Parla Mastella. I conti del Comune, gli alleati e il No al Referendum
Dalle questioni locali della sicurezza dei plessi scolatici e dei conti comunali alla sfida nazionale del Referendum costituzionale. Il primo cittadino sannita non si tira indietro e risponde alle nostre domande.
Questo mese sono ripartite le attività scolastiche. Due questioni calde: mensa e sicurezza plessi scolastici. Come pensa di risolverle?
Sono due temi importanti che necessitano di tempo, programmazione e risorse. Ereditiamo una situazione complicata che non deve però spaventare e la cui gravità va affrontata e non sottaciuta. Penso al rischio sicurezza per le strutture e gli edifici scolastici: non aver fatto nulla per tanti anni non può essere un alibi per continuare su questa strada. Gli amministratori non devono aver timore di alzare la voce e segnalare i problemi, non si possono nascondere ancora i problemi sotto al tappeto, altrimenti non si risolveranno mai e l’unico atteggiamento possibile diventa il fatalismo. Noi abbiamo scoperchiato il vaso anche su questi aspetti, è il primo passo verso la risoluzione dei problemi.
Ad agosto è stato approvato in ritardo il bilancio di previsione. Le casse comunali sono in grossa difficoltà e margini di spesa sono ridottissimi. Quali sono le idee per lo sviluppo produttivo locale?
Il bilancio comunale più che un documento contabile è uno specchio della situazione amministrativa e politica. Come noto i margini sono ridottissimi, quando non del tutto assenti. Non ci aspettavamo questo disastro. Comunque andiamo avanti programmando interventi e progetti che abbiano una propria autonoma capacità di spesa. In questa prima fase, devo ammettere che sono gli stessi cittadini a proporre le strade migliori da percorrere anche in assenza di adeguati strumenti finanziari: di questa situazione di grande difficoltà mi piace tantissimo il protagonismo-anonimo che registro tra tutti coloro che mi avvicinano per suggerirmi proposte, iniziative, progetti. Promuovere questo tipo di partecipazione diretta sarà il primo volano per lo sviluppo locale.
A quasi un anno dall’alluvione che ha piegato l’economia sannita pensa a misure e azioni per la ripresa?
Anche su questo argomento che dovrebbe conoscere una condivisione totale tra i cittadini di Benevento e provincia, abbiamo assistito ad una polemica senza fine e priva di qualunque costrutto. In attesa dei giusti ristori per le imprese e le famiglie colpite, io credo che la migliore azione per una effettiva e concreta ripresa discenda da un costante monitoraggio e da un’efficace prevenzione. Il territorio di Benevento resta esposto notevolmente al rischio di disastri legati alla fragilità idrogeologica e non solo. Non dovrebbe essere un tema ad esclusivo appannaggio del Comune.
Di recente il primo cambio in giunta. Reale sostituisce all’urbanistica Giorgione dopo le polemiche sui post “razzisti” e contro Renzi. La De Girolamo rinviata a giudizio per la questione nomine Asl. Forza Italia sembra la sua spina nel fianco.
Nella maniera più assoluta. All’onorevole De Girolamo auguro sinceramente di poter risolvere presto le traversie giudiziarie, dimostrando in maniera totale l’estraneità a qualunque accusa mossa. Sull’avvicendamento tra Reale e Giorgione credo che sia stato detto tanto, quasi tutto. Io per primo sono dispiaciuto dell’epilogo ma non poteva essere differente. Spero che questo necessario sacrificio spinga tutti ad una maggiore prudenza e continenza nell’espletamento di ruoli pubblici.
Da subito si schierato per il No al Referendum costituzionale. Due motivi per votare No.
L’impalcato costituzionale che viene fuori dalla riforma è una mortificazione per la nostra gloriosa costituzione: un accordicchio, frutto di interessi del momento e contingenze politiche. Quindi, per sintetizzare il primo motivo, l’autorevolezza e la nobiltà d’origine della nostra Costituzione non può essere sostituita da una visione a ribasso, da un escamotage. Per indicare un tema inserito nella riforma, e di cui pure si propagandano gli effetti benefici in termini di risparmi, mi sembra una bufala: mi riferisco alla soppressione del bicameralismo perfetto. In linea di principio non ho obiezioni al superamento di un principio pensato per una migliore ponderazione dei dettati legislativi, ma quanto prospettato dalla riforma rischia di essere una confusione normativa e la riduzione di un luogo istituzionale che dal diretto controllo democratico degli elettori, passa ad un rango di secondo livello, quantomeno pleonastico.
Stefano Parisi federatore del centro destra nazionale su mandato di Berlusconi. Quale sarà il ruolo di Mastella nel nuovo progetto politico di aggregazione dell’area moderata?
Nell’area moderata ci sono sempre stato, e non vedo come mi potrei concentrare ad altre aree dell’arco politico. Tanti progetti si sono succeduti in questi anni, io auguro successo a tutti coloro che con caparbia tentano una ricomposizione del quadro. Io sono interessato a fare il sindaco e a farlo bene, la politica mi interessa soprattutto quando parla di Sud: vedremo.
Salvatore Esposito