ha sempre uno o due uomini addosso, non ha idee né visione di gioco. Baroni lo preferisce a Buzzegoli ma non l’ha ripagato a dovere (dal 78′ Eramo 5,5: entra e si fa subito vedere, ma è troppo tardi).
CICIRETTI 4,5: nettamente in calo. Sbaglia dalla sua mattonella sull’1-0, poteva scegliere diversamente. Pezzi gli serve un ottimo pallone, lui salta Brignoli ma recupera in extremis la difesa. Ci prova su punizione poi sul 3-1 fallisce il gol di pochissimo. Non c’è bisogno d’altro per descrivere il suo momento no.
FALCO 5: regala l’assist a Ceravolo e nei 20 minuti di dominio Benevento è nel vivo e molto in palla. Fa spesso staffetta con Cissé, prova i soliti movimenti, poi si eclissa. Mai davvero decisivo negli ultimi tempi.
CISSÉ 4,5: si estranea e risorge a tratti. Anche lui nei 20 minuti in cui il Benevento ha espresso il meglio, ha dato prova di grande forza e determinazione. Purtroppo fine a sé stessa in seguito.
CERAVOLO 6: l’unico leone che ci mette il cuore, brutto dirlo, in una serata in cui in tutti i giallorossi anche quello è venuto meno. Perla il gol dell’1-1, lotta su ogni pallone e non si arrende mai. Ma nessuno gratifica la sua grande volontà. Record di gol per lui, continua così Belva!