
“Bisogna essere in cattiva fede o non capire niente per formulare un’illazione così offensiva nei miei confronti. Diffido chiunque a ripeterla. Anche Salvini pagherà un prezzo per le sue affermazioni. Finirà in tribunale”: infuriato il sindaco Clemente Mastella che in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno questa mattina, ha ribadito che non esiste alcun legame tra il via libera del governo alla rielaborazione dello studio di fattibilità del progetto al terminal bus “in segno di gratitudine” per la chiamata a raccolta dei responsabili.
“Come è chiaramente dimostrabile, il progetto del parcheggio risale all’estate del 2016, subito dopo la mia elezione a sindaco. Era nel Piano delle periferie. Abbiamo solo dovuto effettuare una revisione. Ma il finanziamento era già stato assegnato” riferisce il sindaco sulle colonne del Corriere, additando Angelo Moretti, uno dei possibili nomi da spendere in proiezione Comunali. “Mi dispiace che chi si occupa di attività caritatevoli non pratichi la carità e scarichi su di me tutte queste cattiverie infondate”. Gli imprenditori casertani “non li conosco nemmeno. Non sono io il responsabile dell’appalto. E poi, nel caso di specie, siamo di fronte a un project financing. Chi ha vinto ha messo 2,5 milioni, lo Stato gli altri 7. Mica mi interesso di queste cose”.
Già, perché adesso l’attenzione è tutta rivolta nel radunare i “responsabili” e la fascia tricolore beneventana assicura che procede “benissimo, continuano a chiamarmi da tutta Italia. Ha visto che Renzi sta tornando sui suoi passi? Ma noi andiamo avanti. A nessuno venga in mente di averci utilizzati solo per mettere Renzi alle strette, per depotenziarlo. Ormai rivendichiamo un ruolo politico preciso”. Spiegando: “È soltanto grazie a noi che Renzi ora pensa di rincorrerci. In un mese e mezzo ho raggiunto lo stesso risultato di cui è accreditato Renzi. Pensate davvero che quando si dovrà andare a votare basterà mettere insieme Pd, Cinquestelle e Renzi per sconfiggere il centrodestra? Io penso di no, occorre altro. Occorre proprio quello che stiamo costruendo. Del resto, la storia insegna”.
Sì, quella che riconduce al 2006 e alla vittoria di Romano Prodi: “Il Professore riuscì a battere il centrodestra grazie all’Udeur. Non dimenticate che in quell’occasione, nella sola Campania, raccogliemmo la bellezza di 300 mila voti. Il nostro è un consenso prezioso. Non tentino di usarci e scaricarci perché non lo permetteremo. Rappresentiamo un’area politica determinante nel nostro Paese. E questo al di là delle vicende parlamentari in corso di svolgimento”.