Pronti i nuovi progetti firmati Caritas
Il Sannio accoglie in sé realtà dinamiche, attive, pronte a scendere in campo ed aiutare, promuovere ed insegnare. E’ il caso della Caritas, una vera e propria città viva, che si adopera ogni singolo giorno per migliorare la società in cui viviamo. Si, perché non siamo di fronte solo ad una comunità di volontari nel senso più largamente conosciuto. Ci troviamo di fronte ad operatori che oltre ad aiutare il prossimo nelle necessità quotidiane, sostiene ed educa il prossimo al saper vivere civilmente, nel rispetto di tutti. Sono sempre numerose le iniziative che la Caritas concretizza e che si affermano con esito positivo. Abbiamo ascoltato, in ordine, il direttore, Don Nicola, il vicedirettore, Don Sergio Rossetti, il Coordinatore Generale Caritas, Angelo Moretti circa le attività operative e quelle prossime, rispetto anche a quale sia la situazione di bisogno nel Sannio e le attività imminenti in previsione del Natale.
La Caritas sempre al centro di nuove iniziative e progetti, pronta ad aiutare tutti. Quali sono i prossimi in cantiere?
Le prossime iniziative in cantiere sono la Rete dei piccoli comuni del welcome e la Fondazione di Comunità. La Rete dei piccoli comuni consiste che i piccoli comuni della Campania, con una popolazione inferiore ai 70.000 abitanti, si candidano a divenire Comuni capaci di innovarsi e di rinnovare le proprie pratiche di welfare comunale, con la volontà di riaffermare la coesione sociale e la qualità di vita delle piccole comunità a fronte della sempre più dilagante invivibilità dei grandi centri urbani e delle periferie metropolitane. Intento di questa rete di comuni è una politica di welfare locale ad “esclusione zero”, dall’immigrato, al disagiato fisico e psichico. La Fondazione di Comunità di Benevento è protesa alla creazione di reti di comunità locali orientate allo sviluppo ecologico e solidale, capaci di promuovere e coniugare welfare di comunità ed economia civile, innovazione e migliore occupazione, valorizzazione del genius loci e maggiore diversificazione della produzione, attrattività del territorio e sviluppo delle filiere corte, luoghi di relazioni e “utopie che aprono al futuro” come scrisse Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium.
Siete attivi in tutto il Sannio, la vostra presenza si sente, quanto c’è bisogno e soprattutto è possibile fare una stima?
I nostri utenti sono 3400 indigenti. Ogni giorno in mensa vengono elargiti 250 pasti, 10 mila in un mese. Inoltre abbiamo richieste di accoglienza di stranieri, 200 persone. 80 nella rete Sprar, 100 nel dormitorio.
Natale ormai è alle porte: come animerete questi giorni di festa?
Saremo sempre aperti. I servizi non chiuderanno mai. Il 25 dicembre l’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca pranzerà in mensa insieme agli indigenti. Dal 24 al 26 dicembre ospiteremo presso il dormitorio i detenuti in permesso premio con le proprie famiglie.
Immagino non sia l’ultimo progetto, ma state raccogliendo fondi per aprire un ambulatorio medico. Ci racconti dell’iniziativa?
Avvicinare gli indigenti alla tutela della salute. Perché sta succedendo che molte persone hanno paura di farsi visitare a causa dei costi delle visite mediche. In questo modo possiamo cercare di dare una possibilità alle famiglie di usufruire di una struttura con medici locali di fama che hanno intenzione di destinare del tempo al volontariato professionale.