
Assolta “perché il fatto non sussiste” Nunzia De Girolamo, insieme agli altri sette imputati coinvolti nel processo Asl su appalti e consulenze: così ha stabilito il Tribunale di Benevento, che ha disatteso le richieste del Pm Assunta Tillo.
All’ex ministro e parlamentare erano stati chiesti 8 anni e 3 mesi di reclusione, agli ex collaboratori Luigi Barone e Giacomo Papa invece 6 anni e 9 mesi, così come all’ex direttore generale dell’Asl Michele Rossi. All’ex direttore amministrativo Felice Pisapia la richiesta della Procura era di 3 anni e 4 mesi, all’ex direttore sanitario Gelsomino Ventucci 2 anni e 3 mesi, all’ex responsabile del budgeting Arnaldo Falato 2 anni e 8 mesi, mentre al sindaco di Airola Michele Napoletano chiesta e confermata l’assoluzione.
Un’indagine che ebbe inizio sette anni fa, quando la De Girolamo era deputata di Forza Italia, dando poi le dimissioni da Ministro per le Politiche Agricole: “Finisce un incubo durato sette anni. Mi sono dimessa da ministro senza mai essere indagata ma mi sono sempre difesa nel processo e mai dal processo. Ho sempre avuto paura non della magistratura ma delle persone cattive che popolano spesso alcuni ambienti. Oggi ha vinto la giustizia e questo collegio di donne mi restituisce una grande forza e una grande fiducia e la voglia di continuare a fare battaglie. Ringrazio la mia famiglia e soprattutto mia figlia il cui sorriso mi ha consentito di non aprire la finestra della disperazione” ha commentato la De Girolamo all’uscita dal Tribunale di Benevento dopo la sentenza arrivata nel primo pomeriggio e alla quale lei ha presenziato da questa mattina.