Strega baciata dalla fortuna: 0-0 che vale oro a Vicenza

Fonte Benevento Calcio Pagina Ufficiale
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Il Vicenza grazia il Benevento con uno spaventoso mix fatto di imprecisione e sfortuna: un palo e una traversa per i veneti che volevano centrare a tutti i costi la prima vittoria in casa e che invece devono rimandare ancora una volta l’appuntamento. Bisoli sceglie il 4-3-1-2, modulo congeniale cogli uomini a disposizione, con Giacomelli avanzato insieme a Raicevic, che spesso svaria su tutto l’esterno d’attacco. Bellomo dietro ai due con Orlando buttato per la prima volta nella mischia dal primo minuto, al posto di Siega. Baroni conferma la formazione scesa in campo contro il Brescia col solo avvicendamento di Buzzegoli in luogo di De Falco. Partita bellissima e che non rispecchia lo 0-0 finale, frutto della voglia di entrambe le squadre di vincere ad ogni costo.

TATTICA E CHIAVE DI LETTURA
Le due squadre si allungano sin dai primi minuti, evidenziando dei buchi enormi a centrocampo. Vicenza e Benevento si avvicendano su entrambi i fronti ma prevale la voglia dei biancorossi di Bisoli di centrare la prima gioia casalinga. Aggressivi e alti, il Benevento in disimpegno sbaglia più delle altre volte, con Venuti e Lopez che spesso lasciano le corsie esterne libere per gli scatti rispettivamente di D’Elia, Giacomelli e Pucino. Proprio Venuti soffre troppo la mobilità e l’agilità di Giacomelli, di gran lunga il migliore del primo tempo. Chibsah come un leone, sempre a ripartire e a farsi trovare pronto in fase di copertura. Buzzegoli, il migliore del Benevento, intelligente e pratico. Lucioni e Padella prediligono le vie centrali, con Ceravolo che sale troppo a ricevere il pallone e a smistarlo verso Falco e i due esterni, sempre bloccati dal raddoppio dei difensori vicentini e costretti all’invenzione (Ciciretti ispirato ma poco efficace così come Falco, spesso troppo testardo nel dribbling). Il Vicenza, come previsto, cala nella ripresa. Meno aggressivo e più lento nella manovra offensiva, ma sempre comunque pericoloso. Baroni all’ingresso in campo nella seconda frazione cambia subito e inserisce De Falco per un impalpabile Jakimovski, troppo macchinoso. Centrocampo rinforzato e che dà la possibilità a Buzzegoli di mettersi in evidenza, vero baluardo giallorosso sul manto erboso del Menti. Lanci lunghi e fiato corto, la Strega con intelligenza gestisce il contropiede ma troppo spesso butta il pallone. Allora meglio addomesticare il match e farlo scivolare via sullo 0-0, con la consapevolezza che il pareggio è prezioso per come arrivato.

LA GARA
Primo squillo di Ceravolo che di prima intenzione calcia fuori non di molto. Risponde Bellomo che in girata dal limite tira di poco a lato. Sale in cattedra Giacomelli, prima con un tiro a giro alto, poi con una botta dal limite che centra il palo, sulla ribattuta Bellomo calcia incredibilmente alto. Nel mezzo, Ceravolo riesce a rubare palla ad Esposito in area di rigore, provvidenziale Benussi e, un minuto dopo, Signori in mischia serve Raicevic che tutto solo si fa sbarrare la porta da un grandissimo Cragno. Esce fuori il Benevento, le azioni si alternano e la prima vera palla gol giallorossa capita sui piedi di Ciciretti che stoppa e tira al volo, grande risposta di Benussi. Sempre Giacomelli, ci prova per la terza volta con un’incursione in area, Cragno da posizione angolata si oppone in angolo. Un emozionante primo tempo si chiude con un’altra occasione clamorosa sciupata dal Vicenza, capitata sulla testa di Signori che a tu per tu col numero 1 giallorosso manda fuori. Nella ripresa dentro De Falco per Jakimovski, il Vicenza allenta la presa, tiro di Falco deviato e sul pallone si catapulta Ceravolo murato da Benussi in uscita. Falco per Ciciretti al volo, pallone a lato. Il Benevento ci prova dalla distanza, Ciciretti ancora una volta precipitoso manda alto. Vicenza ancora sfortunato: Pucino pesca in mezzo Bellomo che di testa colpisce l’incrocio dei pali. Un cambio per parte: Giacomelli per Galano e Ceravolo per Puscas. Squillo Buzzegoli che tira da posizione siderale impegnando Benussi che risponde con una bellissima parata. Risponde Raicevic, che si libera di Lucioni e Padella in piena area ma spara alto. Falco, tacco per Ciciretti che tira d’istinto colpendo la rete esterna. Ultimo cambio per Baroni: dentro Camporese per Buzzegoli, mentre nel Vicenza dentro Siega e Cernigoi nel corso del match, al posto di Orlando e Raicevic. Finisce 0-0, un punto per parte con l’amaro in bocca per la squadra di Bisoli.

RISULTATI E CLASSIFICA
Risultati che non variano di molto le posizioni di vertice: in attesa di Verona-Bari (domani ore 17:30), in vetta non vince nessuno. Pari importante del Benevento in base ai risultati di Frosinone e Cittadella, rispettivamente 1-1 (con polemica) contro la Ternana, e 2-0 in casa del Carpi. Cittadella raggiunto a 28 punti dal Benevento e scavalcato per via degli scontri diretti. Benevento terzo con due punti di distacco dal Frosinone momentaneamente primo a 31 punti, Verona 30 con una partita in meno. Dietro frenano con tre pareggi anche Spal, Perugia ed Entella, fermate rispettivamente da Latina, Novara e Spezia. Bagarre nella zona playout: di fatto nella parte destra della classifica ci sono 3 punti di distacco tra Novara (undicesimo a 18 punti) e Vicenza (penultimo a 15). Il Cesena, prossimo avversario del Benevento, asfalta 3-0 l’Avellino, cade l’Ascoli a Brescia e profondo rosso per il Trapani, sempre più ultimo e sconfitto a Pisa, in attesa del monday night tra Salernitana e Pro Vercelli.

LE PAGELLE
CRAGNO 7: due parate provvidenziali su Raicevic e Giacomelli, per il resto la fortuna è dalla sua parte causa scarsa precisione degli avversari. Grande prestazione ancora una volta e rete sempre inviolata, la forza del Benevento arriva innanzitutto fra i pali.

VENUTI 4,5: prestazione incolore del terzino che si fa letteralmente divorare da Giacomelli, padrone della sua fascia e spesso incontrastato nel raddoppio con D’Elia. Da rivedere assolutamente qualcosa, troppi pericoli derivati dal suo lato.

PADELLA 6,5: in difesa si fa grande e contro l’altissimo Raicevic, cliente scomodo, ricorda di aver fermato un altro gigante quale Caracciolo. Temperamento e carattere, la più grande sorpresa di questo Benevento. La coppia con Lucioni si è consolidata nel tempo.

LUCIONI 6,5: ha dovuto sbrogliare tante volte la matassa ma il suo compagno di reparto lo ha aiutato alla perfezione. Giusto lodare i due centrali difensivi, il Vicenza ha davvero fatto paura in avanti.

LOPEZ 6: ammonito, forse severamente, salterà il Cesena. Prestazione buona, costretto a fare gli straordinari in difesa dato che ad ogni sua cavalcata si creava una voragine dove gli avversari riuscivano sempre ad infilarsi. Gara come al solito di sostanza.

CHIBSAH 6,5: il leone che lotta e non molla mai, uno dei simboli del Benevento targato Baroni. Gara tosta a centrocampo, c’è stato da soffrire, ma come sempre ha dato il suo contributo. Oggi meglio dietro che davanti, non ha trovato il guizzo vincente.

BUZZEGOLI 7: il migliore in campo del Benevento. Tanta intelligenza, tanto ordine, tanta praticità. Illumina e spezza il gioco, tenta un colpo impossibile che stava per riuscire, fa da schermo davanti la difesa e si sacrifica come non mai. Smaltito l’infortunio è tornato ad alti livelli (dall’89’ Camporese sv)

CICIRETTI 6: l’unico a provarci seriamente e a rendersi pericoloso. Tenta il tiro numerose volte, senza fortuna. Salta l’uomo e crea superiorità in attacco, peccato la scarsa precisione che lo penalizzano nel giudizio finale.

FALCO 5,5: più in veste di rifinitore che di finalizzatore. Regredisce e non dà il supporto necessario a Ceravolo. Tanti i palloni raccolti a centrocampo, tanti quelli scambiati con Ciciretti ma poche le volte che lo hanno visto puntare la porta.

JAKIMOVSKI 4,5: impalpabile come Venuti, i peggiori di oggi. Macchinoso e poco affine alla causa, sembra un pesce fuor d’acqua. Baroni decide di cambiare dopo che il Vicenza ha preso il sopravvento e gli risparmia la ripresa (dal 45′ st De Falco 6: gara di ordine la sua, chiamato al compito di rinforzare il centrocampo e dargli più sostanza).

CERAVOLO 5,5: sottotono, non riesce a dare il contributo necessario. Lotta con Adejo ed Esposito che non gli lasciano un attimo di respiro, costretto a conquistarsi i palloni da solo e a retrocedere per essere servito dalla difesa, lasciando un buco in area (dal 71′ Puscas 5: troppo poco per lui, entrato quando i ritmi erano calati e la stanchezza la faceva da padrona).

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