Altrabenevento: "Ignobile e volgarissima "macchina del fango" contro la consigliera Pina Pedà. Plaude l'assessora Amina Ingaldi"
Duro attacco del Presidente di Altrabenevento Gabriele Corona in risposta ad un articolo online che aveva come obiettivo l’abbandono della Pedà dall’amministrazione Mastella. Qui di seguito riportiamo la nota integrale:
“È stato pubblicato stamattina sul sito “sannio report” un articolo dal titolo “L’abbandono della dottoressa Pedà” a firma di Felice Presta che attacca con autentiche falsità la consigliera comunale e Altrabenevento. L’autore della volgarissima “macchina del fango” già attivata da tempo contro chiunque si permette di esprimere critiche a Mastella, si definisce “giornalista d’inchiesta che parla solo con carte alla mano” ed invece ha già più volte dimostrato di essere uno sciacallo pataccaro. Non si sa come, dove e quando, ha acquisito il patentino di giornalista e neppure si legge sul suo sito definito “testata giornalistica autorizzata” chi è il Direttore Responsabile.
Questa volta ha preso di mira Pina Pedà, consigliere comunale che ha lasciato la maggioranza del sindaco Mastella per contrasti sorti con l’assessora Amina Ingaldi sulla questione mensa più volte spiegati a mezzo stampa.
Come tutti ricorderanno, il primo cittadino aveva affidato alla Pedà, dietista molto conosciuta, l’incarico di controllare il servizio mensa come aveva già fatto con la passata amministrazione. Ma la professionista che per l’anno scolastico 2015-2016 aveva redatto la carta dei servizi, definiti i menù ed attivato diversi controlli insieme alla commissione mensa, con questa amministrazione non è riuscita a fare alcunché per l’incarico molto confuso ricevuto dal sindaco e soprattutto per divergenze profonde con l’assessore e il dirigente del settore.
Scrive invece Felice Presta sulla base solo di allusioni del tutto gratuite e senza riferimento ad alcun fatto né tantomeno documento, che la Pedà ha fatto la guerra alla Ingaldi perché voleva il suo posto di assessore e pretendeva anche di essere pagata come dietista da Mastella, come aveva fatto Fausto Pepe. Dovrebbe sapere, invece, il falso giornalista d’inchiesta, che il consigliere comunale non può pretendere alcun compenso professionale ed infatti la Pedà aveva accettato di effettuare i controlli gratuitamente. Ma Presta va oltre e assicura di essere in grado di provare ancora una volta con “carte alla mano”, che l’amministrazione guidata da Fausto Pepe avrebbe corrisposto alla dietista per l’anno scolastico 2015/2016 la bellezza di 14.752,56 euro. Per dimostrarlo pubblica pezzi sconnessi degli atti emessi dal Settore Servizi al Cittadino dai quali, però, emerge tutt’altro. Probabilmente confonde ed aggiunge gli importi degli “impegni di spesa” con quelli relativi alla “liquidazione della fattura” perché in realtà la Pedà ha ricevuto compensi pari a circa la metà di quelli indicati da Presta. Infine, il pataccaro accusa la Pedà di essere stata consulente di Altrabenevento contro la Ristorò mentre l’amministrazione guidata da Fausto Pepe la pagava per controllare il servizio. A parte il fatto che la dietista fu nominata molto tempo dopo lo scioglimento del rapporto tra il Comune e la Ristorò, è noto a tutti che tra noi e la dottoressa Pedà c’è stato un rapporto di confronto, a volte anche aspro, ma sempre alla luce del sole per riqualificare il servizio di mensa scolastica. È davvero gravissimo il tono e il contenuto dell’articolo di Felice Presta che è condiviso dall’assessore Amina Ingaldi la quale su facebook ha voluto esprimere senza esitazione il suo “Mi piace”. Mastella invece tace perché, evidentemente, non disdegna neppure la “macchina del fango” per cercare di far tacere non solo i suoi oppositori ma anche i consiglieri che esprimono legittimamente la delusione per il servizio mensa mai così compromesso.
Il presidente, Gabriele Corona”ltra