“I say I’ sto’ ccà” e ci resterà per sempre il nostro Pino
Pienone al Mulino Pacifico per il tributo a Pino Daniele, ieri sera, 4 gennaio. Un pubblico nostalgico, con il desiderio di rendere omaggio ad un grande artista, la voce partenopea della poesia in musica, ormai di adozione internazionale. Le note de “I Filarmonici”, protagoniste assolute della dolcezza e della magia che in particolare, ogni 4 gennaio recherà per sempre. E se a Napoli, la città di Pino, si è cantato in metro per ricordarlo, anche il Sannio ha voluto rendergli omaggio, non solo con la musica, ma anche attraverso la danza della Compagnia di Balletto di Benevento di Carmen Castiello, che ne ha curato le coreografie, attraverso la voce e la chitarra di Eugenio Delli Veneri ed i testi di Michelangelo Fetto ed Antonio Intorcia, portando in scena “Il mare… dentro”.
La prosa di ogni singolo testo musicato, ha lasciato che ciascun presente potesse rivivere e ripercorrere la straordinarietà del blues, del rock, del soul e perdersi in un vortice emozionale di quel Pino nazionale, l’artista che ha fatto cultura, toccandone ogni singolo aspetto, in maniera del tutto spontanea.
Un palco pieno e denso di allegorie: I Filarmonici, giovani ed eccellenti musicisti, il corpo di ballo di Carmen Castiello, la Solot ( compagnia di teatro stabile ) tutti portano in sé la chiave della cultura che si rinnova, che torna alla luce , che vuole ricominciare. Sono quel mare nuovo che ha voglia di trasmettere, di far riemergere la bellezza dell’arte che da troppo tempo giace sommersa.
Il Bello di una serata come quella di ieri, è lo stretto connubio di speranza tra la poesia di Pino Daniele e le forme d’arte che l’hanno descritta.
“Grazie soprattutto a Pino”, ha giustamente esclamato Michelangelo Fetto.