Bct, Frascadore: “L’asticella si è alzata”. E al Musa massimo dispiegamento di forze
“Seppure siamo soltanto al settimo anno l’asticella del festival si è alzata e gli ospiti vengono qui per il valore acquisito nel corso delle edizioni. Dietro c’è un lavoro enorme che ci rende orgogliosi di quanto fatto e onorati di averli qui. Sarà un’edizione stupenda”: parola di Antonio Frascadore, direttore artistico del Bct che dà la cifra di quella sua piccola grande creatura che è il festival del cinema e della televisione beneventano in programma dal 21 al 25 giugno. Svelati i nomi che si aggiungono ai già noti Checco Zalone (che chiude l’edizione 2023 al Musa con un imperdibile spettacolo del suo nuovo tour Amore + Iva), Marco Bellocchio e Micaela Ramazzotti: si tratta di Can Yaman, il cast di Mare Fuori, Marco Bocci, Abel Ferrara, Kim Rossi Stuart, Luigi Lo Cascio, Fabio Caressa e Benedetta Parodi e tanti altri nomi del piccolo e grande schermo. (LEGGI QUI)
“C’è tanto cinema” illustra Frascadore nella conferenza stampa di presentazione presso la sede dell’Unisannio di piazza Guerrazzi “oltre all’evento di Zalone che attendiamo con ansia e felicità”. Al Musa spazio anche all’appendice del Bct Music in programma a luglio, con un evento ancora da annunciare il 10 e che vedrà protagonista come sempre l’Orchestra filarmonica di Benevento, il 28 Mannarino e il 29 Tananai la cui prevendita “procede a gonfie vele insieme a quella di Zalone” per cui si prevede il soldout (quasi 3mila i posti disponibili). Un grande sforzo che la direzione della kermesse è chiamata a mettere in campo per superare le forti criticità logistiche registrate lo scorso anno per il concerto di Venditti e De Gregori con l’incursione del noto attore e comico pugliese: “Metteremo in campo una squadra composta da quaranta uomini per garantire la totale serenità. Chiedo al pubblico di arrivare in anticipo e con il sindaco ci stiamo confrontando sulla gestione del deflusso” assicura Frascadore. “Vogliamo dare la massima tranquillità a chi arriva al Musa: ho incontrato il questore e l’idea è anche di fare delle navette per evitare gli ingorghi e disagi dell’anno scorso” il pensiero del sindaco Mastella.
Parla di “valorizzazione di una bellissima struttura attraverso una manifestazione alla quale compartecipiamo come Provincia” il vicepresidente Antonio Capuano, che augura alla kermesse “altri sette anni di importanti successi per un festival sempre più di caratura internazionale”. Festival che a Piano Cappelle vivrà il picco massimo dell’edizione 2023 ma che come sempre si snoderà nel cuore pulsante del centro cittadino: piazza Roma, piazza Torre e piazza Santa Sofia, tutto concentrato lungo corso Garibaldi con incontri gratuiti e soli biglietti che garantiscono il posto a sedere per gli appuntamenti clou di piazza Roma (in vendita da lunedì 12 giugno, ore 12.30, presso la sede di via Erchemperto). Manifestazione in continua crescita che negli ultimi sei anni ha fatto confluire nel Sannio ben 410 ospiti dall’Italia e dall’estero. Un veicolo importante per la promozione della città: “Anche i collaboratori di Can Yaman in sopralluogo hanno detto che è stupenda” svela il direttore artistico che porta alla luce anche i dati relativi ai cortometraggi: “Quasi 2mila opere giunte da 78 Paesi, impensabile. Selezionate in totale 196, tra cui anche la nuova sezione documentari, circa un quarantina. Saranno proiettati dalle 7 del mattino all’una di notte, orari impossibili per riprodurli dal vivo. Per cui il prossimo anno ci impegneremo a ridurre la selezione delle opere in concorso”.
“Ho visto crescere dall’inizio il fenomeno Frascadore e sono molto felice, il parterre è veramente notevole e mi fa piacere che ciò avvenga all’indomani del premio Strega, che insieme anche a Città Spettacolo, fanno di Benevento una piccola capitale del Mezzogiorno culturale” afferma Clemente Mastella. “Abbiamo bisogno di una riconoscibilità sempre più forte” aggiunge il primo cittadino, rimarcando come “la riapertura del Teatro Comunale, del teatro De Simone e del San Nicola ci rendono tra i più appetibili in Campania. Poi – l’immancabile stoccata sorniona – non siamo Salerno e i capitali sono più modesti, ma nonostante questo si riesce a fare di gran lunga meglio che da altre parti”. Sugli ospiti “m’intriga la Ramazzotti mentre devo ringraziare Zalone e Tananai se i miei nipotini saranno qui con me”. Protagonista di questa edizione anche l’Unisannio per il settimo anno: “Diamo un piccolo ma significativo contributo con la formula consolidata che vede un protagonista del cinema contemporaneo raccontare un grande del cinema del passato” dice il rettore Gerardo Canfora. Toccherà a Micaela Ramazzotti narrare la grande Anna Magnani in occasione del 50esimo anniversario della morte: “Si è dimostrata sin da subito entusiasta tanto che ha chiesto di lavorare in prima persona alla stesura del testo dello spettacolo. Si dice poi che il settimo anno sia quello della crisi e allora abbiamo deciso di rilanciare con un’attività attività di formazione legata ai produttori il 21 e 22 giugno, tappa campana che coinvolge più regioni del Sud”.
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