Strega, ci vuole un magico Ciciretti! In rimonta il Benevento batte il Latina 2-1
Che fosse una partita ostica lo sapevamo tutti, ma pensare ad una vittoria del Benevento in rimonta contro il Latina all’inizio non era così pronosticabile. Come contro il Cesena, il Benevento si trova sotto in casa, la rimonta avviene nella ripresa e con un Latina in 10 dal 45′ per l’espulsione di Di Matteo. La vittoria la regala Amatino Ciciretti con una magia che ha dell’incredibile: una rivincita dopo la traversa colpita nel primo tempo. Con questa vittoria la Strega balza a -4 dal Frosinone, nuova capolista dopo l’1-0 rifilato al Carpi, complice la caduta del Verona ad Avellino per 2-0 (Verona +2 sul Benevento). Stop anche per Cittadella e Bari, bloccate in trasferta a Novara e Cesena entrambe per 1-1.
SCELTE E TATTICA
Riconfermata la formazione di Verona con l’unica novità Pajac che sostituisce Cissé squalificato. Per il resto, la linea rimane la stessa, col duo Viola-Chibsah riproposto a centrocampo e Pezzi confermato terzino sinistro (e fondamentale). Vivarini propone un 3-4-3 con l’unica novità Nica al posto di Bruscagin. Difficile preferire le corsie esterne, con Ciciretti e, soprattutto Pajac, bloccati dalle maglie nerazzurre. Falco e Ceravolo devono fare da tramite con Viola e Chibsah, le verticalizzazioni e la profondità cercata dalla Belva risultano le armi migliori da usare nella prima parte di gioco. Dopo la rete i pontini si chiudono letteralmente nella propria metà campo, comincia il tiro al bersaglio del Benevento. Pezzi non serve mai Pajac, evidentemente ai margini del gioco e poco considerato anche dai compagni. Si preferiscono le vie interne o la corsia presidiata da Venuti e Ciciretti. Falco giostra su tutta la trequarti, Viola fa da uomo aggiunto mentre Chibsah fa da schermo per la difesa. Nel secondo tempo solito copione, giunto il gol per magia di Cicero, il Benevento stacca un attimo la spina. Se vogliamo trovare un difetto nella prestazione di oggi è la scarsa volontà, unita anche ad un calo di energie notevole, nel chiudere la partita. La Strega ha sprecato tante occasioni poi, memore della partita di Verona, abbassa il baricentro e va quasi nella paura, facendosi pressare alto dal Latina e concedendo qualcosina di troppo in uscita. Alla fine gli avversari non affondano il colpo decisivo, ma che sofferenza in tutto il Vigorito nei minuti finali.
LA GARA
Il Benevento comincia con l’attaccare subito e poi lasciare campo al Latina. Nessuna particolare azione degna di nota fino al 20′ quando l’arbitro chiama fallo sull’ ex Buonaiuto: alla battuta Corvia sorprende Cragno e porta in vantaggio il Latina. Comincia l’assedio del Benevento che reagisce prontamente, costringendo i nerazzurri alla ritirata. Occasione per i giallorossi con Ceravolo che anticipa portiere e difensore su cross di Pajac ma non trova il tap-in vincente, sulla ribattuta arriva Ciciretti ma Pinsoglio para. Arbitro che lascia correre, anche tra le polemiche, in diverse occasioni, in alcune adotta un metodo diverso, spesso controcorrente. Al 27′ Ciciretti, dopo un’ottima azione, da posizione decentrata scarica un sinistro a giro fantastico che lambisce l’incrocio dei pali. Solita storia che si ripete spesso al Vigorito, ma alla fine con caparbietà e cuore, gli Stregoni la rimettono sempre in carreggiata: al 41′ corner per il Benevento, la difesa spedisce il pallone fuori area dove arriva la corrente Pezzi che con una botta terrificante sfonda la porta: è 1-1. Si mette male per il Latina: al 45′ Di Matteo entra duro su Venuti che gli ruba il tempo, è secondo giallo ed espulsione per lui. Nella ripresa stesso copione, monologo casalingo, Latina arroccato in difesa, non c’è qualità né troppo movimento nel palleggio giallorosso. Allora ci pensa Amato Ciciretti che si scarta tutta la difesa, entra in area e tira ma Pinsoglio si oppone, ancora Cicero raccoglie il pallone e dalla linea di fondo tira direttamente in porta trovando la rete del vantaggio: il Vigorito esplode con lui. Gol da vedere e rivedere, l’ha battezzato come solo lui poteva fare: con follia. Non succede molto nella ripresa, solo un’occasione per parte: al 64′ ci prova Buonaiuto a giro, alto. Sull’altro fronte occasionissima per Lopez, entrato al posto di Pajac, che di testa mette alla prova Pinsoglio che si supera. Nel finale qualche indecisione del Benevento che rischia più del dovuto ma l’assalto del Latina è nullo. Finisce con un lungo e dovuto sospiro di sollievo: anche questi spettri sono stati scacciati, ora sotto con la durissima trasferta di Vercelli. La Strega c’è e ribatte colpo su colpo.
LE PAGELLE
CRAGNO 6: Corvia lo fulmina su punizione, poi si rende protagonista di qualche uscita abbastanza azzardata che fa correre un brivido lungo la schiena di tutti.
VENUTI 7: giornata felice per Intercity che, si vede, è in un grande periodo di forma. Anticipi, corsa e chiusure: fase difensiva e offensiva impeccabili.
CAMPORESE 6,5: non fa mai rimpiangere l’assenza di un altro condottiero quale Padella. In ogni intervento è sicuro e preciso, mai fuori posto.
LUCIONI 7: solito cuore di capitano. Nel finale si erge a protagonista con qualche ottima chiusura. Nel momento del bisogno è il primo ad esserci.
PEZZI 7,5: ma che tiro ha fatto? Una potenza DEVASTANTE. Non è la prima volta che Pezzi ci abitua a questi gol, cresce di partita in partita e dà tante certezze a Baroni in chiave difensiva ed offensiva. Il gol la ciliegina, meritata, sulla torta.
CHIBSAH 6: partita di ordinaria amministrazione per lui. A Viola la licenza di avanzare, lui deve contenere e arginare le ripartenze avversarie. Come al solito si dà a qualche scambio e percussione in area, dosa le energie nel finale.
VIOLA 6,5: un acquisto fondamentale e di qualità. Un giocatore onnipresente a centrocampo che tocca una miriade di palloni, mai banalmente. Preferisce tenerla e rischiare piuttosto che perderla. Sfrontato e deciso, prova anche la soluzione dalla distanza, ce l’ha (dal 70′ Del Pinto 6: il suo è sempre un ottimo contributo, rientra dalla squalifica).
CICIRETTI 8: spettacolo allo stato puro, reincarnato in un unico corpo. Folletto, capace di trovare e di cercare caparbiamente la giocata anche quando non serve, ma se riesce è micidiale. Pensare ad un gol simile è da pazzi.
FALCO 6,5: nel giorno del suo venticinquesimo compleanno offre una bella prestazione, fatta sempre di sacrificio. Deve lavorare bene a ridosso di Ceravolo e fare da collante col duo di centrocampo. La trequarti è tutta sua, deve fare da rifinitore e non finalizzatore, ma non disdegna questo ruolo (dall’84’ Gyamfi sv).
PAJAC 4,5: non c’è nulla da dire. Baroni vuole farlo sentire importante e farlo integrare ma anche il gruppo non lo supporta (e siamo a febbraio…). Pezzi raramente gli serviva palla sulla stessa fascia, spesso si preferiva un giropalla monotono piuttosto che andare su di lui. Come si può far integrare un giocatore che si sente prima di tutto lui fuori dal progetto? Senza motivazioni, fa il compitino e spesso, purtroppo, anche male (dal 57′ Lopez 6,5: finalmente in campo con grinta e ardore, ciò che serviva al Benevento nella ripresa. Gioca da esterno offensivo ma spazia su tutta la fascia, sfiora anche il gol. Bentornato!).
CERAVOLO 6: va a scemare nel finale, stanco e solo, come sempre accade. Senza un ricambio deve trovare un altro polmone per correre ma nel complesso prestazione positiva tatticamente e agonisticamente. Manca solo il gol.