Je suis Chocolat, letture da gustare
Un’antologia di racconti, una nuova proposta di lettura che vede protagonisti palato e letteratura. Edito da 2000diciassette, il testo è stato presentato al Castello di Limatola in occasione di “Castello Fondente”. Maria Pia Selvaggio, direttore editoriale, ha spiegato meglio l’idea “gustosa”.
Narrativa e gusto, spesso le parole incontrano e sposano il cibo. Da cosa è nata l’idea?
“Lo stimolo iniziale è stato dettato dalla presenza sul territorio di una kermesse sul cioccolato, appunto ‘Castello Fondente’ di Limatola. La circostanza ci ha incuriositi e spronati a considerare di riproporre un binomio consolidato nei secoli tra letteratura e piacere del palato, il cioccolato infatti ha solleticato palati letterari come quelli di Goldoni e D’Annunzio, che hanno riservato alcune loro opere alla celebrazione di questa bevanda. È nato così un partenariato con il Castello di Limatola e da qui ‘Densi…O di Cioccolato’, la selezione letteraria da cui ha preso forma e sostanza ‘Je suis Chocolat’”.
“Je suis Chocolat” un’antologia più al gusto di cioccolato fondente o al latte?
“Abbiamo cercato di trovare un equilibrio nel mescolare sapientemente le varie sfumature del cioccolato. I nostri autori hanno colto appieno i vari gusti legati al piacere procurato dal cibo degli Dei. I lettori troveranno e gusteranno racconti alla cioccolata fondente, al latte, alle nocciole, alla cioccolata bianca. Le varie tipologie infatti, sono state tutte esaminate nelle varie sfaccettature, senza tralasciare il sorseggio della cioccolata calda. La finalità dell’antologia era quella di condensare racconti ‘densi o di cioccolato’, alcuni autori quindi, hanno usato come appendice il cioccolato, ma hanno costruito delle storie dense, realistiche, genuine, tutte formidabili”.
Ciascuna storia ha un filo conduttore?
“Il file-rouge che unisce i 23 racconti è sempre il cioccolato, nella storia, come fonte di piacere, come rimedio alla tristezza, come panacea alla stanchezza ma a che come fonte storica”.
“Je suis Chocolat” è una lettura consigliata perché…
“Ne consigliamo la lettura prima di tutto perché l’antologia è nata da Edizioni 2000diciassette, la seconda creatura collettiva edita dalla nostra casa editrice, poi perché è un tuffo nella letteratura cosmopolita. Vi sono autori sanniti, nazionali e internazionali, che vogliono, in maniera se vogliamo, anche provocatoria, proporre una sorta di polivocalità, che parte da un filo conduttore e si irradia in un abbraccio comune e in un piacere comune. A onor del vero, va detto che i nostri autori sono stati coraggiosi, perché anche in poco tempo hanno costruito racconti che, nella loro polivocalità appunto, convergono comunque in una sola direzione, esplodendo in uno stesso fine. Le narrazioni sono veloci, leggere e intense, affinché il lettore non si appesantisca ma nello stesso tempo si arricchisca. I personaggi sono poliedrici, si va da quello più riflessivo a quello più leggero, e poi ci sono incroci erotici, storie tristi, storie ironiche, che si snodano in vari generi”.