Un ponte che arrivi a Roma e che unisca l’area metropolitana alle zone più marginali del nostro Paese: da Benevento si alza la voce dell’arcivescovo Felice Accrocca che nella giornata di ieri, all’apertura del terzo Forum delle Aree Interne, ha voluto destinare un messaggio al governo che si faccia carico delle istanze provenienti dai borghi e dalle piccole comunità sempre più impoverite dalla crisi e dallo spopolamento. Significativa, anche per Sua Eccellenza, la presenza di due ministri quali Enrico Giovannini, alle Infrastrutture, e Mara Carfagna per il Sud e la Coesione Territoriale.
Mattinata di lavori al Centro La Pace per la seconda giornata del forum che ha riunito istituzioni religiose, civili e militari oltre ad alcuni amministratori e diverse rappresentanze politiche. Focus sugli sforzi del governo per arginare l’isolamento di quei territori che attraversano la fascia appenninica, a partire da uno dei grandi vulnus ossia la qualità dei collegamenti e delle infrastrutture. “Non vi sono solo i fondi Pnrr, ma anche i fondi della legge di bilancio e quelli della perequazione infrastrutturale” ha affermato alla stampa Giovannini. “Ormai i progetti sono stati identificati, la Corte dei Conti ha registrato la delibera del comitato interministeriale per 4,6 miliardi di euro di cui l’84% al Mezzogiorno. Ci sono grandi opportunità ma non basta perché in questo momento sono le Regioni a dover programmare gli ulteriori fondi europei 21-27 in modo sinergico”. E sui concorsi: “C’è una forte domanda per posti al sud e chi li vince non vuole andare nel resto d’Italia. Non è un allarme ma faccio bensì notare che ciò rende molto competitiva la ricerca di alcune professionalità come gli ingegneri”.
Per quanto riguarda i tempi e la programmazione Pnrr, “c’è un problema di risorse per questo l’Anci insieme a Invitalia e Cassa Depositi e Prestiti ha avviato un’assistenza tecnica. Non stiamo lasciando sole le amministrazioni locali, bisogna affrontare in modo pragmatico i problemi laddove si pongono potenziando e usando strutture di assistenza tecnica immaginate per quei Comuni in difficoltà”. Infine in tema di sviluppo del Mezzogiorno attraverso gli assi ferroviari e stradali “tutto passa tramite l’alta velocità e le ferrovie regionali con il rinnovo e il potenziamento del trasporto pubblico locale. L’importante in questo momento è che le comunità riflettano sull’utilizzo di queste nuove infrastrutture per lo sviluppo del territorio. Non sono le infrastrutture che da sole fanno la trasformazione dei territori, spetta piuttosto alle comunità realizzarla”.
Dopodiché è stato il turno di Mara Carfagna che si è concentrata sulle misure adottate dal suo Dicastero in favore della popolazione meridionale: “Le aree interne rappresentano il cuore della nostra strategia di sviluppo a favore della coesione territoriale. Per troppi anni il nostro Paese ha visto innalzarsi un muro di disuguaglianza non soltanto tra nord e sud, ma anche tra aree interne e metropolitane. Le aree interne possono godere di finanziamenti importanti a valere sulla programmazione 14-20, in una logica di continuità abbiamo stanziato ulteriori fondi nella prossima programmazione anche nel Pnrr. Penso ai 300milioni inseriti nel fondo complementare per la messa in sicurezza e la manutenzione della rete viaria ma anche i 100milioni per il potenziamento delle farmacie rurali dei centri con popolazione al di sotto dei 3mila abitanti e ancora, i 500milioni di euro per il potenziamento e il rafforzamento dei servizi sociali. C’è un’assistenza tecnica costante a favore dei comuni delle aree interne, abbiamo anche sottoscritto tutti gli accordi di programma quadro, alcuni dei quali fermi dal 2017. Abbiamo sbloccato quindi 350milioni di euro di risorse che saranno fondamentali per rafforzare la qualità e la quantità dei servizi”.
Un passaggio sul Contratto Istituzionale di Sviluppo in dirittura d’arrivo con una lettera inoltrata ai governi centrale e regionale, “uno strumento – ritiene la Carfagna – che stiamo utilizzando molto bene e sul quale abbiamo scommesso tantissimo negli ultimi tempi. Siamo sempre disponibili ad accogliere positivamente le richieste dei territori”. E a tal proposito arriva l’istanza dei sindaci fortorini al fine di entrare a far parte della Strategia nazionale per le aree interne, un sostegno in più per tutte le comunità nord-est della provincia: “Siamo pronti ad ascoltarli e a valutare favorevolmente le loro richieste”. Passaggio finale dedicato anche al sindaco Clemente Mastella assente al Centro La Pace mentre la consorte, la senatrice Sandra Lonardo, era seduta in prima fila e ha accolto con un abbraccio la ministra che a Telese, successivamente, ha incontrato dirigenti e iscritti a Forza Italia oltre agli amministratori. “Sono due incontri diversi quindi non parlerei di divisione ma di momenti di aggregazione. So che il sindaco non sta benissimo, rispettiamo la privacy familiare e ho sempre avuto ottimi rapporti con entrambi” ha chiosato.






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