Derby ancora stregato! Benevento-Salernitana finisce 1-1, i giallorossi agguantano il pari allo scadere

Foto Benevento Calcio Sito Ufficiale
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Quando il Benevento incontra la Salernitana, la magia s’inverte: derby ancora stregato per i sanniti che dal 1985 non ottengono un successo in casa contro i granata. E pensare che la squadra di Bollini fino all’88’ stava riuscendo nell’impresa di espugnare il Vigorito in 10 uomini. Due rigori decidono il match: quello al 34′ di Coda e quello all’88’ di Ceravolo, sempre e solo lui, che consente alla Strega di agguantare il pari per i capelli nel finale di gara. Pesa l’espulsione di Odjer appena dopo il vantaggio ospite per un intervento duro e pericolosissimo su Chibsah. Benevento sprecone e senza mordente, ha il merito di crederci e la fortuna che da qualche giornata gli gioca contro, ma non si vede più la squadra che esprimeva un gioco spumeggiante e veloce. Va dato atto che la Salernitana dopo l’espulsione si è chiusa in area a difendere a pieno organico, e senza nessun varco a disposizione, il Benevento fa fatica. Match che parte subito forte con la Salernitana in avanti e che trova in Coda il suo uomo migliore: due tiri insidiosi, due ottimi interventi di Cragno. Nel mezzo, però, è la Strega ad andare vicinissima al gol col palo colpito di testa da Camporese sugli sviluppi di un corner. Dieci minuti più tardi, Cissé raccoglie un pallone proveniente sempre dall’angolo, si coordina bene ma trova la super risposta di Gomis. Il Benevento attacca ma la Salernitana se la gioca a viso aperto: ottimo inserimento di Improta in area, Pezzi lo atterra e rigore per i granata trasformato da Coda. Due minuti dopo, rosso per Odjer e Salernitana in dieci. Primo tempo che si chiude col Benevento in avanti e la doppia chance sprecata dai giallorossi con Cissé che si vede opporre la conclusione da Gomis e sulla ribattuta Ceravolo viene anticipato da Perico. Si gioca ad una porta sola nella ripresa, con la Salernitana rintanata nella propria metà campo a difendere il risultato. Diversi i tentativi della squadra di Baroni, spesso dalla distanza, si prova a scardinare la difesa ospite. Buzzegoli pesca bene Cissé che calcia ma Gomis gli sbarra la strada. Gol annullato a Ceravolo per un fuorigioco millimetrico, dopo un ottimo spunto di Ciciretti. Ancora miracolo di Gomis sul tiro di Chibsah dal limite, i granata si distendono quando possono in contropiede e Sprocati va vicino al clamoroso raddoppio, Cragno si oppone di gran carriera. Infine il rigore all’88’ che bomber Ceravolo trasforma e l’occasione fallita allo scadere da Falco che pescato solo in area calcia alto. Con la vittoria del Verona sul Brescia e l’attesa del monday night tra Frosinone e Cittadella, il Benevento ad ora è a 5 punti dalla Serie A.

SCELTE E TATTICA
Sorprende la scelta iniziale di Baroni che sceglie il 4-3-3 modulo speculare a quello di Bollini, mandando in panchina Falco e Viola, proponendo così Buzzegoli dall’inizio insieme a Chibsah e Del Pinto. Schiavi non ce la fa e Bollini inserisce Tuia, per il resto cambi della vigilia confermati, con Rosina e Donnarumma fuori in favore di Zito e Improta. Questo modulo a specchio sembra favorire inizialmente la Salernitana che pressa su ogni uomo senza perdere le marcature. Il Benevento riesce ad arrivare in porta senza però esprimersi al meglio, per via della condizione fisica di alcuni elementi ma anche dell’ardore messo in campo dagli ospiti. Le fasce granata funzionano alla perfezione sia in fase d’attacco che in difesa, la partita cambia con l’espulsione di Odjer. Ad inizio ripresa con dentro Falco al posto di Del Pinto, Baroni torna al 4-2-3-1 e crea ulteriori grattacapi alla squadra di Bollini. Non si vedono però gli inserimenti e i movimenti degli attaccanti, Ceravolo fa il suo dovere ma per via dell’acciacco patito a Novara deve dosare le energie, senza risparmiarsi mai fino alla fine. Cissé cerca di dare il maggiore supporto alla belva, mentre Venuti si trova meglio con Ciciretti che cerca più il colpo da solista. Si vede il solito tema tattico che porta il 4-2-3-1 ma le energie e la lucidità sembravano scarseggiare. Per fortuna, però, il cuore viene buttato sempre oltre l’ostacolo. Da rivedere, dunque, il 4-3-3 iniziale, forse ancora in fase embrionale.

EPISODI DECISIVI
Partita decisa dagli episodi: due rigori che segnano l’1-1 finale. Nel primo, Pezzi si perde Improta che poi viene travolto. Dinamica simile a quella di Verona, con protagonista Venuti. In precedenza però il Benevento reclama un rigore con Ceravolo che salta bene l’avversario ma con le mani e il corpo viene atterrato. Da rivedere, ma pare che Nasca usi due pesi e due misure, soprattutto quando nella ripresa i giallorossi reclamano per un evidente fallo di mano di Bernardini in area di rigore. Rosso ad Odjer sacrosanto: Chibsah aveva superato il centrocampo a contropiede avviato e Salernitana scoperta, il centrocampista granata entra con una gamba alta e in maniera cattiva disinteressandosi del pallone. Reclama la Salernitana per il fallo di Venuti nel secondo tempo ma non si può usare lo stesso metro di giudizio: bene il giallo e non il rosso poiché era a ridosso dell’area di rigore e il terzino del Benevento cercava la palla, senza entrare in modo cattivo. Infine, gol annullato giustamente a Ceravolo per un fuorigioco millimetrico e rigore sacrosanto commesso su Viola, tirato giù per la maglietta. Derby deciso da episodi.

LE PAGELLE
CRAGNO 6,5: ottima la risposta su Sprocati e gli interventi nel primo tempo. Peccato subire ancora un altro rigore.

VENUTI 5,5: perde spesso le marcature su Zito che gli ruba il tempo ed ha un altro passo. Non ha riferimenti nel 4-3-3, perde qualche automatismo che ritrova nella ripresa col 4-2-3-1. Non sembrava proprio in palla (dall’82’ Viola 6: entra nel momento topico della gara e si guadagna un rigore importantissimo).

CAMPORESE 6,5: Coda è un altro cliente difficilissimo ma in coppia con Lucioni lo limita parecchio. Qualche rischio nei contropiede ma ha saputo cavarsela senza troppi problemi.

LUCIONI 7: prestazione limpida del capitano che anche nei momenti di maggiore difficoltà ha saputo tenere alta la guardia in difesa.

PEZZI 5: prestazione un po’ sottotono nonostante il riposo a Novara. Sembrava stanco e povero di idee, si perde Improta e regala il rigore alla Salernitana (dal 57′ Lopez 6: entra e fa la differenza. Baroni lo risparmia ma una volta in campo s’impadronisce della fascia e attacca come un forsennato).

BUZZEGOLI 5,5: ritorna dopo un lungo periodo di stop e regala a tratti giocate importanti e a tratti un po’ di appannamento. Deve recuperare la miglior condizione.

CHIBSAH 6: prestazione al limite della sufficienza: primo tempo così così, qualche incertezza in impostazione, si riscatta nella ripresa quando fa l’uomo aggiunto in area e prova a creare scompiglio.

DEL PINTO 5: paga dazio per la partita di martedì, stanco e imbrigliato nella tattica di Bollini a centrocampo, Baroni gli risparmia il secondo tempo soprattutto per esigenza di risultato (dal 45′ st Falco 5,5: fa il possibile in avanti nonostante la fatica post Novara, gioca quasi affianco a Ceravolo, un po’ di imprevedibilità per far cadere il muro dei granata, fallisce l’occasione del 2-1 allo scadere).

CICIRETTI 6: una sufficienza risicata. Male nel primo tempo, Bittante gli tiene botta. Secondo tempo sugli scudi e fa ciò che gli è di competenza, spesso testardo nel giocare da solo, viene marcato ad uomo.

CISSÉ 6: bella la risposta di Cissé dopo il nulla nel secondo tempo di martedì. Porta a spasso l’uomo e accompagna spesso Ceravolo. Sfortunato in qualche episodio, Gomis non gli concede nulla.

CERAVOLO 6,5: fa salire una difesa che catalizza con le sue giocate, bene nel primo tempo, nel secondo risiede in area senza creare troppi pericoli se non sul gol annullato. Poi all’88’ si prende carico di battere il rigore e regala un altro punto alla Strega. Cuore di belva!

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