
E’ un conflitto che si protrae da mesi e mesi, culminato in tempi di pandemia con la multa ricevuta da Matteo Salvini per non aver indossato la mascherina durante un incontro elettorale in via Traiano, e che proprio in questi giorni diventa incandescente con il ritorno alla ribalta della scena nazionale di Clemente Mastella, tra i promotori della truppa di ‘responsabili’ pronto a metter sù per dar manforte al governo Conte che ha perso i renziani.
Clemente e Matteo se le danno di santa ragione a suon di comunicati e post sui social, anche se la notizia rilanciata dal leader della Lega su Twitter riprendendo l’articolo scritto dall’artefice e guida di Civico22 Angelo Moretti su un presunto ok di Palazzo Chigi al finanziamento per il progetto al terminal bus nei giorni di fervore per le trattative in seno alla maggioranza, ha mandato su tutte le furie l’ex guardasigilli che ha annunciato querele a entrambi gli oppositori bollando il tutto come fake news. Ma Salvini, di tutta risposta, non si lascia intimorire e istiga con sottile ironia la fascia tricolore chiamando in causa anche Benevento: “Nessuno può mettere in dubbio la coerenza, la trasparenza, la correttezza, la linearità di comportamento, l’intransigenza e l’infallibilità di Mastella, politico senza macchia e senza paura. A lui, ma soprattutto alla splendida città ed alla comunità tutta di Benevento il mio saluto, il mio impegno e un arrivederci a presto. P.S. Attendiamo con ansia la concessione della Cittadinanza Onoraria al nuovo amico del sindaco, il signor Beppe Grillo” ha scritto su Twitter.
Nel frattempo nella frenetica giornata che porta al weekend di confronti e rendez-vous in vista della fiducia che Conte chiederà lunedì in Camera e martedì al Senato, Mastella ha avvertito il premier e Zingaretti su un possibile ritorno di fiamma con Iv: “Giustamente e con saggezza politica, il segretario del PD Zingaretti chiede al presidente Conte di allargare i confini della maggioranza. Ci sta perché pare che Renzi abbia deciso di adeguarsi ad un compromesso spinto dai suoi parlamentari. Ci sta perché le maggioranze più vaste sono e meglio è. Anche se nella mia esperienza politica ho visto maggioranze rilevanti franare e maggioranze esigue arrivare al traguardo. Una cosa, però: nessuno pensi di recuperare il dialogo con Renzi alle spalle dei “responsabili”. Se prima l’area di Governo era composta dai quattro partiti più alcuni responsabili, oggi l’area è fatta dai tre partiti più i responsabili, cui si aggiunge Italia Viva. Peraltro, sul piano elettorale, i “responsabili” hanno la stessa quantità di consensi di Italia Viva. Nessuno faccia scherzi. Non siamo i polli di “Renzi”. Attenti cari Conte e Zingaretti, lunedì potreste avere sorprese. Noi siamo responsabili ma non fessi. Il figliuol prodigo ritorna. Nessun vitello grasso. Alcuni di noi sono a dieta”.
In serata Salvini, ospite di ‘Titolo V’ su Rai3, ha usato parole dure rispetto alla crisi attuale: ‘‘In questo momento prevale lo sconcerto, la pena e il disgusto nel centrodestra. Conte, Renzi, Di Maio, Tabacci, Mastella, i ‘responsabili’, la compravendita dei senatori stanotte e domani notte, è qualcosa che non mi appassiona, anzi, mi fa una pena e uno schifo indicibile”. Nuovo round di una sfida che non intimorisce il leader della Lega, nonostante il sindaco abbia deciso di passare alle vie legali verso il senatore “che evidentemente non contento dell’ammenda, questa volta finirà in sede tribunale per la mia denuncia per il post con il quale dice eguali bugie e calunnie”.