
A sei giorni dal Natale, si accende il grande e tradizionale Albero di piazza Castello, che sovrasta un Corso Garibaldi che torna a riempirsi di beneventani alla ricerca degli ultimi acquisti. Ai vigili il compito di veicolare un traffico ritornato intenso in un giorno, il sabato, che in tempi normali ha sempre indotto le persone ad abbandonare le proprie case.
Nella Benevento che si appresta a vivere il Natale-Covid però non c’è spazio per la musica. L’accensione dell’albero tecnologico infatti è stata soltanto una formalità, nessuno spettacolo di luci né musichette natalizie, “è volutamente muto perché occorre un minimo di silenzio rispetto alle morti, alle sofferenze” ha detto il sindaco Clemente Mastella, che oggi in una lettera indirizzata a consiglieri e assessori ha richiamato alla responsabilità e all’unione: “Credo che le circostanze richiamino a un senso di maggior responsabilità, di metter da parte la politica politicante per dar risposta ai problemi della comunità”.
L’invito, reiterato, ai beneventani è di “comportarsi in maniera adeguata, il crocevia è come gestiremo le vacanze di Natale: se le gestiremo in modo adeguato allora il vaccino sarà un motivo di grande speranza; se viceversa ci lasceremo andare, allora il vaccino sarà una cosa flebile”. Inoltre sono in arrivo parenti e amici da fuori, cui il sindaco consiglia di “farsi il tampone prima e vedersi nei modi che il governo ha determinato nel decreto legge”. Con la nuova ordinanza di De Luca la regione resta arancione e dunque “in Campania non cambia nulla, ma c’è finalmente unitarietà di indirizzo per tutte le regioni italiane”.
Un passaggio, in ultimo, sulla tanto e sempre discussa riapertura delle scuole, con le mamme che hanno posto delle domande al primo cittadino: “Io apprezzo le mamme, meno le rane. Quelle gracchiano. Apprezzo tutte le mamme a prescindere da chi ha un pensiero diverso dal mio. Molto dipenderà dal Cts e da quello che diranno i dati”. Il messaggio finale per le feste è chiaro: “Stiamo attenti a non perdere la nostra umanità, bisogna essere uniti ma distanziati”.
