La Strega c'è e saluta il 2016 con una vittoria: battuto il Pisa 1-0

Foto Benevento Calcio Pagina Ufficiale
Foto Benevento Calcio Pagina Ufficiale

Al giro di boa il Benevento si ritrova al terzo posto: nell’ultimo match dell’anno i giallorossi battono il Pisa 1-0 e salutano così un anno storico per l’intera città. Cissé porta la firma dell’ultima vittoria dell’anno, quel Cissé che trionfante segnava il 2-0 il 30 aprile contro il Lecce, consegnandoci di fatto la promozione in B. Nel gelo del Vigorito il Benevento cerca il riscatto dopo l’immeritata sconfitta di Frosinone: ospite il Pisa di Gattuso fortemente rimaneggiato. Non che il Benevento oggi stesse meglio, infatti nel secondo tempo si è visto un calo a dir poco evidente. Primo tempo di marca giallorossa, ripresa in cui per 20 minuti il Pisa va vicino al pari. Con questa vittoria agganciata la Spal al terzo posto, prossima avversaria degli Stregoni alla ripresa del campionato, il 21 gennaio. Un match che dirà molto per il futuro delle due squadre.

TATTICA E SCELTE
Baroni spiazza tutti e nell’incredulità totale del Vigorito, manda in campo dall’inizio Pajac, schierandosi così con un 4-4-2. Buzzegoli dal primo minuto insieme a Chibsah, poi per il resto formazione confermata, con Falco in panchina e Melara sulla corsia di sinistra. Gattuso scende in campo col 4-3-3 pronosticato alla vigilia, coi rientri di Di Tacchio e Sanseverino. L’ex Eusepi in avanti supportato sulle fasce da Peralta e Mannini. Con questo modulo il Benevento cerca di avere un proprio equilibrio, alzando il baricentro e raddoppiando sulle fasce. A centrocampo costante presenza sannita, ma i tre nerazzurri hanno spesso la meglio per la superiorità numerica in quella zona del campo. Tante le verticalizzazioni, Ceravolo sempre unico terminale offensivo ma i pericoli arrivano dalla mina vagante Cissé che a rimorchio stasera è stato esplosivo. Nella ripresa con l’uscita di Melara e l’ingresso di Del Pinto, Baroni rinforza il centrocampo in evidente affanno. 4-3-3 con Falco che prende il posto di Pajac e agisce sulla fascia. Gattuso inserisce Lazzari, Gatto e Cani variando dal 4-3-3 al 4-4-1-1, senza risultati. Chicca finale, con l’ingresso di Gyamfi, Baroni passa al 3-4-3, abbassando Pezzi sulla linea a tre di difesa: quel modulo tanto caro ad Auteri che ha fatto le fortune del Benevento in questo indimenticabile 2016.

LA GARA
All’11’ subito occasionissima per Cissé che raccoglie una deviazione alta di Longhi ma calcia sopra la traversa. Ancora il guineano protagonista: su corner, la palla arriva a lui che calcia di piatto ma malissimo da posizione interessante. Due minuti dopo, Momo si rifà: Venuti infila al centro un cross potente, Ujkani non trattiene e Cissé ne approfitta insaccando di testa. L’unica gioia del match firmata nuovamente da lui, dopo il gol ad Avellino. Il Benevento amministra il vantaggio, ha anche un’occasione buona per raddoppiare con un ottimo coast to coast di Pajac che alla fine si accartoccia col pallone, proprio sul più bello. A chiusura di tempo, Mannini spara alto da ottima posizione. Ripresa in mano agli ospiti, col Benevento in affanno e che si schiaccia troppo nella propria metà campo. Peralta fa ciò che vuole, tanta classe e qualità, salta l’uomo come birilli. Prima ci prova Ceravolo con una conclusione dal limite parata da Ujkani, poi risponde Mannini con una botta dalla distanza a svegliare Cragno. Proprio Peralta mette sull’attenti il portierone giallorosso con una doppia conclusione ma l’estremo difensore si supera. Pisa arrembante che va giustamente alla caccia del pareggio, Gattuso non può chiedere di più ai suoi, tra l’altro decimati. Baroni inserisce Del Pinto e Falco, col 4-3-3 il Benevento si affida alle ripartenze. Ceravolo cerca in tutti i modi la via del gol, Cissé ripiega in difesa e come un leone attacca l’area avversaria: proprio lui in area vede ribattersi il tiro dal compagno Chibsah. Poi Cragno si supera e brilla nuovamente: stacco impetuoso dell’altissimo Cani, Cragno con un balzo felino la para. È l’ultimo brivido regalato dal Pisa, il Benevento contiene e ci prova subito dopo con Venuti dal limite, palla a fil di palo. Dopo 4 minuti di recupero e col gelo sulla testa, il pubblico del Vigorito esulta: la Strega c’è e saluta l’anno con una vittoria firmata da uno dei suoi condottieri dalla Lega Pro alla Serie B.

RISULTATI E CLASSIFICA
Il Verona è campione d’inverno: battuto al Bentegodi il Cesena 3-0. Il Frosinone cade a Vercelli, sconfitto 2-0: Spal e Benevento sono sotto di 2 punti ora (Frosinone 38, Benevento e Spal 36). Due punti dietro ecco l’altra neopromossa Cittadella che batte 2-1 l’Entella. Cadono in successione Carpi e Perugia, entrambe per 2-1, rallentando la loro corsa verso i primi due posti: Novara e Salernitana escono vittoriose dai due confronti.

LE PAGELLE:
CRAGNO 7: niente da fare, ogni volta deve mettersi in mostra. Preferiamo non soffrire certi patemi, ma le sue parate al limite dell’impossibile sono uno spettacolo per gli occhi e danno tanta sicurezza.

VENUTI 6,5: ottima prova, pulito e mai banale. Mannini è un cliente difficile, fortuna vuole che non sia in condizione di far del male. Bene anche le sovrapposizioni.

CAMPORESE 6,5: svetta in area e gode di un’ottima forma fisica. Pare aver rubato il posto a Padella, si sta confermando ad alti livelli.

LUCIONI 7: la sua prova va sempre lodata. Eusepi annientato, Cani ancor più alto può rendere la serata amara. Lo Zio con calma e carisma mette tutti a tacere.

PEZZI 6,5: impossibile ascoltare le critiche di chi gli dà continuamente addosso. Abituati allo stile di Lopez su quella fascia, pare che Pezzi sia un brocco: assolutamente no. Due modi di giocare diversi, due menti diverse. In forma e in fiducia.

MELARA 6: manca qualche aggancio ma come al solito fa il suo dovere. Esce per rifiatare, va sempre in deficit. Inverte la fascia con Pajac, andando su quella che gli compete. Sufficiente (dal 64′ Del Pinto 6: con lui si passa al 4-3-3, con una chiave tattica differente. Nessuna sbavatura a centrocampo, diligente e concentrato ogni qualvolta viene chiamato in causa).

CHIBSAH 6: a Natale siamo più buoni e gli diamo la sufficienza. Non che sia regalata ma oggi lo si è visto più appannato rispetto alle ultime uscite. È pur vero che l’arbitro gli ha fischiato di tutto contro, condizionandolo.

BUZZEGOLI 7: si offusca Chibsah, sale in cattedra lui. Dato per panchinaro per via del problema al ginocchio, stringe i denti ed offre una prova di grande sostanza. Tra i migliori in campo del Benevento. Lanci precisi, ripartenze, sostegno in tutt’e due le fasi: impeccabile, sottolineando le condizioni in cui gioca (dall’81’ Gyamfi sv).

PAJAC 6: un voto di fiducia per lui, magari condizionato da qualche mugugno proveniente dagli spalti. Ha l’occasione di mettersi in mostra. Inizialmente un pesce fuor d’acqua, poi mostra tanta dedizione e voglia di fare (dal 64′ Falco 6: non eccezionale, deve pur sempre dosare le energie. Uno squillo a Ujkani, per il resto si è sacrificato per i compagni).

CISSÉ 7,5: dopo Bari, una delle migliori prove, se non la migliore, per Karamoko. Mina vagante al limite dell’area, pericoloso all’interno di essa. Peccato la poca precisione ma c’è da sottolineare lo spirito di sacrificio e l’abnegazione messa in campo: non si era mai visto Momo ripiegare in difesa e aiutare i compagni in difficoltà in questo modo. Da evidenziare qualche giocata di pregevole fattura. Il gol vittoria è soltanto l’incoronazione da migliore in campo.

CERAVOLO 6,5: aveva voglia di segnare e glielo si leggeva in faccia. Ma ha offerto tanto alla squadra anche stasera: sacrificio, lotta su ogni pallone, pressa difensori e portiere. Un leone imprescindibile per il gioco di Baroni.

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