La Strega torna alla vittoria: al Picco di La Spezia 3-1 in rimonta che scaccia via la crisi

Foto LaPresse
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Una gara sofferta, giocata con cuore e con intelligenza. Una gara che si era messa subito male ma che la squadra ha saputo riportare in vita e ribaltarla per tornare alla vittoria, una vittoria scacciacrisi. È questo il Benevento, quello che conosciamo o che almeno ci si avvicina, come sottolinea Baroni nel post-partita e a fine gara quando chiama a raccolta i suoi. Il Benevento torna a vincere e lo fa di nuovo in trasferta, a La Spezia, su un campo infuocato dove i liguri non hanno mai perso nel 2017. Il 3-1 finale è frutto di un’altalena di emozioni e di una gara giocata con carattere da entrambe le squadre, ma il Benevento è stato bravo a punire gli errori difensivi della difesa di casa. Criticato l’arbitraggio di Saia anche se i liguri hanno poco da ridire dato il gol del vantaggio di Piccolo viziato da una posizione di fuorigioco attiva di Djokovic che si trova sulla traiettoria tra Gori e il pallone, disturbando il portiere giallorosso. Fase iniziale che vede il Benevento morbido nell’approccio alla gara e uno Spezia più spigliato. Alla prima occasione subito in vantaggio, simile al copione di Perugia. Piccolo salta Pezzi ed Eramo e va a segno, poi i liguri si abbassano e piano piano il Benevento esce fuori. Ceravolo ci prova al volo, poi proteste per un rigore non concesso a Del Pinto. Il solito Ceravolo non sfrutta il contropiede 3 contro 2 e invece di servire Cissé va al tiro, sprecando un’occasione clamorosa. Ma il Benevento c’è e tiene botta a Granoche, che impegna Gori in angolo. Poi sul finire del primo tempo si sveglia Ciciretti e si procura il rigore trasformato da Ceravolo, 14° centro per lui.

1° TEMPO TATTICAMENTE DISASTROSO
È a centrocampo che il Benevento incontra le maggiori difficoltà. Baroni relega in panchina Chibsah e sceglie Buzzegoli e non Viola, ancora zero minuti per lui. Cambiati anche i terzini, con Gyamfi e Pezzi che partono titolari. Dal 1° minuto Eramo autore di una prestazione di sostanza. Il trio centrale opposto di Di Carlo però crea qualche grattacapo ai due centrali giallorossi. Del Pinto in fase d’impostazione sbaglia troppo, Buzzegoli si lascia andare a qualche svarione e deve trovare lo spazio giusto. Buoni gli inserimenti di Del Pinto chiamato spesso a inseguire e rientrare nella posizione, Buzzegoli lancia palloni nel vuoto e non trova i riferimenti giusti. Poi tutta la squadra cerca di trovare l’assetto migliore, rinfrancata dal pareggio, mentre lo Spezia si sfiducia e si fa del male da solo.

LA RIMONTA
Cissé esce, nervoso e ammonito, salterà la Ternana. Entra Melara che si rivelerà decisivo. Lo Spezia sembra impaurito, le prime fasi della ripresa sono caratterizzate da errori da ambo le parti ma la Strega sembra tenere meglio il campo, con Buzzegoli e Del Pinto che trovano le misure e gli automatismi, mentre Eramo svolge al meglio le due fasi. Nessun pericolo dei liguri e Benevento bravo a sfruttare nel momento opportuno. Ceravolo lanciato a rete trova l’uscita di Chichizola che sbaglia il rinvio, la Belva tira a porta vuota ma Ceccaroni salva. Chance ghiotta per la Strega che si rifà nei dieci minuti finali. Valentini sbaglia il rinvio regalando corner ai giallorossi. Dalla bandierina Ciciretti serve bene Melara che porta in vantaggio il Benevento. Spezia allo sbando e Ceravolo ne approfitta su una disattenzione di Ceccaroni, l’attaccante serve Ciciretti che con un sinistro sporco firma il tris e torna al gol, consentendo al Benevento di esultare per il ritorno alla vittoria. Ma non è finita perché ad un minuto dal termine c’è gloria anche per Ghigo Gori che si riscatta dopo i sei gol subiti in due gare e para il rigore a Granoche, chiudendo definitivamente i conti.

POLEMICHE SU SAIA
Un arbitro che conosciamo bene (basta cercare Benevento-Reggiana nei motori di ricerca) e una classe arbitrale, in B, che abbiamo imparato a conoscere. Oggi i giocatori spezzini sembravano alquanto nervosi, nervosismo trasmesso anche dal pubblico, particolarmente avverso contro il fischietto odierno. Ma non ce n’è motivo: al di là della condotta spesso discontinua nell’arco del match, il gol dello Spezia è irregolare (come detto sopra) ma nessun giallorosso ha protestato. Benevento che però stavolta c’ha messo cattiveria e furbizia, il mix che serve per vincere fuori casa. Mentre i padroni di casa si facevano coinvolgere dalle polemiche. Ammonito Cissé per un braccio troppo alto, poi colpisce due volte la palla con le mani senza ricevere il giallo e conseguente espulsione, tra le proteste generali. Ma il regolamento è chiaro: l’ammonizione per fallo di mano è stata abolita ed è a discrezione dell’arbitro. Baroni ha fatto bene a toglierlo, evitando guai. L’attaccante salterà la Ternana martedì. Dubbi sul contatto Del Pinto-Djokovic, episodio contro la Strega: Djokovic entra sul pallone ma Del Pinto appare in anticipo. Lo spezzino con l’altra gamba tocca il nostro Lorenzo ma per Saia è fallo del giallorosso. I due rigori, infine, sono entrambi netti. Dunque da dove proviene questo nervosismo? Cause interne alla squadra di Di Carlo e trasmesso sul campo da questi ultimi. Il Benevento ha saputo approfittarne.

RISULTATI E CLASSIFICA
Il Perugia nel finale trova la vittoria con Mustacchio e batte 1-0 il Vicenza. Avanti, sconfitta per la Spal ad Avellino e pari del Frosinone in extremis a Cesena, ne approfitta il Verona che ritrova Pazzini e vince 2-0 a Trapani. Crollo del Bari che perde a Vercelli 1-0, in chiave playoff ne approfitta solo il Cittadella che vince 2-0 a Latina. Bene anche la Salernitana che s’inserisce a sorpresa grazie alla vittoria contro il Pisa, pari per Entella e Carpi, clamoroso tonfo interno del Novara che perde 2-1 contro la Ternana di Liverani in crescita e prossimo avversario del Benevento. Obiettivo da non fallire per dare seguito a questa importante vittoria. In classifica, a quota 51 Strega e Grifoni a -9 dal Frosinone e -7 dalla coppia Verona-Spal, dietro di un punto il Cittadella mentre si distaccano di 4 punti le restanti inseguitrici.

LE PAGELLE
GORI 7: si prende la ribalta col rigore finale parato a Granoche ma non ha corso tanti pericoli.

GYAMFI 5: a corrente alternata, sbaglia e ripara, e via così per l’intero match (dal 66′ Lopez 5,5: entra con la solita foga e causa il rigore allo Spezia).

CAMPORESE 6,5: mai una defezione, Fabbrini, Granoche e Giannetti sono dei pericoli ma lui e Lucioni li annullano.

LUCIONI 6,5: ottima prova del capitano, bene ogni chiusura anche se spesso Granoche lo mette in difficoltà. Tiene botta e salva in qualche occasione.

PEZZI 6,5: oggi Enrico è piaciuto un sacco, tatticamente perfetto sia a sinistra che a destra. Si fa saltare in occasione del gol di Piccolo ma offre una prestazione ad alti livelli, sempre sollecitato e pronto.

CICIRETTI 7: si procura il rigore, serve l’assist a Melara e sigla il 3-1 finale. Si oscura durante il match per poi illuminarsi nei momenti importanti. È tornato Dragon Ball!

BUZZEGOLI 5,5: malino nel primo tempo, meglio nel secondo. Vaga solitario e non ha spunti, poi trova la quadra e si riscatta nella ripresa (dall’88’ Chibsah sv).

DEL PINTO 5,5, s’inserisce molto e ci mette la sostanza a centrocampo, nel bene e nel male. In uscita regala qualche pallone, molto più attento nella ripresa.

ERAMO 6: buona la prova di Eramo che torna titolare dopo l’esordio a Ferrara. Ruolo diverso rispetto a quella partita, fa bene le due fasi e tatticamente non sbaglia nulla.

CISSÉ 4,5: non è ancora la sua giornata. Beccato dal pubblico e stuzzicato dagli avversari, non aiuta l’attacco e non è per niente in palla. Baroni lo tira fuori per non rischiare di restare in 10 (dal 58′ Melara 7: fa il solito lavoro sulla fascia, quello al quale ci ha abituato. Ma oggi fa di più: torna al gol e completa la rimonta della Strega).

CERAVOLO 7: nel primo tempo pecca di egoismo ma diciamocela tutta, può permetterselo (anche se poteva servire Cissé…). Segna il rigore e il 3-1 porta la sua firma, va vicino al 2-1 e non si spreca mai. Imprescindibile, per lui sono 14 in campionato.

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