Transpassing alla galleria #apis+: un dialogo tra arti visive e letteratura

Transpassing è prima di tutto una mostra collettiva e itinerante ospitata presso la Galleria d’arte contemporanea #apis+, fondata da Marco Victor Romano, fino al 5 febbraio 2023. Ma la mostra è anche un progetto culturale ad ampio respiro che parte con un dialogo tra due strutture artistiche divergenti – da una parte il testo e dall’altra l’immagine – eppure connesse nella loro unicità di esprimere il concetto di arte. Queste due dimensioni artistiche, invece, con Transpassing dialogano attraverso l’arte di 12 artisti internazionali e italiani (Alessio Ancillai, Errico Baldini, Gianluca Capozzi, Fabrizio Cicero, Liat Grayver, Orsi Horváth, Gianluca Quaglia, Marco Victor Romano, Germano Serafini, Michele Spina, Zoya Shokoohi, Chiara Zocchi) che hanno dato un’impronta personale delle copertine dei tre romanzi integrati nel progetto:Maverick di D.J.Morgan(alias Davide Quinci, Fiesole (FI), 1980), Super Futurodi MatteoInnocenti(Firenze, 1981) e I gelati sono finiti di Francesco Sala (Voghera, 1982). La bellezza di questo dialogo itinerante sta nel fatto che gli artisti non si sono soffermati a rendere visivamente la loro impressione sui testi. Piuttosto sono partiti da quei romanzi per creare delle loro opere attraverso una propria sensibilità artistica che prende forma da una concezione di arte personale e differenziata quindi a seconda dei casi. Transpassing, così come la mostra di Margherita Rossi e altri progetti, è un’altra occasione per sottolineare la logica di #apis+:

Lo spazio nasce perché vuole essere una base per mostrare un’arte contemporanea che manca a Benevento. C’è del potenziale enorme che viene riconosciuto più dal basso. Della parte comunale non è venuto nessuno, non c’è la comprensione di uno spazio contemporaneo e artistico che ha delle potenzialità. Solo la commissione cultura: questo per far capire com’è difficile inserirsi, ha detto Marco Victor Romano spiegando che #apis+ nasce come un laboratorio dove si possono fare dei workshop; nasce come scuola e galleria, come un insieme del tutto che potrebbe servire a Benevento; nasce come una volontà di rientrare a Benevento per dare qualcosa di nuovo, un’esperienza e una conoscenza diversa, perché gli artisti sono attivatori di qualcosa e attivare la propria comunità significa attivare un circuito culturale intorno e riflette su certi temi come andare via dalla propria città, tenendo conto dei fattori culturali e politici. Non so se sarà qualcosa di utile, ma potrebbe dare un contributo”.

#apis+ è anche uno scambio, appunto un dialogo, non solo tra arti diverse, ma anche di prospettive che entrano in contatto tra loro arricchendosi. È anche uno spazio per mostrare il potenziale di giovani artisti “che oggi stanno iniziando il proprio percorso con tendenze underground e che hanno la potenza di far passare le proprie idee: è uno scambio”.

Ma com’è nata Transpassing? I gelati sono finiti di Francesco Sala è stato pubblicato dalla Transeuropa con una copertina completamente bianca. Quindi il progetto nasce dalla lettura di questo romanzo ed esteso in seguito ad altri artisti “poi c’è chi ha voluto lavorare liberamente sul testo o dalla copertina o a distruggerlo. Per creare il dialogo ho chiesto di presentare anche una loro opera da affiancare al libro: una copertina per la loro visione ed interpretazione del libro e in più una loro opera personale scollegata dal testo che rappresentava invece la strada della loro ricerca. Ad esempio, ha spiegato Romano, con Maverick c’è stato un bel dialogo con Enrico Baldini (fotografo) che ha spiegato il motivo per il quale ha scelto la fotografia Corpi Celesti come copertina del testo di Davide Quinci: “Si sono conosciuti e hanno scoperto che c’è stato un match: loro facevano la stessa ricerca, uno con la letteratura e l’altro con le arti visive, per arrivare poi a un dialogo tra due media”.

I romanzi sono stati inviati in modo casuale agli srtisti in nome anche di una totale libertà: “i tre testi sono molto contemporanei ed esprimono romanzi del nostro tempo e ognuno di noi può ritrovarcisi dentro. I gelati sono finiti non è un romanzo che ha un lieto fine, è una scrittura di ricerca di Transeuropa ed è la stessa cosa che sto facendo io, cioè un potenziale tutto in divenire e questi sono gli ingredienti per far funzionare al meglio #apis+, e gli eventi che propongo sono freschi perché sono qualcosa che riguardano la nostra contemporaneità, sono caldi, riguardano l’adesso e non l’ieri, per essere così pronti sull’adesso e chi è attento al contemporaneo lo riconosce e ne viene attratto”.

Giorgia Zoino

Sostieni la Libera Informazione

Una tua donazione è importante per sostenere il nostro progetto editoriale. Grazie!

 

I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.