Inquinamento e riscaldamento, la nuova legislazione sui Condomini
Nuova rubrica per i lettori di Sannionews24 dedicata alle novità legislative, fiscali e assicurative che interessano da vicino i cittadini. La casa, il condominio, il risparmio energetico, l’assicurazione, le tasse.
Il primo appuntamento con gli esperti del settore riguarda l’inquinamento, l’eccessivo uso dei riscaldamenti e i cambiamenti legislativi che interessano proprio la materia degli impianti termici condominiali.
A partire dal prossimo inverno, le spese per il riscaldamento nei Condomini provvisti di caldaia centralizzata non saranno più suddivise in base alle tabelle millesimali di riscaldamento, ma in base al reale consumo delle singole unità immobiliari.
Questo perché, nell’ottica della riduzione dell’inquinamento ambientale, l’ U.E. ha disposto una serie di misure volte ad ottenere un sensibile risparmio energetico tra il 2014 e il 2020, ed in particolare con la direttiva 2012/27/UE, ha imposto agli Stati membri di fissare un obiettivo nazionale indicativo di efficienza energetica che prevede l’ottenimento di una riduzione di impiego di energia primaria del 20%, entro, appunto, il 31 Dicembre 2020.
Da qui nasce la necessità di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 nell’atmosfera, attraverso la termoregolazione del calore e la suddivisone delle spese in base all’effettivo consumo.
Per fare ciò sarà necessario installare su tutti i corpi radianti (come i termosifoni) una valvola termostatica che permette di regolare la potenza del calorifero in base alle necessità del e alla temperatura desiderata dal singolo condomino. La valvola termostatica blocca il flusso di calore nel momento in cui l’ambiente raggiunge la temperatura programmata.
Con questo meccanismo si diminuisce la quantità di acqua in circolazione nell’impianto, e diminuisce l’attività della caldaia ottenendo, in tal modo, il risparmio energetico.
Per poter eseguire la contabilizzazione del calore è necessario installare su tutti i corpi radianti un ripartitore o contatore di calore elettronico che consente di rilevare il consumo di ogni termosifone. I ripartitori hanno al loro interno una radio trasmittente che ne permette la lettura dall’ esterno dell’unità immobiliare.
E’ l’assemblea di condominio a decidere con il benestare della maggioranza quale tra i preventivi fatti pervenire dalle ditte installatrici risulta essere più consono in base al rapporto qualità prezzo.
In un primo momento, il Governo, con il Decreto Legislativo del 4 Luglio 2014 aveva fissato al 31 Dicembre 2016 il termine ultimo per i Condomini per ottemperare a tale obbligo di legge, salvo poi, con il “Milleproroghe 2017”, posticipare tale scadenza al 31 Giugno di quest’anno.
Le sanzioni, per i Condomini che non avranno installato tali sistemi, andranno da un minimo di 500,00 ad un massimo di 2.500,00 euro per ogni unità immobiliare.