
La Campania, e dunque anche il Sannio, tornano in zona arancione a partire da questa domenica: lo ha stabilito il ministro Roberto Speranza nell’ordinanza in cui si dispone il passaggio nella fascia superiore di rischio anche di Molise ed Emilia Romagna.
Ciò dovuto a un aumento costante dei casi in regione, il più alto a livello nazionale nell’ultima settimana, che va ad aggiungersi all’allarme per la crescita dei contagi dettati dalla variante inglese che tenderà a diventare predominante in Italia. I dati degli ultimi giorni hanno pre-configurato un incremento di positivi che in rapporto ai tamponi esaminati in media percentuale si attesta intorno all’8% ma dal monitoraggio dell’Iss è stato evidenziato come l’indice Rt della Campania è risalito sopra l’1, attestandosi a 1,16 (in un intervallo tra 1,07 e 1,25). Basta soltanto l’incremento oltre la soglia dell’1 del fattore di replicazione del virus per determinare il passaggio a un’elevata fascia di rischio. Ma ciò cosa determina in termini di chiusure e restrizioni?
SPOSTAMENTI
E’ consentito muoversi soltanto all’interno del proprio Comune di residenza mentre per spostarsi al di fuori ci sarà bisogno dell’autocertificazione e per determinati motivi di lavoro, salute e urgenza. Spostamenti non consentiti dalle 22 alle 5, orario in cui vige il coprifuoco, se non soltanto per i motivi già citati e sempre con autocertificazione. Nel territorio comunale consentite visite a parenti e amici, soltanto una volta al giorno e massimo in due persone (eccetto i minori di 14 anni e i disabili). Prorogato lo stop agli spostamenti per altre regioni fino al 25 febbraio, se non per i motivi di necessità da dichiarare, mentre chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti può spostarsi entro i 30 chilometri dal confine dello stesso e quindi anche in un’altra Regione o Provincia autonoma, con il divieto però di raggiungere i capoluoghi di provincia. Si potrà fare sempre rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione, anche per le seconde case fuori regione o provincia autonoma ma a patto che a spostarsi sia il solo nucleo familiare. E’ raccomandato di evitare spostamenti non necessari.
BAR, RISTORANTI E NEGOZI
Bar e ristoranti, aperti fino alle 22, possono soltanto effettuare consegne a domicilio e servizio d’asporto, anche se quest’ultimo fino alle ore 18 per quanto concerne solo i bar. Non è consentita la sosta e il consumo dei prodotti dinanzi le attività, dunque vietata qualsiasi forma di assembramento e permanenza esclusivamente consentita per il tempo necessario dell’acquisto. Negozi al dettaglio aperti fino alle 21, mentre i centri commerciali possono restare aperti dal lunedì al venerdì e chiudere invece nei weekend, nei festivi e prefestivi, fatta eccezione per le attività essenziali al loro interno. Aperti anche parrucchieri e centri estetici.
SCUOLE E TRASPORTI
Previsto per le scuole superiori il ritorno alla didattica a distanza a eccezione degli studenti con disabilità e per attività laboratoriali. In presenza infanzia, elementari e medie. Chiuse in base a propria scelta le università a eccezione di alcune attività per le matricole e per i laboratori. Ridotto fino al 50% il trasporto pubblico, salvo però quello scolastico. (N.B. A decorrere dal 18 gennaio 2021, le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione didattica in modo che almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza, fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni. La rimanente parte dell’attività si svolgerà a distanza).
SPORT, CULTURA E SVAGO
E’ consentita l’attività sportiva purché svolta nel proprio Comune di residenza e all’aperto. Chiuse invece piscine e palestre, così come cinema, musei e teatri oltre a sale giochi, scommesse e slot, compreso nei bar.