Gasparri in ricordo di Mino Izzo: “Persona coerente e con valori”

“Quello di Mino Izzo è stato un percorso coerente e anche se le forme della politica possono cambiare nel tempo, prevalgono gli aspetti valoriali. Di Mino voglio ricordare la disciplina e la spontaneità con cui ha svolto tutti i compiti in Parlamento. Ha rappresentato un modo serio, disciplinato e costruttivo di adempiere al mandato. Faceva ciò che era necessario fare con senso di disciplina e competenza”: ricorda così Maurizio Gasparri l’ex senatore, scomparso il 26 dicembre scorso, cui l’associazione Res Pubblica ha intitolato la scuola di formazione, presentata ufficialmente questo pomeriggio nel cortile della Rocca dei Rettori.

Piena la sede della Provincia, zeppa di “amici”, come amava definirli Mino, di vecchi compagni di avventura e protagonisti della Prima e Seconda Repubblica. L’attuale vicepresidente del Senato ha elogiato l’iniziativa “dai nobili intenti che non potevo non apprezzare e condividere. Con l’ignoranza e l’improvvisazione non si va da nessuna parte, abbiamo dei valori da difendere. Qui poi ritrovo anche tante vecchie conoscenze” tra cui l’ex sindaco e collega Pasquale Viespoli, “con il quale ho avuto anche lunghi momenti privi di dialogo”. Iniziativa fortemente voluta da Pierpaolo Izzo, figlio di Mino e presidente dell’associazione Res Publica: “Vedo una grande partecipazione di normali persone: è sempre stato quello cui mio padre tendeva e ciò a cui si vorrà rivolgere la scuola di formazione, politica ma apartitica. Sarà poi l’interlocutore a orientarsi nei vari scenari democratici” afferma.

Una scuola la cui attività formativa sarà basata “non soltanto sulla teoria ma anche sulla proposizione di buoni esempi con attenzione al passato e coinvolgendo quei buoni politici, tanti e silenziosi, che quotidianamente lottano per contribuire al benessere delle loro piccole grandi comunità. La scuola di formazione si rivolge a chi vuol essere un buon cittadino, per poi magari un domani avviarsi anche alla carriera politica”. Un pomeriggio all’insegna del ricordo del parlamentare sannita che, ripercorre Gasparri, rientrava “in quel gruppo che ha fatto parte del Popolo della Libertà quando anime cattoliche, sociali e liberali si ritrovarono in un’iniziativa che Silvio Berlusconi lanciò in una sera quasi invernale a Milano. L’idea di un’area moderata, vasta e unita, sfida che ricade oggi sulle nuove generazioni”.

Un’occasione quella odierna per analizzare anche i temi di stretta attualità, a partire dalla tenuta di Forza Italia alle prese con i problemi di salute di Silvio Berlusconi: “Persone come lui sono rare, ma c’è continuità dirigenziale nei territori e questo ci fa ben sperare. Siamo ancorati al Ppe, a un sistema di valori, a un’identità italiana profonda e non a un movimento personalistico”. In antitesi, secondo Gasparri, con Vincenzo De Luca: “Sono contrario al terzo mandato, la sua è una monarchia. Forse considera le elezioni periodiche un adempimento superficiale, ma quello che farà a me interessa poco. Il mio augurio è che il centrodestra sappia elaborare un’alternativa competitiva attingendo dai giovani uniti all’esperienza”. Un passaggio anche sull’autonomia differenziata, “che è già nella Costituzione con la riforma del titolo quinto, però non scopriamo oggi la questione meridionale. Credo si debba lavorare sulla sanità per evitare sperequazioni, ma la Sicilia ha l’autonomia più forte di tutta Italia fin dal dopoguerra e gli altri che dovrebbero dire? Il Pnrr ha destinato il 40% delle risorse al Sud”.

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