
“Non mi si dica, per l’amor di Dio, apriamo la mobilità nei piccoli comuni. Sapete quanti sono quelli sotto i 5mila abitanti? Il 70%, 10 milioni di abitanti. Se apriamo la mobilità tra questi comuni avremo una ripresa drammatica del contagio”: lo ha detto in collegamento da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, il governatore campano Vincenzo De Luca, il quale è categorico rispetto alla circolazione nei giorni delle feste: “Ho il terrore che a ridosso di Natale ci sia un assalto ai treni e arrivino migliaia di persone che portano il contagio da fuori regione. Noi non apriremo la mobilità tra i comuni né ci sarà la possibilità di andare nelle seconde case. In Campania dobbiamo avere più rigore che in tutte le altre regioni”.
“Dobbiamo dire con grande chiarezza che se vogliamo godere del calore del Natale quest’anno apriremo le porte delle terapie intensive a metà gennaio e le porte dei cimiteri per altri 10mila decessi per covid. Abbiamo due settimane decisive davanti a noi, se non abbiamo rigore avremo una terza ondata ancora più virulenta, per due ragioni: perché apriremo le scuole e avremo il picco dell’influenza stagionale” ha affermato il presidente della Regione, che nemmeno stavolta si è risparmiato contro il governo: “Abbiamo alle spalle alcune settimane in cui il governo ha fatto interventi a macchia di leopardo, in parte è stato frenato il contagio ma il risultato finale è stata l’estensione del contagio in tutta Italia. Abbiamo avuto l’uso di questo strumento tecnico, l’algoritmo, diventato a un certo punto come la “cosa in sé” di Immanuel Kant: è un inconoscibile, nessuno sa cosa sia. Poi scopriamo che ci sono regioni importanti del nord che sono in zona gialla ma che hanno una situazione drammatica dal punto di vista delle terapie intensive e del livello di contagiosità. Allora vuol dire che quest’algoritmo non funziona, è solo una grande marchetta”.
Infine sul Natale “io metto già nel conto che avremo un 20% di irresponsabili che il cenone di Natale lo faranno con 30 persone o faranno il veglione a Capodanno nelle ville private. A maggior ragione dobbiamo evitare di prendere decisioni di rilassamento. Se il governo decide di lasciare la mobilità per i comuni sotto i 5mila abitanti a mio parere dobbiamo aprire a Palazzo Chigi una sezione di psichiatria democratica”.
I DATI DEL GIORNO – Nell’ultimo giorno in Campania sono stati scoperti 1219 casi di coronavirus (-195) su 17.319 tamponi analizzati (-2344) e con un rapporto positivi/tampone in calo al 7,03% (ieri 7,19%, l’altroieri 7,43%): è quanto emerge dal bollettino di oggi, domenica 13 dicembre, diramato dall’Unità di crisi regionale. Le guarigioni 2013 in 24 ore (+255, in lieve rialzo rispetto a ieri) e 78.395 complessive, per il decimo giorno di fila superano i nuovi positivi. I decessi sono 35: 15 deceduti nelle ultime 48 ore e 20 deceduti in precedenza ma registrati ieri, con le vittime totali che salgono a 2310. Saldo anche oggi al passivo, -829 rispetto a ieri, quando il decremento era di 391 unità. I contagiati attuali sono 93.260 e 92.158 (-836) casi si trovano in isolamento domiciliare. Ricoveri ordinari in rialzo, 1804 oggi rispetto ai 1794 di ieri (+10). Terapie intensive che scendono di tre unità, da 137 a 134 oggi. In totale dall’inizio dell’emergenza scoperti 173.965 positivi su 1.225.787 casi testati e 1.806.223 tamponi analizzati.