“Vogliamo essere vicini ai territori per creare occasioni di sviluppo ed è questa la missione che ci siamo dati quando diciamo di voler essere casa dei saperi e officina di futuro”: così il rettore dell’Università del Sannio Gerardo Canfora dal palco di piazza Roma nell’emozionante appuntamento del Graduation Day, che ha accolto e abbracciato anche quest’anno nel centro storico cittadino 700 neo-laureati dei tre dipartimenti dell’ateneo sannita.
Prima della cerimonia gli studenti sono stati chiamati a ritirare le pergamene a Palazzo De Simone e al complesso Sant’Agostino per poi radunarsi tutti a piazzetta Vari e da lì sfilare fino a piazza Roma attraverso palazzo Bosco Lucarelli con addosso le toghe e in testa il tocco, lanciato in aria in chiusura come da tradizione americana oramai consolidatasi anche dalle nostre parti. “Il cambiamento nasce sempre da un sogno ma si nutre di competenza, costanza, professionalità e consapevolezza” il messaggio del rettore ai ragazzi. “Viviamo in un periodo di cambiamenti storici mai così rapidi, ma sono anche tempi eccitanti per chi ha voglia di mettersi in gioco e di lasciare la comfort zone della routine”. Dopodiché protagonisti proprio i ragazzi, con il discorso della dottoressa Giovanna Pallotta, laureata con lode più giovane, e il nuovo spot dell’università con protagonista un ospite speciale, l’attore Alberto Rossi – il Michele Saviani di ‘Un posto al sole’ – che ha invitato gli studenti a salire sul palco e a dar vita alla sigla Unisannio, una lettera ciascuno. Infine, prima del classico lancio del tocco, consegnati gli attestati al personale docente e tecnico amministrativo in quiescenza.
“Una giornata di festa per i nostri ragazzi che festeggiano con le loro famiglie e una città intera che si stringe alla sua università in questo momento bellissimo” ha commentato a margine Gerardo Canfora lodando i suoi studenti. “Hanno costruito insieme a noi un percorso di crescita, sono loro il nostro premio. L’università ha raggiunto risultati importanti in vari campi, come nella ricerca ad esempio, lavorando su tre fronti: competenze, saperi e saper fare. Diamo molta importanza alla capacità di confrontarsi con i problemi per poter crescere come persone responsabili e coscienti”. Com’è noto, il rettore non ha mai badato alle classifiche in senso assoluto, riferendosi agli ultimi dati Censis: “Siamo molto attenti ai numeri, studiamo ogni classifica e comprendiamo i singoli criteri utilizzati per provare a capire dove sono gli spazi di miglioramento. Non crediamo che le classifiche siano l’unico quadro della qualità di un ateneo ma ne facciamo tesoro. In tante classifiche abbiamo risultati eccellenti ma quando arriva uno studente che ha avuto successo nel suo percorso lavorativo e ringrazia anche l’Università del Sannio di questo, ci riempie di gioia e dà il senso reale al nostro lavoro”.
Ad aprire la serata sul palco di piazza Roma il saluto del sindaco Clemente Mastella che ha commentato entusiasta alla stampa: “E’ un modo questo per far conoscere a parenti, fidanzate e fidanzati che arrivano da fuori, la nostra città. Questo mi conforta, e fa piacere la presenza di ragazzi che entrano nel pieno dell’attività della loro vita. Facciamo loro gli auguri per il prosieguo”. Il primo cittadino si è soffermato anche sulla questione scuole: “C’è la convenzione con il Conservatorio che conserva le sue strutture mentre gli alunni della Pietà potranno andare a scuola a piazza Piano di Corte. Un bel problema lo avremo quando dovremo spostare poi i ragazzi della Torre. All’opposizione che si affanna a fare polemiche dico: se l’aveste fatto prima non avrei avuto di questi problemi, con scuole disagiate e a rischio sismico. Noi abbiamo fatto tutto il possibile”.






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