Rischio camorra e malaffare, Policastro: “Responsabilità sui fondi Pnrr”

E’ andata in scena questo pomeriggio, presso l’Auditorum “Alfonso Tanga”, in uno dei quartieri più popolosi della città di Benevento, il Rione Libertà, la 12esima edizione di “Facciamo un pacco alla camorra“. Il progetto promosso dal Comitato don Peppe Diana in collaborazione con Libera ed attuato dal Consorzio Nco – Nuova Cooperazione Organizzata – ha come mission, quella di ridare una nuova vita ai terreni confiscati alla criminalità organizzata, restituendo un “pacco” preso, con un “pacco” ricco di prodotti della terra, come la passata di pomodori, la pasta, delle conserve e tante altre prelibatezze.

A fare gli onori di casa è stata Sara Scuderi di Libera Benevento, che nel presentare l’appuntamento ha voluto mettere in risalto, per questa edizione, il ruolo della donna. Ogni ospite, specialmente Antonella Rubbo, Segretaria della CGIL di Benevento, ha messo in risalto quanto sia difficile, oggi, essere donna, e quanto è stato difficile esserlo in particolare, durante la pandemia.

Sara Scuderi, nel presentare il “pacco” che il Comitato don Peppe Diana, Libera, il Consorzio Nco e altre associazioni democratiche voglio continuare a fare alla camorra, ha rimarcato, a più riprese, che “in questo pacco non ci sono solo generi alimentari, c’è il riscatto di una terra, c’è la dignità delle persone che lavorano, che non cedono ai ricatti del malaffare, che sono riusciti a guardare oltre quel muro, verso la libertà e lontani dall’illegalità. Dentro a quel pacco c’è la speranza, proprio quello che la criminalità organizzata cerca di sopperire ogni giorno“.

Spazio poi al contributo del Referente Provinciale di Libera, Michele Martino, che ha acceso i riflettori su più punti: dal riscatto sociale, alla cooperazione, al muro di omertà, alla criminalità che si cela sotto tante forme, ma anche all’impegno politico che tutti i candidati a Sindaco di Benevento hanno preso con Libera e che ora, in particolare Mastella, è chiamato a rispondere. “E’ bello vedere un teatro pieno – esordisce Martino – vuol dire che si può ripartire. E’ bello soprattutto essere in questo teatro, in questo spazio che l’Orchestra Filarmonica di Benevento ha tirato via dalle macerie, dall’abbandono, dal vandalismo e lo ha restituito alla collettività. Ormai non si parla più di corruzione e malaffare in questa città – prosegue il Referente Provinciale – perché è un tema di intralcio probabilmente, eppure in questi mesi le indagini nel nostro territorio hanno messo in luce certi fenomeni e la politica, o resta in silenzio o litiga, ma non si unisce nel condannare certe azioni“.

Tra i contributi della serata c’è stato l’intervento Amerigo Ciervo, Presidente del Comitato Provinciale dell’ANPI, Salvatore Cuoci, Coordinatore del Comitato don Peppe Diana, quello di Carmen Castiello, Direttrice della Compagnia di Balletto di Benevento e Presidente FIDAPA sezione Benevento e quello di Antonella Rubbo, Segretaria della CGIL Benevento. La segretaria della CGIL ha sottolineato in particolare come ancora oggi la donna, a parità di mansione, venga pagata circa 300 euro in meno rispetto ad un uomo, come solo una donna su tre in Campania lavora, come la pandemia ha causato un alto tasso di licenziamento, soprattutto nei confronti della donna, di come i fondi per dare dignità e un sussidio a chi cerca un riscatto, sono ancora insufficienti.

Le conclusioni sono state affidate al Procuratore Capo della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro, che con le altre autorità presenti in sala, tra cui il Prefetto Carlo Torlontano, il Comandante dei Carabinieri Germano Passafiume, il Colonello della Guardia di Finanza Eugenio Bua, ha espresso qualche preoccupazione sul futuro della città. “Questo è il nostro territorio – dice Policastro – dobbiamo fare bene per noi, ma è indispensabile fare bene quello che si fa nel quotidiano, perché solo così si costruisce un mondo migliore. Benevento è un territorio gentile, che non perde mai la tenerezza, ma il pericolo di essere contaminati dal malaffare c’è, e bisogna insegnare ai cittadini a dire no per respingere la criminalità, ma devono essere loro stessi, per primi, a capire che vale davvero la pena dire no. In questo momento la città di Benevento si trova in una situazione molto delicata per via dei fondi del PNRR – continua Policastro – molti saranno gli investimenti che verrano fatti ed il rischio è quello di trovarsi nella stessa situazione di Avellino nel post terremoto, dove la camorra e il malaffare hanno beneficiato. Occorre avere responsabilità”, ha concluso il Procuratore Capo Aldo Policastro.

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