Era il 22 febbraio scorso quando Gianluca Lapadula aveva fatto la sua comparsa nell’elenco dei convocati per la gara infrasettimanale in programma contro il Como al ‘Vigorito’. In quell’occasione che vedeva la Strega opposta ai lariani, l’italoperuviano faceva anche il suo ritorno in campo con la maglia giallorossa: 25 minuti concessigli da Caserta, dopo aver risolto il contenzioso che per tutto il mese di gennaio lo vedeva in rotta di collisione e ai margini del club sannita. Tre giorni dopo calcava l’erbetta del ‘Curi’ di Perugia dando il cambio a Tello: 38 minuti al fianco di Forte e la Strega espugnava l’impianto umbro.
I giallorossi a cavallo tra febbraio e marzo avevano inanellato sei risultati utili consecutivi raccogliendo 14 punti e riscattando un disastroso inizio di 2022. Il reintegro del Niño delle Ande seguiva il successo strappato per i capelli a Cittadella al culmine di un periodaccio nel quale Francesco Forte era in fase di adattamento e faticava a trovare la via del gol: proprio contro il Como ruppe il digiuno con una doppietta (senza contare il gol annullato contro il Parma), inaugurando una fase assai proficua sotto porta (altre cinque marcature nelle successive sette). L’ex Venezia si era preso il Benevento e ne era diventato cardine proprio nel momento in cui Lapadula rientrava nei ranghi provando a mettere una toppa all’assenza di Moncini, alle prese con uno dei tanti problemi fisici che hanno caratterizzato la sua esperienza nel Sannio. Una volta ristabilito anche il Moncio, abbiamo assistito all’esperimento del tridentissimo, naufragato miseramente in quel di Frosinone. Trattasi dell’ultima sfida che ha visto protagonista Lapadula, dopodiché la sosta, il Perù e il problema alla caviglia (che gli è costato la trasferta di Brescia) fin troppo ingigantito: cinque apparizioni (Como, Perugia, Cremonese, Crotone e Frosinone) per un totale di 214 minuti accumulati senza mai andare a segno.
Fino alla storia dei giorni nostri: un intero mese di aprile nuovamente ai margini, sette incontri che hanno deciso il campionato del Benevento, dall’illusione della promozione diretta alla delusione per le clamorose chance sciupate. Un ottovolante di emozioni vissuto tra un interrogativo e l’altro legati all’attaccante ex Genoa e Lecce: che fine ha fatto? E’ realmente infortunato? Quando si ristabilirà? Oltreoceano, a Lima, la risposta è arrivata dagli ambienti della blanquirroja, preoccupati così come un intero popolo per le sorti del loro bambino in vista dello spareggio per accedere ai Mondiali in Qatar. “Sta bene, i motivi per cui non gioca sono altri” hanno azzardato, mentre sui social i fan peruviani hanno preso d’assalto i canali giallorossi. Fabio Caserta non ne ha voluto sapere: Lapadula non si è allenato col gruppo e non ci sono altre motivazioni per cui sia fuori (a Lignano Sabbiadoro è però volato per la trasferta di Pasquetta contro il Pordenone, salvo però risultare fuori dalla lista per la successiva gara interna contro la Ternana).
Una gestione kafkiana di un calciatore che, nonostante i capricci e le lacune caratteriali, rappresenta una bella fetta del patrimonio societario che finisce però per essere deprezzato ulteriormente in sede di mercato. La notizia è che Lapadula è tornato ad allenarsi col gruppo dopo aver preso parte al ritiro di Novarello e ad aver assistito alla disfatta dei suoi compagni in tribuna. Come a febbraio torna in auge, vuoi perché c’è nuovamente bisogno della sua cifra tecnica e vuoi perché a questo giro è Francesco Forte a dover fare i conti con un infortunio muscolare che lo terrà fuori almeno fino a metà maggio. Moncini, tolta la doppietta rifilata al già spacciato Pordenone, è risultato impalpabile contro Ternana e Monza. Una serie di fattori, non ultimo lo sfogo del presidente Vigorito, che ha messo tutti sul “chivalà”: corsi e ricorsi storici che si ripetono sotto la Dormiente, con l’intento di raddrizzare all’ultima curva una stagione segnata da numerosi alti e bassi. Uno di questi con al centro proprio Lapadula, prima trascinatore poi traditore, perdonato e punito nei crismi di un accordo bilaterale basato sulla reciproca convenienza.
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