Il Benevento scrive un altro capitolo di storia. È 4-0 al Bari!
La festa era preannunciata sugli spalti, il pomeriggio pugliese era una meraviglia per i 1200 Sanniti al seguito del Benevento solo per aver messo piede per la prima volta al San Nicola. Indipendentemente dal risultato, bastava una prestazione all’altezza della squadra che avevamo di fronte. C’era bisogno di una prestazione da Serie A, come lo è la rosa del Bari. Il Benevento però va oltre ogni più rosea aspettativa: l’esordio al San Nicola è storico così come il risultato. Dopo 40 anni le due compagini tornano ad affrontarsi, dopo 62 anni dall’ultima vittoria in terra pugliese, il Benevento espugna Bari con un 4-0 che fa il paio con lo storico 2-0 al Verona: è tripudio giallorosso al San Nicola. Ceravolo, Buzzegoli, Ciciretti e Jakimovski: sono loro a consegnare al Benevento e ai beneventani una vittoria sognata, voluta e nemmeno troppo sperata alla vigilia. Ma il carattere, la forza e la compattezza di questo organico, come detto già tante altre volte, sono le caratteristiche che fanno del Benevento una delle più belle sorprese se non tra le squadre più forti di inizio stagione. Baroni ai microfoni di Sky e in conferenza si ritiene soddisfatto della prestazione offerta dai suoi ma vuole mantenere ancora i piedi per terra. È fondamentale per un ambiente che vola sulle ali dell’entusiasmo e non smette di sognare dal 30 aprile. Il tecnico cambia qualcosa e inserisce dal primo minuto Pajac, regalandogli così una chance dall’inizio. Per il resto, formazione confermata alla vigilia. Sorpresa da Stellone che, invece, getta nella mischia Brienza e non Monachello. Ichazo vince il ballottaggio con Micai e Capradossi quello con Daprelà. La partita è piacevole e bella da entrambe le parti: Maniero impegna subito Cragno, che oggi compie altri miracoli. Poi sul versante opposto è il Benevento, spavaldo, a provarci dalla distanza con Ciciretti. Sono gli ospiti a fare la partita mentre i galletti giocano sulle ripartenze. Pajac innesca bene Ciciretti che mira il sette, Ichazo si supera. Azione analoga che parte sempre da Pajac, sotto porta Melara non centra il bersaglio spedendo il pallone sopra la traversa. Il Bari recrimina per un rigore di Venuti su Furlan e successivamente Maniero in girata su assist di Brienza tira sul palo. Brividi per Cragno, imbattuto, ma la partita resta ancora aperta. Sale il Bari, il Benevento si difende con ordine. La prima frazione finisce 0-0, è nella ripresa che il match s’infiamma ulteriormente. Il Benevento parte forte e ha un certo predominio in campo, Bari che cerca di sfruttare le corsie esterne. Baroni richiama in panchina Pajac e inserisce Cissé. Il Bari guadagna dei buoni corner che non riesce a sfruttare, Brienza da buona posizione tira su Cragno. Poi l’occasione più ghiotta della ripresa per i padroni di casa con Maniero (corteggiato a lungo dal Benevento in estate) che si presenta a tu per tu con Cragno e si lascia ipnotizzare dal portierone della Nazionale under 21: rasoterra neutralizzato. Gol mangiato, gol subito: questa è la regola del calcio. Ceravolo s’incunea in area su un rimpallo e in uscita Ichazo lo travolge: rigore per il Benevento. Lo stesso Ceravolo si presenta sul dischetto e segna la prima rete in giallorosso. È 1-0 al 60′. Stellone cambia: esce Ivan, entra De Luca. Bari a trazione anteriore ma è il Benevento ancora a colpire: ampi spazi per i giallorossi regalati dai galletti, Cissé serve Buzzegoli che con un piattone batte Ichazo. Seconda rete consecutiva per lui e delirio Benevento. Nel frattempo uscito Brienza ed entrato Martinho, poi Fedato al posto di Furlan per il tutto e per tutto. Miracolo di Cragno su Martinho, il Bari meriterebbe almeno un gol. Si susseguono veloci capovolgimenti di fronte e su uno di questi ancora Cissé in veste di rifinitore serve Ciciretti che segna il gol più bello della giornata: controllo e tiro a giro, 3-0 Benevento e terza rete per lui. Prima della rete, Jakimovski entra al posto di Ceravolo. Poi sul finire lo stesso Jakimovski, imbeccato benissimo da Ciciretti, mette a segno il gol dell’ex: doppio passo di Dragon Ball che manda all’aria la difesa di casa e tap-in vincente a porta vuota per il macedone. 4-0 finale che manda in visibilio il settore ospiti. Il Benevento accorcia sul Cittadella sconfitto in casa 3-0 dal Brescia, e si porta a quota 11 (12 effettivi) insieme all’altra neopromossa Pisa dal cuore d’oro: 2-1 all’Ascoli. Domani Verona-Frosinone, scontro che interessa da vicino i ragazzi di Baroni che, del resto, non dovrebbero guardare troppo la classifica, proprio come il popolo beneventano che non riesce a rinunciare a questa irresistibile tentazione. La storia anche oggi è stata scritta: la matricola terribile ha mietuto un’altra vittima di lusso!
Le pagelle di Bari-Benevento:
Cragno 8: il futuro di questo portiere se non sarà di successo, non so come finirà. Ha di sicuro un ottimo avvenire e anche oggi l’ha dimostrato, alzando la saracinesca. Dopo aver conquistato il titolo di parata della giornata nella 4^ e 5^ giornata, si candida anche oggi col paratone su Maniero. Eccezionale l’Uomo Cragno!
Venuti 7,5: va in difficoltà su Furlan e rischia di regalare anche un rigore che per i biancorossi è plateale, per l’arbitro sul pallone. Il buon Lorenzo però giostra bene la situazione e anche se consente qualche giocata al suo avversario, nel complesso attutisce il colpo e rende invulnerabile il suo reparto. Prestazione da lodare anche oggi.
Padella 7,5: buon compleanno Padellone, lo festeggi nel migliore dei modi! Difficilissimo fermare Brienza e Maniero, col primo che rientra molto sulla trequarti alla ricerca del pallone e si muove tantissimo. Ma la retroguardia è di ferro, lo sappiamo. Tanti meriti a lui.
Lucioni 7,5: quanta difficoltà nell’affrontare Maniero! Meglio averlo come compagno di squadra. Il più pericoloso per i galletti rende arduo il compito del capitano che delle volte si fa sovrastare dal centravanti. Ma in fin dei conti mantiene l’ordine nel reparto arretrato e se Maniero non segna, meglio così.
Lopez 7,5: anche la sua prestazione è alla pari di tutto il pacchetto arretrato: fa sempre il suo sporco compito e su quella fascia ci sono, ci sono state e ci saranno grane per tutti. Si becca di nuovo un giallo. Di prassi ormai.
Buzzegoli 7,5: nel primo tempo non riesce a gestire bene la manovra. Sbaglia molti servizi ed è spesso impreciso, un po’ come contro la Pro Vercelli. È nel secondo tempo che Daniele si sveglia sempre, insacca il 2-0 e a centrocampo comanda lui. Va a tempi alternati ma alla fine si conferma sempre tra i migliori a fine gara.
Chibsah 8: conferma la buona prestazione offerta a Latina sfoderandone un’altra di livello superiore, insieme a quella concessa contro il Verona. Recupera palloni puliti, non fa mai male e si propone davvero molto in avanti orchestrando bene le ripartenze, cosa che non è proprio il suo forte. Ma oggi è stato superlativo, tra i migliori in assoluto.
Melara 7,5: torna e fa il suo compito ad hoc. Peter Pan mette davvero in difficoltà la difesa di casa, serve ottimi palloni a Ceravolo e scambia a memoria con quest’ultimo e Ciciretti. Copre bene in fase difensiva, impeccabile. (dall’88’ Del Pinto sv).
Ciciretti 8: ottima gara, prova molto il tiro dalla distanza senza troppa fortuna. Ichazo è super. Però sul 3-0 non può nulla. Menzione di merito per il doppio passo ad ubriacare la difesa biancorossa e assist per il gol di Jakimovski. Agganci al volo spettacolari, controllo palla fine e vellutato. Sembra un ballerino di danza classica. Sempre tra i migliori.
Pajac 6,5: lo possiamo giudicare soltanto per il primo tempo disputato, quando il punteggio era di 0-0. Deve entrare ancora negli schemi di Baroni ma non ha sfigurato anzi ha fatto vedere ottimi spunti. Un maggiore dialogo e una maggiore confidenza coi compagni fanno ben sperare (dal 52′ Cissé 7: impatta bene la gara, finalmente! Due assist per lui che valgono due gol, stranamente in veste di rifinitore. Riscatta alla grande la brutta prestazione di martedì, le ripartenze si finalizzano tutte dai suoi piedi. È tornato Karamoko!).
Ceravolo 7,5: torna l’Animale che dà un senso all’attacco della Strega: solite sportellate coi difensori, solito ruggito lì davanti, ad allungare la squadra e a cercare sempre la profondità. Ci crede sempre, dannatamente su ogni pallone e li rende vivi anche quando sono ingiocabili. Scambia coi compagni a supporto, delle volte non li trova, e alla fine si guadagna il rigore cercando il pallone credendoci fino in fondo: rigore guadagnato e realizzato. Grande! (dal 77′ Jakimovski 7: sufficienza piena per lui solo per il gol allo scadere che porta sullo 0-4 il finale al San Nicola, stadio in cui ha giocato col Bari l’anno scorso. La beffa finale per i pugliesi).