Benevento beffato a tre minuti dal novantesimo e che riesce a farsi male nuovamente da solo. Sfuma quasi al traguardo la sesta vittoria consecutiva che stava per arrivare grazie al quinto gol in campionato di Tello siglato nella prima frazione. Strega vicinissima al raddoppio in più occasioni con Acampora (che colpisce anche un palo) e Moncini in un primo tempo ad altissimi livelli, tiene il passo per un’ora abbondante poi lascia il campo agli estensi che nelle poche sortite dalle parti di Paleari è stato spesso pungente. Migliore in campo l’estremo difensore che ha ritrovato da avversario mister Venturato, compagno di tante avventure al Cittadella. Si oppone due volte su Da Riva nei primi 45 di gioco, al terzo tentativo fa male ai giallorossi. Nel mezzo, la strepitosa parata su Colombo, prime avvisaglie di un ritorno dei padroni di casa poi letale ai sanniti. Di seguito le pagelle del Benevento.
PALEARI 7: vince per un tempo la personale sfida con Da Riva che ci prova due volte, prima chiudendogli lo specchio in area e poi mandando sul palo la conclusione dal limite, ma alla fine lo aiuta proprio il legno dove lui non può arrivare. Reattivo su Colombo, quando tutto il ‘Mazza’ gridava al gol. Sollecitato molto anche in impostazione, si becca anche il giallo per proteste, ma nulla in confronto alla delusione finale per tre punti e un clean sheet mancati.
LETIZIA 6,5: ara la fascia e dietro è impeccabile nelle chiusure. Forsennato, dà una spinta irrefrenabile fino all’ultimo frangente di gara, dando sempre superiorità sul suo versante e arrivando spesso al cross. Nell’occasione del pareggio Glik gli spara addosso.
GLIK 5,5: sulla sua prestazione pesa inevitabilmente la macchia del gol procurato. In quel caso poteva pensare a pochissime soluzioni, una di quelle da evitare era spazzare con veemenza colpendo Letizia nei paraggi. Episodio che compromette il risultato finale e la sua prova comunque di spessore in cui difficilmente si è fatto superare, soprattutto nel gioco aereo.
VOGLIACCO 6,5: è un muro per tutto l’arco del match poi scherza col destino quando la Spal s’imbottisce di nuovi innesti dalla panchina e si proietta in avanti. In una di queste circostanze stava per impacchettare un regalo a Colombo. Difficile soppesare anche le sue responsabilità in occasione del pari, certo è che tutto il pacchetto arretrato si fa trovare totalmente scoperto, lui compreso.
MASCIANGELO 6,5: si sovrappone dando sempre sbocchi alla manovra e raggiungendo spesso il fondo. Come Letizia, dà aria e fiato alla manovra, ma deve badare anche dietro a due diagonali pericolose di Colombo. Se lo perde al 70′, quando l’attaccante si sgancia e colpisce sicuro a rete, trovando un Paleari stoico.
IONITA 6: sa sempre cosa fare, preciso e senza sbavature, un riferimento per ogni soluzione. Almeno per un tempo e mezzo è così, poi sopravviene la stanchezza e la Spal ne approfitta.
CALÒ 6: a volte scavalcato dai lanci lunghi, nella prima frazione prova a dar brio al palleggio ma a tratti è stesso lui a rallentarlo. Cresce in interdizione e ricucitura nella ripresa, si avvicina anche all’area servendo prima Forte e poi tentando la conclusione.
ACAMPORA 6,5: fa tutto bene a centrocampo, serve Tello per il vantaggio e si fa trovare pronto al tiro, ma palo prima e tempismo poi non gli dicono bene. A inizio ripresa è praticamente ovunque, moltiplicato per tre, e si rende protagonista anche di un grande recupero in area. Ma l’ossigeno, anche per lui, viene inesorabilmente a mancare. Si starà mangiando le mani.
INSIGNE 6: si accentra e non dà riferimenti, gioca sulla scia della grande prestazione contro il Monza in sinergia con Letizia, ma manca il sigillo negli ultimi metri. Due tiri a giro intorno alla mezz’ora che tradiscono l’eredità del fratellone Lorenzo. Con Moncini che ha da ridire (dal 21′ st Forte 6: un solo pallone ghiotto ma azzannato senza i denti famelici dello squalo. Fa intravedere comunque la sua mole importante in attacco).
MONCINI 6: il gol lo trova, anche di pregevole fattura, ma con un piede oltre. Ne avrebbe due di chance per far male alla sua ex squadra ma non trova la mira dalla stessa maledetta mattonella. Fa un grande lavoro tra le linee che meriterebbe di essere premiato con la rete ma si sa, spesso il calcio ha poco di meritocratico. Con Forte viene spostato sulla fascia ma finisce per isolarsi (dal 36′ st Brignola sv).
TELLO 6,5: bravo a seguire l’azione sul secondo palo e a realizzare il tap in per il vantaggio, oramai un marchio di fabbrica del colombiano. Spesso gioca a ridosso di Moncini senza disdegnare la lotta in mezzo al campo. In forma.
CASERTA 5,5: conferma, dovutamente ma anche forzatamente, l’undici titolare che si è sbarazzato del Monza, chiedendo oltremodo ai titolarissimi di racimolare tutte le forze residue per il finale effettuando solo due cambi sui cinque a disposizione. Se Forte è pronto per uno spezzone, Farias no ma dietro, alle prime avvisaglie, tra Barba e Foulon c’era scelta per rimpolpare la difesa. Così come appare tardivo l’ingresso di Brignola senza considerare Sau, convalescente dal covid ma con lo stesso discorso applicabile a Moncini. Non sempre tutte le ciambelle riescono col buco: bene la prestazione, non il risultato.
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