Pd, Camusso: “Paracadutata? No, logica nazionale”. Graziano: “Sarò vostro parlamentare”
“Paracadutata? So bene da dove provengo ma grazie al mio passato ho imparato a pensare e ad agire in una logica nazionale. Poi è scontato che sarò qui per altre iniziative. Piuttosto avrebbero dovuto farmi un’altra domanda: avete la volontà di costruire una rappresentanza politica che pesi a livello nazionale?”: Susanna Camusso, capolista Pd al plurinominale Senato nella circoscrizione Benevento-Avellino-Caserta-Salerno, risponde così alle invettive piovute nelle ultime settimane sulla sua discesa in campo nel collegio campano così lontano dal suo territorio d’origine. Lei, sindacalista milanese e leader in passato della Cgil, arringa il popolo dem nel cuore del capoluogo sannita a palazzo Paolo V, in compagnia del capolista alla Camera Stefano Graziano, dei candidati Antonella Pepe (uninominale Camera), Carlo Iannace (uninominale Senato) Angela Ianaro e Mino Mortaruolo (entrambi nel listino proporzionale per Montecitorio) e del segretario provinciale Giovanni Cacciano.
Camusso è l’ultima a parlare ma di fatto la più attesa al microfono: “Tutti conoscono il mio volto e il mio percorso. La partita politica si gioca nel Mezzogiorno e ci sono 22miliardi di euro ancora sottratti al Sud che la destra vuole riallocare altrove. Con la disoccupazione femminile sempre più alta qui, a pagare saranno le donne, a causa di una destra che vuole il ritorno a una società patriarcale. E ricordo bene il loro governo che portò il Paese sull’orlo del baratro e indebolì tutte le pubbliche amministrazioni…”. Soffermandosi in particolare sui giovani, “passati di crisi epocali in crisi epocali” e spopolamento: “Il vero diritto non è emigrare ma poter scegliere se emigrare o meno”. Fissa tre punti Graziano, colui che fungerebbe da collante sull’asse Roma-Napoli: “Linea chiaramente europeista, destra della paura contro sinistra della speranza e Zes in tutto il Mezzogiorno. Un voto diverso dal Pd rischia di essere un voto regalato alla Meloni. Ringrazio chi si è candidato per spirito di servizio senza esitazioni” alludendo a Del Basso De Caro, assente all’appuntamento, strappando poi una promessa: “Sarò il parlamentare di Benevento, area fragile da dove parte il mio impegno”.
Energica Antonella Pepe che richiama tre temi: Mezzogiorno, lavoro e lotta alle disuguaglianze. “Questa partita guarda al futuro delle aree interne sapendo che non esistono risposte locali se non esiste una grande visione nazionale. Noi lo facciamo con proposte concrete e non aprendo il libro dei sogni. Non dobbiamo chiedere favori per mandare una sola persona al Parlamento a fare interrogazioni a destra e sinistra senza concludere niente. Vinceremo – chiosa – perché non esistono collegi sicuri ma uomini e donne liberi”. Mentre Iannace, sannita di nascita operante in Irpinia “è un onore rappresentare due province a me care e farlo al fianco di Susanna Camusso, un valore aggiunto che ci onora di aver accettato tale sfida. Nessun altro schieramento ha la base e la storia di questo partito: lo pensano anche i giovani”. Mentre per il consigliere regionale Mortaruolo, che ha ricordato il suo impegno a Napoli e le battaglie con la Cgil, “non è il momento dei sofismi ma di andarci giù pesante con la politica. Lo faremo con il gioco di squadra”. E la Ianaro cita Sassoli: “La speranza siamo noi, sintesi del nostro programma basato su pari dignità e uguaglianza degli individui”.




I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.