Il successo del Benevento a Cagliari lo si può facilmente sintetizzare partendo dal finale della gara di ieri, con il gruppo giallorosso che nonostante le tante assenze che hanno decimato la comitiva partita martedì pomeriggio per la Sardegna, sull’isola tanto cara a Marco Sau si è unito al centro del campo in un unico grande abbraccio. A dir poco commovente infatti e dopo l’ennesima partita interpretata nel migliore dei modi dalla banda di Pippo Inzaghi, è stato vedere il gruppo gioire per l’impresa compiuta e di impresa si è trattata. Per una squadra il cui obiettivo da centrare è il mantenimento della categoria ogni punto conquistato è un’iniezione di fiducia e i tre punti della Sardegna Arena, arrivati contro una diretta concorrente e distante adesso sette lunghezze, rappresentano oro che inizia a sbrilluccicare.
Una partita nella quale, come rimarcato dallo stesso “SuperPippo” a fine gara, gli interpreti giallorossi hanno saputo comprendere ogni momento e fondamentale è stato subito reagire all’iniziale vantaggio dei padroni di casa. A tal proposito con i tre conquistati ieri sono ben già otto i punti ottenuti dopo una situazione di svantaggio e ciò è la testimonianza evidente che la Strega anche in massima serie può creare grattacapi a chiunque si trovi di fronte e maggiore è la possibilità che ciò accada se continua a mostrare quella compattezza di squadra emersa dalla trasferta di Firenze dello scorso 22 novembre.
Tra i protagonisti dell’ultimo successo in ordine di tempo c’è ancora una volta Pasquale Schiattarella e per il quale, pur essendo state giocate finora sedici partite, abbiamo finito gli aggettivi per elogiarlo e anche ieri il regista giallorosso, con il suo carisma e un’intelligenza tattica da serie A, ha diretto tutte le giocate organizzate dalla Strega e da standing ovation è stata la palla consegnata a Sau per l’1-1. Proprio “Pattolino” e Tuia sono stati gli altri due interpreti di spicco della partita di ieri e le loro reti sono il segnale evidente che il Benevento ha ancora bisogno di entrambi.