Le pagelle: squadra arrendevole, Leverbe l’agnello sacrificale
Si complicano ulteriormente i piani salvezza del Benevento che perde senza attenuanti anche a Pisa: 2-0 per i nerazzurri all’Arena Garibaldi firmato da Moreo e Tramoni, un gol per tempo e tanti saluti a una Strega anonima, arrendevole e senza un briciolo di orgoglio. Zero tiri in porta e attacco ancora a secco, ma soprattutto un’altra espulsione (rimediata dall’ex Leverbe) che fa il paio con l’ammonizione di Pastina, diffidato: dopo la sosta, a Bari, Stellone sarà costretto a reinventare la difesa. Una situazione sempre più drammatica anche in virtù dei risultati clamorosi giunti dagli altri campi: le vittorie di Cosenza, Perugia e Venezia sono un’ulteriore batosta per i giallorossi che con Spal e Brescia si confermano tra le compagini più in difficoltà del torneo. Le valutazioni:
PALEARI 5,5: Moreo lo beffa al primo vero tentativo nello specchio e nella ripresa è costretto a chiudere in due tempi su Esteves e Tramoni, quest’ultimo bravo a infilarsi tra le linee e a chiudere i conti nel finale.
LEVERBE 4: un ritorno all’Arena da agnello sacrificale. Bruciato letteralmente da Moreo in occasione del vantaggio pisano, si fa trovare fuori posizione sul raddoppio. Completa l’opera con un doppio giallo da censurare e che inguaia ulteriormente i compagni.
TOSCA 5,5: centrale nella difesa a tre, dà la parvenza di essere in controllo ma risente delle dinamiche dell’intero reparto. Che affonda, come tutta la squadra.
PASTINA 5: si espone a rischi e così rimedia un giallo che gli costa il Bari, un’ulteriore assenza in casa Benevento. Sullo 0-0 ha una chance di testa da buona posizione e indisturbato, ma si coordina male (dal 1′ st Letizia 5,5: Tramoni gli taglia alle spalle e lui va a farfalle. Stenta a imbastire dalle retrovie, parziale attenuante la condizione non ottimale).
IMPROTA 5,5: cerca qualche sortita nel cuore del primo tempo, si dà alla lotta senza eccedere anche se suona la resa troppo presto.
ACAMPORA 5: non inventa, non illumina, alla ricerca di giocate aleatorie e fini a loro stesse. Si becca qualche colpo di troppo, perde anche palloni sanguinosi: un must.
SCHIATTARELLA 5: il centrocampo viene spesso scavalcato e lui singhiozza. Pecca nel ricucire, una sola imbeccata che arreca fastidio ai nerazzurri induce Nicolas a uscire dai pali (dal 27′ st Koutsoupias 5,5: non ha le caratteristiche del predecessore e nulla dà in più alla squadra).
KARIC 5,5: un’ammonizione forzata e tanto stress nel rincorrere gli avversari. Mastica un ottimo pallone a ridosso dell’area, ne esce un passaggio al portiere, ma c’è da chiedersi perché lui si trovi lì mentre altri deputati a farlo no (dal 1′ st Pettinari 5,5: lontano dalla condizione migliore, viene gettato per disperazione nella mischia ma non segna la svolta).
FOULON 5,5: lotta con Morutan, un duello che si rinnova spesso sulla fascia costringendo il belga a non spingersi troppo in là. Gara mesta.
FARIAS 5: il suo piede educato serve sui calci da fermo e per dialogare sulla trequarti ma pecca nei tempi e quel poco brio che dà alla manovra scema in un niente (dal 18′ st Carfora 5,5: un paio di giocate in totale sicurezza e padronanza dei mezzi. Da colmare però il gap fisico con la categoria: ha tutto il tempo per crescere).
SIMY 5: appare più vivace con un rifinitore accanto, lavora di sponda e non disdegna la battaglia ma la porta, quella porta, sembra lontani anni luce. Quanta fatica soltanto nel vederla (dal 18′ st La Gumina 4,5: un fantasma, vi è traccia di lui solo sui tabellini).
CARBONE (VICE STELLONE) 5: un esordio lampo in B, dall’under 15 alla prima squadra, in luogo dello squalificato Stellone. Non lo dimenticherà facilmente, un po’ per il traguardo personale, un po’ perché gare del genere possono segnare in negativo una stagione. Il Pisa non è sembrato insuperabile, eppure ha per lunghi tratti passeggiato: i ritorni a mezzo servizio di Farias e Pettinari sono risultati vani oltre al rilancio di Simy. Un’apatia trasmessa anche dalla panchina mentre Stellone sbracciava dalla tribuna, per nulla contento e conscio che dopo la sosta si decide il destino della Strega.
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.