
“Se il 20-25% d’Italia è a variante inglese e s’insinua anche quella sudafricana, è ovvio che tutte le istituzioni devono lavorare e non gridare “perché si sono chiuse le scuole?”. La salute viene prima di tutto e per questo invoglio gli 80enni a farsi il vaccino il più velocemente possibile, perché è l’unico modo per evitare la crescita esponenziale del virus”: lo ha detto questa mattina il sindaco Mastella rispondendo alle domande dei giornalisti.
“I provvedimenti li faccio con senso di responsabilità no ad capocchiam o perché mi piace attuare misure rigide. Lo consiglia anche Pregliasco, ottimo virologo, che dice oggi di stare attenti ai bambini” ha voluto precisare in merito alle valutazioni su una possibile chiusura in presenza delle lezioni. Giovedì, superata l’ordinanza per allerta neve, riapriranno “se non ci sono motivi particolari e l’unità di crisi non ci suggerisce cose diverse. In alcune realtà hanno riaperto ma non è andato nessuno, capisco le difficoltà dei genitori nel mandarli o meno in classe. C’è questa discussione tra dad o non dad ma una non è meglio dell’altra. La dad è una misura didattica contingente che serve in momenti di difficoltà”.
Il primo cittadino si è espresso anche in considerazione di possibili misure da adottare sul piano nazionale: “La mia idea primaria era quella di un lockdown fermo e stabilito. Come per gli impianti sciistici, tanto valeva avvertirli prima e poi li ristori in maniera adeguata. Questo stop & go non va bene, se bisogna prendere delle decisioni lo si faccia per 15 giorni netti. Intanto nell’indifferenza registriamo ogni sera 3-400 morti, significa 2mila morti a settimana e siamo arrivati quasi a 100mila. Sono saltate due città grandi quanto Benevento”.