“Questa notte è ancora nostra“, cantava Antonello Venditti in una delle sue canzoni più famose che ha accompagnato milioni di maturandi dal 1984 (anno di pubblicazione della canzone) ad oggi. Sono 3.432 gli studenti a Benevento e Provincia che questa mattina affronteranno l’esame di maturità 2021-22, prova che arriva dopo 5 lunghi anni, travagliati, difficili ma allo stesso tempo ricchi di emozioni e condizionati, tra l’altro, da una pandemia.
C’è chi venderebbe l’anima al diavolo, e chi mente, per poter rivivere almeno una seconda volta nella vita questa famosa “notte prima degli esami”. Notte che hanno deciso di vivere in compagnia tantissimi giovani a Piazza Risorgimento, davanti al Liceo Classico “P. Giannone”, dove si sono dati appuntamento per una sigaretta, per cantare assieme e per smorzare quella tensione che accomuna un po’ tutti i maturandi.
Tante storie diverse, tanti umori e pensieri che affioravano tra i presenti. Vecchi ricordi di giornate trascorse tra i banchi, il periodo duro della Dad, i sogni e le speranze che hanno tutti per il futuro. C’è chi si iscriverà all’università, chi invece cercherà un lavoro, ma tutti, ma proprio tutti, hanno detto che già gli manca la scuola. “Questi ultimi due anni con il Covid sono stati difficili – commenta una studentessa del Liceo Scientifico Rummo – quando siamo tornati in classe è stato bello ed emozionante rivederci e stare insieme“. “Con la Dad – dice Gianluca – ma soprattutto con la didattica mista, e cioè metà classe a casa e metà tra i banchi, la scuola ha toccato il punto più basso in assoluto per me. Giusta la Dad, ma non queste cose miste che non hanno fatto altro che complicare il nostro livello di istruzione“.
Quest’anno, a differenza dello scorso anno in cui l’esame consisteva in un maxi colloquio multidisciplinare, saranno tre in totale le prove che i maturandi affronteranno. La prima prova è quella di italiano, uguale per tutti gli studenti italiani. La seconda prova che si svolgerà giovedì 23 giugno, sarà su una materia di indirizzo. Dal 27 giugno invece avrà inizio il temutissimo orale.
Sulla tipologia di esame di quest’anno gli studenti presenti a Piazza Risorgimento hanno espresso pareri abbastanza uguali tra loro. “Io avrei preferito svolgere l’esame come lo scorso anno e quindi solo con il colloquio orale – spiega Stiven dell’Istituto Rampone – perché con la didattica a singhiozzo di questi due anni, la preparazione è diversa. Temo la seconda prova“. Anche Desirè dell’Istituto Guacci, indirizzo Linguistico, avrebbe preferito un maxi orale ma aggiunge che: “Prima o poi bisognava tornare alla normalità. Il fatto di svolgere l’esame in forma tradizionale ci fa capire che ne stiamo uscendo fuori“. Anche Maicol del Liceo Scientifico “Galilei” sostiene che “E’ giusto ritornare all’esame tradizionale dopo che abbiamo fatto l’intero anno scolastico in presenza, se pur con qualche complicanza, ma reputo che sia giusto che si torni al vecchio esame. Da studente però mi avrebbe fatto piacere svolgere l’esame con un solo, ed unico, colloqui orale, perché tra l’atro – aggiunge – è quello che faremmo nel giorno dell’orale, in cui comunque pescheremmo un argomento e da lì faremmo i collegamenti con tutte le materie. Era meglio fare un solo esame“.
Dopo due anni, dunque, l’esame di Stato è tornato ad essere quello tradizionale. Non solo gioia ed entusiasmo da parte dei maturandi, ma anche i docenti erano emozionati per questo ritorno alla normalità. La sintesi perfetta è quella di Donatella Ferro, presidente di Commissione dell’Istituto Alberti, che facendosi portavoce di tutti gli insegnanti dichiara: “Quest’anno sarà finalmente la normalità, per cui l’emozione credo che accomuna tutti i docenti, presidenti e studenti d’Italia che tornano a fare questo esame in maniera classica. Dopo due anni di esami fatti in maniera particolare quest’anno siamo tornati a vivere la ‘notte prima degli esami’. Sono felicissima di poter vivere anche come insegnante questo ritorno. Speriamo che sia davvero un ritorno e non una parentesi“.
“Dopo i mesi trascorsi in DAD tutti si chiedono come i maturandi possano affrontare la prova scritta; ma direi che le esercitazioni comunque sono state fatte. Speriamo piuttosto che questa ripresa delle modalità d’esame come ai tempi pre-pandemia possa segnare un ritorno definitivo alla normalità. E’ importante sottolineare come i ragazzi potranno essere accompagnati da due persone alle prove d’esame orale. Io sono la prima a essere emozionata, figuriamoci i ragazzi. Speriamo che sia un ritorno e non solo una parentesi“.
“Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza” – A. Gramsci –


Sostieni la Libera Informazione nel SannioCronache del Sannio è un giornale Free, nel doppio significato della parola. Siamo un mensile cartaceo a distrubuzione gratuita quindi non a pagamento e siamo un quotidiano online sempre aggiornato. Siamo "Free" anche nel senso di Libertà. La nostra testata giornalistica prova a dare voce a tutte le voci, siamo un giornale libero senza grossi gruppi imprenditoriali alle spalle e non siamo organo di partito. Per continuare a fare giornalismo e a raccontare un territorio come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà a Cronache del Sannio di continuare ad informarvi. |