La Pro Vercelli "strega" il Benevento: è 1-1
Secondo pareggio consecutivo per il Benevento che viene fermato sull’1-1 dalla Pro Vercelli. Nel primo turno infrasettimanale della stagione, al Vigorito va in scena un match difficile e che per colpa di un rigore discusso, si complica fino alla magia di Buzzegoli. Nel mezzo, uno splendido gol di Lucioni annullato per un fuorigioco millimetrico. Arbitro che lascia molto a desiderare in diverse occasioni, ospiti tardivi nel riprendere il gioco e abili tuffatori in occasione dei contatti con gli avversari giallorossi. C’è da dire che il Benevento visto nel primo tempo non è di certo quello gustato finora e lascia alquanto a desiderare. Squadra lunga, sconnessa e imprecisa. Baroni opta per il 4-4-2 e lancia dal primo minuto Puscas (a mezzo servizio per l’operazione al mignolo), ancora bloccato mentalmente, insieme a Cissé, fuori forma. Si ferma anche De Falco che doveva affiancare Del Pinto, al suo posto Buzzegoli che salta il turnover (per fortuna…). Difesa confermatissima ma squadra rimaneggiata e senza spunti. All’avvio ci pensa subito Ciciretti ad impensierire Provedel con un bel tiro a rientrare da fuori area. Poi è Cissé che ci prova con una rasoterra strozzato che finisce sul fondo. La Pro, venuta a Benevento affamata di punti, si posiziona bene e chiude gli spazi, senza lasciare spazio alle manovre sannite. È Vajushi il più pericoloso sulla fascia presidiata da Venuti, mentre La Mantia cerca di sfondare come può. Benevento attendista, che si abbassa troppo quando subisce le offensive ospiti (cosa su cui bisogna lavorarci parecchio), Pro Vercelli che guadagna campo e ne approfitta per perdere tempo, lo 0-0 va bene e stacca la spina del gioco beneventano. Poi l’episodio che infiamma la gara: al 34′ corner dei piemontesi, Lucioni stacca su La Mantia (che commette un’irregolarità sul capitano giallorosso) toccando il pallone con la mano. Per l’arbitro è calcio di rigore netto e sul dischetto lo stesso La Mantia insacca. La Pro si trova in vantaggio senza nemmeno sapere come. La reazione arriva sul piede di Lopez che con un siluro dalla distanza impegna Provedel che si rifugia in angolo. In chiusura del primo tempo è Vajushi con un tiro da fuori ad impegnare invece Cragno, che si ripeterà nella ripresa in ben due occasioni. Benevento che davanti agli 8.000 del Vigorito sembra disorientato e disordinato, non incide e si fa imprigionare dalla difesa ospite, in dieci nella propria metà campo. Nel secondo tempo esce Jakimovski per Pajac, l’unico cambio effettuato da Baroni, mentre Migliaccio, vice di Longo squalificato, inserisce Mussmann, Emmanuello ed Ebagua, rispettivamente al posto di Sprocati, Palazzi e La Mantia. Benevento più spavaldo, Ciciretti troppo isolato nella prima frazione e ben arginato dai piemontesi, mette in mezzo un bel pallone che la difesa ospite deve liberare in angolo. La pressione è troppa, la Pro non attacca più, tutti in difesa: arriva lo straordinario gol di Lucioni, pescato in fuorigioco dall’assistente di Marini. Però Marini, successivamente, non può annullare la splendida rete di Buzzegoli che, al limite dell’area, salta un uomo e col sinistro impatta la rete, a Provedel finalmente battuto (protagonista ad ogni rinvio). Il Benevento allora ci crede, vuole i tre punti, ma è la Pro a sfiorare nuovamente il vantaggio, prima su un tiro da fuori disinnescato da Cragno, poi su angolo, in una mischia furibonda dove il portierone si erge a protagonista assoluto. Nel finale arrembaggio sterile del Benevento, Ciciretti ci prova con un sinistro sopra la traversa, Pajac con un rasoterra mette in mezzo dove Provedel non agguanta in uscita, nessuno però a toccare il pallone sulla ribattuta. Finale concitato, il Vigorito incita gli undici in campo, due falli da rigore in area piemontese meritano di essere rivisti, ma per l’arbitro è tutto regolare. Finisce così, col Benevento che continua a non perdere e detiene ancora il record italiano di imbattibilità nel 2016. Per la Pro un punto che fa morale. Sugli altri campi, la sorpresona Cittadella espugna anche il Partenio e fa 5 su 5: 1-0. Il Verona corsaro a Ferrara per 3-1, a reti bianche Frosinone-Pisa e Ternana-Bari. Prossimo avversario al San Nicola proprio i pugliesi, nel big match della 6^ giornata in programma sabato: si punta al recupero di Melara e Ceravolo, con 800 biglietti già venduti per una delle trasferte più sentite di questa stagione per i sanniti.
Le pagelle:
Cragno 7: strepitoso come al solito, impeccabile su qualsiasi pallone. Salva il Benevento in più occasioni. E pensare che ha subito di meno contro squadre più blasonate.
Venuti 6,5: difficile da arginare Vajushi che in percussione è stratosferico. Lui però ci mette la solita furbizia e di mestiere prende le misure a gara in corso. Non si propone troppo in avanti e non dà soluzioni sulla corsia a Ciciretti.
Padella 7: ma che campionato sta giocando?! Un’altra prestazione degna di nota, non lascia campo agli avanti della Pro e guardingo difende la propria area come fatto da inizio stagione. Fenomenale.
Lucioni 7: il fallo da rigore e il giallo non intaccano la sua prestazione, condita da un gol stupendo annullato per un fuorigioco millimetrico. Sfortunato in quell’occasione, così come in occasione del rigore, si dà sempre da fare, senza arrendersi mai. Il nostro capitano!
Lopez 7: in grande spolvero, mette in mostra una condizione eccellente. Pecca talvolta d’imprecisione ma è sempre lui a far ripartire le azioni, a suonare la carica quando i compagni non ne hanno. Non abbassa mai la testa.
Del Pinto 6: disorientato, un po’ impacciato. Non commette errori ma fa lo stretto indispensabile. Un centrocampo vuoto per quasi tutto il match, segno che non ha tenuto bene la posizione. La sufficienza però se la guadagna.
Buzzegoli 6,5: nel primo tempo impreciso e spento, nel secondo si ricorda che ha un piede magico e lo dimostra a tutti. Grande Daniele, doveva partire dalla panchina ma si sta confermando un titolare inamovibile. Tra lui e De Falco (infortunato) è battaglia vera per un posto da titolare.
Ciciretti 6: ci prova solo dalla distanza in due occasioni, per il resto nella prima frazione lo si vede troppo fuori dal gioco, spento e senza l’estro che lo contraddistingue. Nella ripresa cerca di salire in cattedra e di creare scompiglio nella difesa di ferro della Pro. Si apprezza sempre la buona volontà.
Jakimovski 5,5: un po’ in calo rispetto a Latina, non si trova bene stavolta con Lopez. Fa delle cose buone, viene chiamato spesso in causa ma paga dazio per gli errori in impostazione dei compagni (dal 55′ Pajac 5,5: vuole ripetere l’exploit del Francioni ma stavolta non ha fortuna. Il croato impatta contro la difesa ospite e in certe occasioni manca il controllo e l’aggancio al pallone).
Cissé 4,5: l’unico tiro da lui effettuato finisce sul fondo, troppo strozzato. Poi manca di gamba e di convinzione, non si fa trovare pronto in area, non è rapace come nella scorsa stagione, marca a vuoto, sbaglia i passaggi e manca l’aggancio, si rifiuta anche di saltare per colpire di testa. È questo il Cissé che ci ha portato in B?! La forma è da rivedere assolutamente.
Puscas 5: l’attacco del Benevento ieri è stato assolutamente inesistente e inefficace. Puscas, al rientro dall’infortunio, ha pagato dazio a causa del tutore che gli tiene bloccato il mignolo fratturato. Un blocco psicologico il suo, che fa il paio con la condizione fisica disastrosa di Cissé. L’unica nota positiva è come cerca di ritagliarsi lo spazio, come gioca tra le linee e lotta sui palloni in profondità.