Elezioni provinciali, Calzone lancia la sfida a Lombardi
L’avvicinarsi delle elezioni provinciali del prossimo 28 luglio e nel Sannio è sfida a due tra il mastelliano Nino Lombardi e il candidato del centrosinistra Antonio Calzone, ha spinto in mattinata l’aspirante presidente ed esponente del Partito Democratico a presentare il proprio programma di mandato. Una proposta politica che il sindaco di Reino focalizza su quattro punti base: crisi idrica e diga di Campolattaro, sanità, fondi del Pnrr e rifiuti. “Antonio è la persona più adatta per la candidatura alla presidenza della Rocca – ha subito affermato il segretario provinciale Giovanni Cacciano – e intorno alla figura di Antonio Calzone abbiamo riscontrato un ampio consenso. Le province hanno poche competenze e la nostra, attraverso i fondi del Pnrr, non deve essere relegata ai margini dello sviluppo. Ci auguriamo, inoltre, che alle province vengano riconosciute le competenze di un tempo e quindi che si ritorni anche alla vecchia modalità di elezione”.
Seduta al tavolo istituzionale anche Antonella Pepe e la presidente provinciale del Pd, nel precedere l’intervento del candidato, si è detta certa che il commercialista e primo cittadino di Reino raccoglierà un ampio consenso: “La candidatura di Antonio Calzone è nata per offrire un’alternativa alle questioni che interessano il nostro territorio. Il nostro Sannio ha tante necessità e nella nostra provincia l’esperienza di Antonio Calzone rappresenta la base per un’ottima amministrazione. Credo e ne sono certa che raccoglierà un grande consenso e continuiamo a lavorare intensamente per far emergere le nostre idee”.
Ha quindi preso la parola il candidato alla carica di presidente alla Rocca dei Rettori e alla conferenza di stamane hanno assistito tra gli altri anche l’onorevole Umberto Del Basso De Caro, i consiglieri comunali Floriana Fioretti e Giovanni De Lorenzo, e l’ex sindaco di Sant’Agata de’ Goti Carmine Valentino. “Con estrema sincerità vi dico che non immaginavo di essere qui, ma come hanno detto sia Giovanni che Antonella c’è stata una forte spinta sul mio nome. La politica l’ho sempre interpretata come un servizio per i cittadini e questo impegno l’ho accettato guardando quella che è la drastica situazione della nostra provincia. Le scelte fatte finora non hanno sortito effetti positivi e anche la città sta pian piano morendo. Questa provincia da anni offre servizi non all’altezza dei fabbisogni dei cittadini ed è ridotta al servilismo. Come diceva mia mamma non sempre i poveri sono quelli che non hanno i soldi, i poveri veri sono altri e invito quindi tutti gli amministratori che voteranno, a prescindere dalla propria appartenenza politica, a esprimere la propria contrarietà a questo declino. Per risolvere i problemi di una comunità bisogna saper programmare”.
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