Così è stato deciso e così si farà: il Comune di Benevento proroga l’affidamento a Gesesa per il servizio di gestione delle risorse idriche. Sono state circa tre ore di consiglio comunale all’interno di palazzo Mosti dove, come prevedibile, non sono mancati battibecchi e momenti di tensione. Anche il Comitato Abc, con anche Padre Alex Zanotelli, ha presieduto alla discussione in aula, dando sfogo, a conclusione delle votazioni, a tutto il dissenso sulla decisone presa quest’oggi.
La presenza di Carabinieri e Polizia Municipale fuori da palazzo Mosti era il presagio che non si sarebbe trattato di un consiglio Comunale tranquillo. Prende subito la parola il vicesindaco Francesco De Pierro che ci tiene subito a chiarire che: “Questa delibera che ci apprestiamo ad approvare è pienamente legittima oltre che necessaria: non avevamo alternative. La proroga la fissiamo a 12 mesi, tempo nella quale l’Eic farà la gara per l’affidamento del servizio sulla base delle norme regionali“.
C’è compattezza nelle file della minoranza, ognuno, argomentando dettagliatamente le proprie idee, ha preso parola esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa proroga a Gesesa. Il primo è stato Vizzi Sguera: “Questa proroga è illegittima per la Procura che ne contesta l’ingiusto vantaggio concesso alla società. Non si possono ignorare i fatti accaduti in questi ultimi due anni (le 31 richieste di rinvio a giudizio per inquinamento dei fiumi e affidamento alla società del gruppo Acea della gestione del servizio idrico. ndr), bisognerebbe richiamare le delibere precedenti, e parlo di quelle del 1992 e del 2002“. Rosetta De Stasio, Giovanna Megna, Angelo Moretti, Giovanni Di Lorenzo e Floriana Fioretti, tutti con quesiti ed interrogazioni diverse, hanno spiegato le ragioni, dubbi e perplessità su questa delibera, confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, il loro ‘no‘.
La parte conclusiva degli interventi della minoranza di palazzo Mosti, sono state affidate a Luigi Diego Perifano che dopo aver parlato a lungo, argomentando, leggendo e dimostrando con le carte la veridicità delle sue contestazioni, attacca, nelle conclusioni, dicendo che: “La Convenzione con Gesesa nata dalla delibera del 2018 è stata modificata in modo corposo rispetto a quanto deciso in Consiglio. E’ una cosa gravissima, e oggi – rivolgendosi alla maggioranza di fronte a lui – il Consiglio che fa? Proroga proprio la Convenzione condannata dalla Procura?”.
Dopo una seconda e breve parentesi di De Pierro, che replica a Perifano, è Clemente Mastella a concludere e replicare: “Per la delibera del 2018 è finito sotto inchiesta solo l’assessore Pasquariello. Questa volta – dice Mastella – sono io che mi assumo tutte le responsabilità, se sbaglio sarà colpa solo mia“. Alla fine del suo intervento il Sindaco Mastella, dopo aver attaccato Angelo Moretti su questioni di welfare, che nulla avevano a che fare sul tema di oggi, dove tra l’altro il consigliere di Civico 22 non ha avuto nemmeno la possibilità di controbattere in maniera ‘plateale’ visto che, prontamente, il Presidente Parente ha spento i microfoni, annuncia che: “Ho da poco parlato con Bonavitacola, Benevento per quanto riguarda l’acqua farà ambito a sé, si tratta dunque di una grandissima opportunità”.
Queste le dichiarazioni del Sindaco Clemente Mastella a margine dell Consiglio Comunale: “Non potevamo fare diversamente da questo, è l’Eic titolata a fare la gara, noi potevamo solo affidare il servizio a qualche altro gestore per 6-7 mesi – spiega il Sindaco Clemente Mastella a margine del Consiglio Comunale – ma diventava una cosa complicata anche per via della siccità, di difficoltà e dove bisogna tentare anche di recuperare i soldi del PNRR per evitare la perdita secca delle condotte del 60%. Recuperare quest’acqua che perdiamo significa erogare un servizio efficiente e quindi una cosa importante. Chi parla di acqua pubblica – aggiunge Mastella – non sa di cosa parla, abbiamo due esempi in Campania: Alto Calore che per 200 milioni e l’ABC a Napoli che per molti anni non ha portato nemmeno la contabilità di 6 anni di bilanci. Ieri il Comune di Napoli ha detto basta, con 110 milioni di debiti non riusciamo a tirare avanti. Figuriamoci se io faccio una cosa del genere, almeno oggi credo che Gesesa sia in parità di bilancio e quindi non porta i cittadini beneventani a pagare un prezzo più alto. Io ho garantito questo e andiamo avanti in maniera seria e responsabile“, conclude il Sindaco Clemente Mastella.
Presenti al Consiglio Comunale, come già anticipato all’inizio dell’articolo, è stato il Comitato Abc, con la presenza anche di Padre Alex Zanotelli che rivolgendosi ai Consiglieri dice: “Gestite voi l’acqua, non alimentate giochini dei vari Gesesa e Alto Calore. E’ fondamentale che l’acqua rimanga in mani pubbliche“. Più dura e plateale (vedi il video) è stato il dissenso del resto del Comitato Abc. “Oggi è un giorno triste per la città di Benevento – dichiara Giovanni Seneca – ma per tutto il Sannio, perché il Comune ha deciso di portare avanti una battaglia ideologica, cioè quella che il mercato possa essere la soluzione per la gestione pubblica dell’acqua, e la prova ce la danno il fatto che ci sono 12 depuratori sotto sequestro, mancato allaccio delle contrade, acqua attinta dai pozzi contaminati. Cosa doveva succedere più per revocare la concessione? Invece qui si pensa bene di prorogarla“.
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